Meonio
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Meonius o Maconio (latino: Maeonius o Maconius;[1] m. 266/267) fu per breve tempo un usurpatore dell'impero romano.
Fu il nipote[2] o il cugino[3] di Odenato, il generale romano che prese il controllo delle province orientali dell'impero a seguito della cattura dell'imperatore romano Valeriano da parte dei Sassanidi (260).
Stando alla Historia Augusta, Maeonio uccise Odenato e suo figlio Hairan (chiamato Erode dalla Historia) durante una celebrazione, istigato da Zenobia, moglie di Odenato, che voleva far succedere al marito i propri figli;[4] Gibbon afferma che l'assassinio fu una vendetta per un breve esilio di Meonio, ordinato da Odenato per una mancanza di rispetto.
Secondo Giovanni Zonara Meonio fu ucciso immediatamente dopo l'assassinio di Odenato; la Historia afferma che Meonio si proclamò imperatore, solo per essere ucciso per ordine di Zenobia, che prese così il potere.
[modifica] Note
- ↑ Anche noto con in nomi di Odaenathus, Syncellus I, e Rufinus, Continuatore di Cassio Dione framm. 166.
- ↑ Giovanni Zonara, xii.24.
- ↑ Historia Augusta, che lo include nella lista dei Trenta Tranni.
- ↑ Hairan era figlio di Odentao e di un un'altra donna.
[modifica] Bibliografia
- Gibbon, Edward, The Decline And Fall Of The Roman Empire, "Chapter XI: Reign Of Claudius, Defeat Of The Goths. -- Part III."
- Tyranni Triginta, da LacusCurtius
