Psicostoria
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«Le leggi della storia sono assolute come quelle della fisica, e se in essa le probabilità di errore sono maggiori, è solo perché la storia ha a che fare con gli esseri umani che sono assai meno numerosi degli atomi, ed è per questa ragione che le variazioni individuali hanno un maggior valore.»
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(Bayta Darell, Fondazione e Impero, cap. 11)
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La psicostoria (o psicostoriografia) è una scienza immaginaria, presente nei libri del ciclo della Fondazione di Isaac Asimov, che tramite metodi matematici e statistici è in grado di prevedere, sia pure solo a livello probabilistico, l'evoluzione futura di una determinata società umana, a condizione che:
- essa comprenda un numero elevato di individui;
- nessuno di tali individui sia al corrente delle predizioni della psicostoria;
- non esistano all'interno di tale società esseri non umani, come alieni o robot.
La psicostoria, sebbene dimostri come sia ininfluente, in linea di massima, l'agire del singolo essere umano sul comportamento e le tendenze complessive di una intera società, mostra anche chiaramente che l'operato di alcuni particolari singoli è invece importantissimo durante certi momenti critici dell'evoluzione storica (detti Crisi Seldon) in cui una società è ad un crocevia fra più cammini evolutivi possibili.
Nei romanzi di Asimov, questa scienza viene sviluppata dal matematico Hari Seldon sotto la spinta di R. Daneel Olivaw, che intuisce l'imminente crollo dell'Impero Galattico ma, essendo Olivaw un robot - ed essendo quindi costretto all'obbedienza alle Tre Leggi (più la Legge Zero) - non può agire concretamente, perché bloccato da infinite sovrapposizioni di potenziali danni e vantaggi per gli esseri umani. La storia è narrata nel romanzo Fondazione anno zero.
Grazie allo studio della psicostoria era possibile intervenire per accelerare i processi di sviluppo della società e fare in modo che dei fenomeni potessero avvenire in un tempo minore. In tal modo tale scienza non prevedeva solo eventi futuri, ma poteva intervenire su di essi. Era per questo motivo che Seldon si applicò per creare la Fondazione.
L'idea della psicostoria, in una versione non ancora matura, è presente già in un racconto di Asimov del 1940, intitolato Homo Sol, in cui uno psicologo rigeliano scopriva che gruppi numerosi di esseri umani hanno comportamenti prevedibili e influenzabili, contrariamente a tutte le altre specie della galassia.
Anche nel romanzo I robot dell'alba, ambientato molti secoli prima dei romanzi del ciclo della fondazione, il dottor Han Fastolfe asserisce di nutrire l'intimo desiderio di fondare una scienza esatta che descrivesse il comportamento su larga scala dell'umanità, e di pensare di chiamarla Psicostoria. Ma - come è possibile leggere in I robot e l'Impero - morirà due secoli più tardi, senza aver potuto realizzare il suo desiderio.
[modifica] La realtà
È noto come situazioni simili producano effetti simili, ma oggi è impossibile prevedere fatti storici, al massimo si possono fare delle previsioni a breve termine che non hanno nulla a che vedere con la scienza, ma con la storia e l'esperienza.
Attualmente esiste una branca della psicologia denominata psicostoria e pioniere è stato Lloyd deMause. Essa viene studiata anche in alcune università americane all'interno di corsi di storia o di scienze sociali.