Lucio Cesennio Peto
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Lucio Cesennio Peto (latino: Lucius Caesennius Paetus; fl. 61-62) fu un politico e generale dell'Impero romano, che fu coinvolto nelle relazioni tra i Romani e i Parti.
Peto fu console per il 61, e l'anno seguente ricoprì la carica di governatore della Cappadocia.
Il re di Armenia Tigrane II, un alleato dei Romani, aveva invaso l'Adiabene, regione del regno dei Parti, causandone la risposta: Tigrane era stato sconfitto e sostituito da Tiridate I, fratello del re parto Vologase I.
A Peto fu ordinato di attaccare i Parti con le legioni IIII Scythica e XII Fulminata, oltre a vessillazioni della V Macedonica. Peto attraversò l'Eufrate muovendosi verso l'Armenia, ma Vologase si mosse su Tigranocerta e Peto fu respinto e inseguito fino a Rhandeia. La situazione apparve a Peto molto difficile, perché gli arceri parti riuscivano a bersagliare l'interno della città, mentre la presenza dei clibanari nemici impediva le sortite. Decise quindi di chiedere una tregua a Vologase, promettendo in cambio di abbandonare l'Armenia e di far riconoscere Tiridate da Nerone. Vologase accettò volentieri la tregua, in quanto stava pensando di ritirarsi a sua volta per l'impossibilità di assaltare la città e per la mancanza di rifornimenti. Avendo vinto la battaglia di Rhandeia, Vologase fece costruire ai soldati romani un ponte, e si allontanò.
La campagna fu poi ripresa e portata a termine vittoriosamente da Gneo Domizio Corbulone, mentre Peto fu destituito.
[modifica] Bibliografia
- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, lxii.21
Precedessore Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico IV, Cosso Cornelio Lentulo |
Console romano 61 con Publio Petronio Turpiliano |
Successore Publio Mario, Lucio Afinio Gallo |