Pallone bomba
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I Palloni bomba o balloon bombs (giapponese 風船爆弾 fūsen bakudan, letteralmente "pallone bomba") erano palloni ad'idrogeno che trasportavano 12 kg di esplosivo incendiario e/o 15 kg kg di esplosivo anti-uomo, più 4 bombe incendiarie da 5 kg. Ogni pallone avevava un diametro di 10 metri.
Essi furono lanciati dal Giappone durante la seconda guerra mondiale con lo scopo di andare a colpire il suolo statunitense, e portare fuoco e distruzione in città, foreste e fattorie.
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[modifica] Studi iniziali
Nel 1942 il professor Fujiwara Sakuhei, dell'osservatorio Meteorologico centrale di Tokyo, propose di utilizzare le correnti atmosferiche per invadere con palloni bomba incendiari il territorio degli USA, investendo in modo particplare la fascia boscosa intorno al 40° parallelo ed estesa per un migliaio di km sui rilievi della catena montuosa della costa occidentale degli USA.
[modifica] Piano operativo
Questi palloni dovevano raggiungere la costa statunitense del Pacifico in due giorni e due notti; il periodo migliore era quello invernale e non in quello estivo in quanto, in questo ultimo caso, i palloni avrebbero impiegato per il viaggio almeno una settimana.
L'Esercito e la Marina Imperiale giapponese lavorarono al progetto in maniera separata e parallela.
[modifica] Risultati raggiunti
Quindi si giunse a due risultati:
- l'Esercito Imperiale giapponese costruì un pallone di tipo A
- la Marina Imperiale giapponese un pallone di tipo B,
i quali differivano tra di loro solo per alcuni particolari.
[modifica] Lanci sperimentali
Il primo lancio sperimentale fu effettuato nel novembre del 1943 da Odawara, nei pressi di Sagami, contigua alla baia di Tokyo; il secondo lancio sperimentale di 200 palloni fu effettuato nell'aprile del 1944. Dopo di che si passò alla produzione in serie.
Ciascun pallone veniva gonfiato con circa 300 metri cubi d'idrogeno, pari al 58 % del suo volume; in 40 minuti il pallone raggiungeva i 10.000 metri.
Essi viaggiavano per mezzo delle correnti d'aria e mantenevano la quota prevista grazie ad una bilancia barometrica che sganciava un sacchetto con 3 kg di sabbia se scendeva sotto i 10.000 metri previsti e viceversa liberava una piccola quantità d'idrogeno se saliva sopra i 10.000 metri di quota.
Poi quando i palloni raggiungevano il suolo statunitense, un congegno a orologeria faceva esplodere le bombe incendiarie. Il costo di ogni pallone si aggirò sugli 800 dollari.
[modifica] Piano esecutivo
Il primo lancio vero e proprio fu effettuato la domenica del 2 novembre 1944, verso le ore 5 del mattino.
In totale furono lanciate ben 9.300 palloni, di cui 1900 lanciati tra il novembre e il dicembre 1944; e gli altri 7400 furono lanciati da gennaio ad aprile 1945. Tali lanci furono effettuati quasi tutti dell'Esercito, tranne 300 effettuati dalla Marina.
Le zone di lancio erano tutte a nord di Tokyo, nei distretti di Chiba, Ibaragi, Fukushima, nel litorale del Pacifico.
[modifica] Ritrovamenti nel dopoguerra
Nel dopoguerra si venne a sapere che almeno un migliaio di tali palloni avevano raggiunto gli USA.
Essi furono trovati nei seguenti stati degli USA: Alaska, Washington, Oregon, California, Arizona, Idaho, Montana, Utah, Wyoming, Colorado, Texas, Kansas, Nebraska, South Dakota, North Dakota, Michigan e Iowa, oltre ad essere trovati in Messico e in Canada.
[modifica] Persone decedute per effetto dei palloni bomba
Queste le sei persone di cui si conoscono i nomi che perirono casualmente per gli effetti dei palloni bomba:
- Elsie Mitchell, di 26 anni;
- Edward Engen, di 13 anni;
- Jay Gifford, di 13 anni;
- Joan Patzke, di 13 anni;
- Dick Patzke, di 14 anni;
- Sherman Shoemaker, di 11 anni.
Morirono tutti il 5 maggio 1945 durante un picnic nella foresta vicino Bly in Oregon. Si trattava di un'insegnante, moglie del reverendo Archi Mitchell, e di 5 ragazzini che accompagnava.
[modifica] Programma segreto per un suo utilizzo
Secondo documenti declassificati, sembrerebbe che tali palloni bomba dovessero essere utilizzati per:
- guerra chimica e/o batteriologica;
- trasporto di bombe incendiarie e anti-uomo;
- esperimenti con scopi sconosciuti;
- effetti psicologi per terrorizzare il popolo statunitense e far convergere su questo tipo di arma l'attenzione di reparti americani;
- trasporto di agenti;
- arma anti-aerea.
Oggi comunque molti studiosi sono propensi a credere che tale arma potesse essere utilizzato per trasportare armi sporche chimiche-batteriologiche. Armi che il Giappone già possedeva:
