Monteluco
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Monteluco è una frazione del comune di Spoleto (PG).
Il territorio della frazione, prevalentemente di alta collina e occupato da un fittissimo ed antico bosco di leccio, culmina in un pianoro sulla cima di un basso monte, all'altezza di 780 m s.l.m., i cui dintorni sono abitati da 27 residenti (dati Istat, censimento 2001). La zona è raggiungibile con una strada panoramica (costruita in parte anche grazie ai prigionieri austriaci, dopo la prima guerra mondiale) che offre la vista sulla valle spoletina, passando in prossimità del famoso Ponte delle Torri, che anticamente ne costituiva il passaggio obbligato.
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[modifica] Storia
Il nome della frazione deriva dal termine latino lucus, ossia bosco sacro a Giove, a testimonianza dell'importanza religiosa di questo luogo sin dai tempi antichi. All'ingresso del bosco, venne ritrovata una copia lapidea della cosiddetta Lex spoletina, redatta in latino arcaico e risalente al III secolo a.C.. Intorno al V secolo, un gruppo di monaci anacoreti orientali guidati da sant'Isacco d'Antiochia fondarono una colonia sul monte, abitando nelle grotte e vietando l'accesso alle donne. In seguito, la chiesa madre di San Giuliano passò ai benedettini, che l'abbandonarono nel XVI secolo; nello stesso periodo, anche l'artista Michelangelo soggiornò brevemente in quel luoghi per ritemprarsi. San Francesco, nel 1218, vi si stabilì per un breve periodo, fondando un primitivo convento ai limiti del bosco sacro, in un luogo donatogli dai benedettini. Sempre nel XVI secolo, un buon numero di pellegrini laici si ritirarono nelle cappelle e chiesette della località, costituendo la cosiddetta Congregazione dei Padri Eremiti di Monteluco, che aveva come centro l'Eremo di Santa Maria delle Grazie. Nel 1682 si trasferirono da Tolosa a Monteluco un gruppo di religiose francesi, che si diedero il nome di Grappiste, e che sono ricordate per le particolari convenzioni linguistiche che adottarono. L'isolamento finì con l'occupazione napoleonica ottocentesca e da allora l'accesso è aperto a tutti.
[modifica] Economia e manifestazioni
Attualmente, Monteluco è meta di un buon flusso turistico, proveniente soprattutto dai paesi e dalle città circostanti, che nei fine settimana affolla e talvolta ingolfa l'altopiano.
[modifica] Monumenti e luoghi d'arte
- Il Bosco di Monteluco è caratterizzato dalla presenza del leccio sempreverde, una pianta abbastanza rara in luoghi così distanti dal mare o dai laghi. Tali condizioni di facilitazione potevano essere presenti sino a 15.000 anni fa, alla fine dell'ultima glaciazione, per cui la foresta probabilmente risale a quell'epoca;
- Convento di San Francesco o Santuario di Monteluco (XIII secolo), di cui rimangono il pozzo, la cappellina-oratorio e le piccole celle;
- Riproduzione di un cippo lapideo della Lex Spoletina, scoperto da Giuseppe Sordini e conservato nel Museo Archeologico di Spoleto. La traduzione del testo recita:
- Villa Lalli, ex Eremo di S. M. delle Grazie;
- Chiesa di S. Pietro (V secolo), romanica, all'inizio della strada panormaica, fondata su una villa preesistente;
- Chiesa di S. Giuliano (XII secolo), romanica, eretta su resti risalente al VI secolo. L'interno è a tre navate, con absidi semicircolari ed una cripta.
[modifica] Sport
[modifica] Associazioni sportive
- Lupi di Monteluco [1], motociclismo
- Mountain Bike Club Spoleto [2], ciclismo
[modifica] Collegamenti esterni
- Informazioni storiche [3][4]
- Foto e cippo
- I francescani a Monteluco
- Le Grappiste a Monteluco