Lisbon Story
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Titolo originale: | Lisbon story |
Paese: | Germania, Portogallo |
Anno: | 1994 |
Durata: | 105' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | Wim Wenders |
Soggetto: | Wim Wenders |
Sceneggiatura: | Wim Wenders |
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Fotografia: | Lisa Rinzler |
Montaggio: | Peter Przygodda, Anne Schnee |
Effetti speciali: | |
Musiche: | Madredeus |
Scenografia: | Zè Branco |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Lisbon Story è un film del regista tedesco Wim Wenders, dedicato a Federico Fellini, scomparso l'anno precedente l'uscita nelle sale.
Commissionato dalla città come un semplice documentario su Lisbona, il regista durante le riprese decide di trasformarlo in un film. La presenza dei Madredeus nel film è una componente essenziale della sua qualità.
Presentato al Festival di Cannes del 1995, nella sezione Un certain regard.
[modifica] La trama
Un tecnico del suono tedesco si reca a Lisbona, per registrare l'audio di un film che sta girando un suo amico regista.
Arrivato nella capitale portoghese, dopo una serie di rotture dell'automobile, Phillip trova la casa del regista vuota, e ad attenderlo solo alcuni ragazzini. Tra i suoni di Lisbona, il gioco con i ragazzini, e l'innamoramento con la cantante dei Madredeus, Phillip si mette a creare i suoni per il film, nell'attesa di avere notizie di Friedrich.
Soltanto gli indizi lasciati da Zè, un giovane amico di Friedrich, porteranno il tecnico all'incontro con il suo amico, che vive come un vagabondo, e filma immagini senza apporre nessun aiuto culturale, lasciando solo alla realtà e ai futuri spettatori, il compito di interpretare la "vita" vista dalla telecamera.
Questo film che scorre dolcemente - un film di sguardi e di suoni - è un omaggio all'anima portoghese di Fernando Pessoa e di Manoel de Oliveira (che vi compare, anche, in una breve e poetica partecipazione) ma più in generale, un dono al cinema europeo.