Salvatore Papaccio
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Salvatore Papaccio (Napoli, 23 giugno 1890 - 24 dicembre 1977) è stato un cantante lirico (tenore) ed un esponente della Canzone Napoletana.
[modifica] Biografia
Nato a Napoli nell'ultima decade del 1800, Salvatore Papaccio cominciò sin da piccolo a dimostrare la sua predisposizione al canto. Col passare degli anni e con l'irrobustimento della voce, la sua carriera spiccò il volo. Debuttò al teatro San Carlo nel 1908 sotto la direzione del Maestro Campanini nel ruolo del marinaio in Tristano e Isotta di Wagner. Da quel momento in poi, ebbe modo di partecipare a numerose opere, per l’esattezza 123, dirette da illustri Maestri tra i quali spiccano nomi come Pietro Mascagni, Tullio Serafin, Riccardo Zandonai e Arturo Toscanini. Tra i tanti aneddoti che si raccontano sulla sua persona, si ricorda quello in cui, durante la visita del monarca dell'impero del sol levante Hiro Hito, cominciò a cantare le canzoni della sua città nel ricevimento all’ammiragliato, e fu un successo.
Dopo 56 anni di ininterrotte interpretazioni svolte prevalentemente al San Carlo, decise di lasciarlo nel 1963, ottenendo un diploma di benemerenza a suggello della sua carriera dedicata con successo all’arte canora.
È tra l'altro noto anche per essere una delle cosiddette "3 P" della Canzone Napoletana, insieme a Gennaro Pasquariello e Vittorio Parisi.
Tra le sue canzoni ricordiamo:
Quatto stelle, Suonno d'artista, 'A risa, Silenzio cantatore, 'Ndifferenza, Guappo songh'io, Gennarino Buonocore, Brinneso, Marenaro traduto, 'O varcaiuolo, 'A zingara, Napule e Maria, Varca Napulitana.