Palazzo Postale
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All'angolo tra le vie di Tacuba e Eje Central Lázaro Cárdenas, si trova l'edificio delle Poste di Città del Messico, un capolavoro dell'architettura voluto dal generale Porfirio Diaz (che ordinò anche la costruzione del Palacio de Bellas Artes per celebrare il cenetenario dell'inizio dell'indipendenza del Messico 1910.
Originariamente il luogo in cui ora sorge il Palazzo Postale era sede dell'antico ospedale dei Terzi Francescani, distrutto nel 1902 quando iniziò la costruzione di questo edificio che venne innaugurato il 17 febbraio 1907 dallo stesso presidente Porfirio Diaz, il quale con un atto simbolico depositò due cartoline con l'immagine del palazzo postale. Di stile eclettico, per la sua combinazione incomparabile di forme e strutture, il palazzo postale è considerato come un opera sui generesi, unica nel suo tipo, infatti integra elementi di stile gotico veneziano e di art nouveau; la sua creazione si deve interamente al architetto italiano Adamo Boari, che fu anche incaricato della costruzione del Palacio de Bellas Artes.
Restaurato più volte il palazzo postale ostenta una splendida facciata, con decorazione di tipo rinascimentali. Il portone principale posto sull'angolo è comperto da una tettoia di ferro battuto che è sostenuta da due grandi catene che gli danno l'aspetto di un ponte levatoio.
Nelle facciate e all'interno tutti dettagli e le parti forgiati in ferro o in bronzo sono stati elaborati e fusi nelle Fonderie del Pignone di Firenze.
Le colonne che ricoprono la struttura di ferro che sostiene l'edificio sono finto marmo.
All'interno l'edificio custodisce una vera e propria meraviglia composta delle magnifiche decorazioni di ferro e bronzo e dalle lavorazioni in marmo di carrara che ricoprono le scale e tutti gli sportelli e i tavoli, tutto questo è stato forgiato e prodotto nelle Fonderie del Pignone di Firenze.