Max Scheler
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Max Scheler (Monaco di Baviera, 22 agosto 1874 – Francoforte sul Meno, 19 maggio 1928) è stato un filosofo tedesco.
Studiò filosofia e sociologia a Berlino con Wilhelm Dilthey, Carl Stumpf e Georg Simmel.
Successivamente a Jena venne a contatto con il Neokantismo, specialmente ll'etica e l'epistemologia e completò il suo dottorato con Rudolf Eucken nel 1897 con una tesi su "Contributi per stabilire le relazioni tra le relazioni logiche ed etiche" (Beiträge zur Feststellung der Beziehungen zwischen den logischen und ethischen Beziehungen"). Nel 1899 otenne l'abilitazione con la tesi su "Il metodo trascendentale ed il metodo psicologico" ("Die transzendentale und die psychologische Methode").
Insegnante nelle università di Jena, Monaco, Colonia e Francoforte, fu un seguace della fenomenologia di Edmund Husserl, di cui utilizzò i risultati delle scienze morali, sociali e religiose.
[modifica] Pensiero
Il nucleo del suo pensiero è costituito dalla cosiddetta Materiale Wertethik (etica materiale dei valori), come premessa per una teoria della persona e dei rapporti interpersonali.
Secondo Scheler non è la volontà buona che definisce il valore, ma al contrario il valore che fonda l'imperativo morale. I valori sono ordinati secondo una gerarchia oggettiva (da quelli sensibili ai valori vitali, spirituali e del sacro), che costituisce la meta intenzionale di una intuizione sentimentale. Premettendo al volere la materia dei valori e indagando le componenti emozionali della vita morale, ha inteso così operare una revisione critica del formalismo e dell'intellettualismo dell'etica di Immanuel Kant, di cui peraltro egli accetta l'apriorismo anti psicologistico.
Infatti, l'intuizione sentimentale non è il contagio affettivo dei comportamenti gregari, ma l'atteggiamento simpatetico, in cui la presenza del valore unisce le persone senza abolire la loro distanza.
[modifica] Opere
- Il formalismo e l'etica materiale dei valori (1913-1916)
- L'eterno nell'uomo (1921)
- Essenza e forme della simpatia (1923)
- Le forme del sapere e la società (1926)
- Il posto dell'uomo nel cosmo (1928)
[modifica] Studi critici
L. Gattamorta, Teorie del simbolo. Studio sulla sociologia fenomenologica, Franco Angeli, Milano, 2005.
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