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Pietro Paolo Tomasi Marchese Della Torretta (Palermo, 7 aprile 1873 - Roma, 4 dicembre 1962). Nobile dei Principi di Lampedusa. Laureatosi in Giurisprudenza, entrò giovanissimo nei ranghi della carriera diplomatica, che percorse rapidamente e con successo. Dal 1910 al 1914 fu capo di gabinetto dell'allora ministro degli esteri, il marchese Di San Giuliano. Appena dopo la scomparsa di questi fu incaricato di recarsi a Monaco di Baviera, in qualità di Ministro plenipotenziario, proprio nel periodo immediatamente precedente all'ingresso dell'Italia nella prima guerra mondiale. Capo della delegazione commerciale italiana in Russia nel 1917, tenne l'incarico dell'ambasciata di Pietrogrado. Addetto alla delegazione italiana alla Conferenza di pace di Parigi, nel 1919 passò a Vienna in qualità di Ambasciatore presso il ricostituito stato austriaco. Ministro degli esteri nel Governo Bonomi fra il 1921 ed il 1922, fu nominato Senatore del Regno il 19 luglio 1921. Tenne, da ultimo, l'ambasciata di Londra fino al 1927. Diplomatico di perfetta scuola nella forma e fine conoscitore del mondo slavo e dei problemi politici dell'Europa centro-orientale, esperto della lingua russa, nonché politico di grande riserbo ed equilibrio, poté valorizzare la sua personalità, rendendo al Paese importanti servigi sia in campo diplomatico che politico. Non volle mai aderire al Fascismo di cui fu fermo avversario ed irriducibile suo oppositore in Senato. Per tale motivo, all'indomani della liberazione di Roma e del ritorno del Re e del Governo nella capitale, il 20 luglio 1944 fu nominato Presidente del Senato, carica dalla quale si dimise il 25 giugno 1946, in seguito ai risultati del referendum istituzionale ed all'elezione dell'Assemblea Costituente. Già membro della Consulta nazionale, fece parte di diritto del primo Senato della Repubblica, secondo quanto disposto dalla III disposizione transitoria della Costituzione del 1948.