Massospondylus carinatus
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Massospondylus | ||||||||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||||
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Il massospondilo (Massospondylus carinatus) è un dinosauro erbivoro vissuto nel Triassico superiore e nel Giurassico inferiore.
Indice |
[modifica] Il primo dinosauro africano
A onor del vero, i resti di massospondilo risalenti al Triassico superiore furono attribuiti in origine a un animale chiamato Aetonyx palustris, poi riconosciuto come un esemplare di Massospondylus. In realtà, la maggior parte dei resti di massospondilo proviene da terreni del Giurassico inferiore (Hettangiano e Sinemuriano). Descritto da sir Richard Owen nel 1854 da resti ritrovati in Sud Africa, il massospondilo è stato uno dei primi dinosauri ad essere descritti, ed è stato il primo rinvenuto nel continente africano. L'abbondanza degli scheletri attribuiti a questo animale, poi, lo ha reso un dinosauro particolarmente ben conosciuto.
[modifica] Un tipico prosauropode
Il massospondilo è un tipico dinosauro prosauropode: corpo allungato e piuttosto pesante, collo lungo, testa piccola, zampe potenti e munite di artigli. L'andatura era per lo più quadrupede, ma non è impossibile che questo primitivo sauropodomorfo si spostasse anche a due zampe per brevi tratti, forse per sfuggire ai predatori. In realtà, il corpo particolarmente allungato deve avergli reso difficile questo tipo di locomozione. Tra i prosauropodi, il massospondilo era di dimensioni medie, dal momento che raggiungeva i cinque - sei metri di lunghezza. Era alto circa un metro e mezzo e aveva una coda lunga due metri e mezzo. Era probabilmente erbivoro, anche se si è speculato che alcuni prosauropodi potrebbero essere stati onnivori. La dentatura costituita da denti a forma di piolo confermerebbe una dieta erbivora.
[modifica] Cuccioli senza denti
Negli anni '70 furono trovate sei uova di Massospondylus, vecchie di oltre 190 milioni di anni, nel Golden Gate Highlands National Park in Sud Africa. I sei embrioni sono, a tutt'oggi, i più antichi embrioni di dinosauri mai trovati. Questi ritrovamenti mostrano le teste gradi e le enormi orbite circolari tipiche degli animali giovani, ma mostrano anche una tendenza spiccatamente quadrupede e la totale assenza di denti. Quest'ultima caratteristica suggerisce che i giovani massospondili, anche dopo un certo periodo dal momento in cui erano usciti dal guscio, venissero nutriti dagli adulti. La postura, invece, dimostrerebbe che i sauropodi abbiano trattenuto la quadrupedalità come caratteristica giovanile: è un dato di fatto che i sauropodomorfi basali allo stadio adulto potessero percorrere almeno brevi tratti in postura bipede. Altri caratteri giovanili dei sauropodi si ritroverebbero nelle ossa del cranio.
[modifica] Resti fossili
Il massospondilo è noto attraverso grandi quantità di materiale scheletrico proveniente dal Sud Africa, dal Lesotho e dallo Zimbabwe. Data l'abbondanza di resti, molti esemplari incompleti son stati descritti come specie (o più spesso generi) a parte: tra i più noti, un esemplare giovanile denominato Aristosaurus erectus e ossa sparse descritte come Hortalotarsus skirtopodus e Leptospondylus capensis.
Oltre agli esemplari africani, sono stati più volte attribuiti a questo genere anche alcuni resti provenienti vaiamente dal Sud America e dagli Stati Uniti. In particolare, un teschio ben conservato proveniente dalla formazione Kayenta dell'Arizona (età Sinemuriano - Pliensbachiano) è stato descritto come appartenente a Massospondylus sp., ma recenti studi sul materiale africano hanno provato che il teschio non appartiene a un massospondilo ma a qualche prosauropode ancora sconosciuto. Allo stesso modo, materiale proveniente dalla Navajo Sandstone, precedetemente attribuito ad Ammosaurus (= Anchisaurus) e poi classificato come Massospondylus, potrebbe essere qualcos'altro. I teschi africani hanno infatti un carattere piuttosto distintivo: le orbite piuttosto grandi e un imporvviso restringersi e alzarsi del muso proprio di fronte alla regione degli occhi.