Santa Sangre
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Titolo originale: | Santa Sangre |
Paese: | Messico/Italia |
Anno: | 1983 |
Durata: | |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | Alejandro Jodorowsky |
Soggetto: | Alejandro Jodorowsky
Roberto Leoni |
Sceneggiatura: | Alejandro Jodorowsky
Roberto Leoni |
Produzione: | Claudio Argento |
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Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Santa Sangre (sangue santo) è un film di Alejandro Jodorowsky del 1983, di produzione italo-messicana.
[modifica] Trama
Fenix (Axel Jodorowsky), ricoverato in un sanitario in uno stato semi-catalettico, ha un passato non molto piacevole. Lavorava nel circo "El Gringo", e fin da bambino aveva assistito alle liti tra il padre Orgo (Guy Stockwell), volgare, alcolizzato e violento proprietario del circo, e la madre, la trapezista Concha (Blanca Guerra),fanatica religiosa, venerante una effige di una donna senza braccia, consolato solo dall' affetto verso la coetanea Alma (Sabrina Dennison) giovane sordomuta tenuta in stato di semischiavitù. Il giorno in cui, dopo l'ennesimo tradimento con una dipendente, la "Donna Tatuata", Orgo menomerà la madre fi Fenix tagliandole le braccia, nulla sarà più come prima: gli effetti sulla mente del giovane mago lo porteranno ad autoisolarsi, finché qualcosa non lo scuoterà dal suo torpore, risvegliando antichi rancori e nuova rabbia, sublimate da nefaste allucinazioni.
[modifica] Caratteristiche
Come ne "La Montagna Sacra", anche in questo film è possibile riconoscere quel gusto, proprio e personale del regista, per un genere di film che può essere definito quasi "visionario", pregno di rimandi alla simbologia legati specialmente al mondo animale (l' aquila, l' elefante, il serpente, il cavallo, la gallina): le turbe psichiche di Fenix, che egli sembra tenere segrete anche a sé stesso, troveranno mute espressioni in queste apparizioni, fugaci come un pensiero spento sul nascere. In Santa Sangre è ben visibile un gusto per l' omicidio, specialmente di donne, e il sangue. In un' intervista a Jodorowsky del 2002 a Londra, effettuata in un cinema dopo la proiezione del film con domande dal pubblico, il regista darà scherzosamente la colpa al produttore Claudio Argento, il quale avrebbe chiesto come unico vincolo che il film parlasse di donne assassinate. Ma questo macabro gusto per il sangue (Il film deve il titolo al "sangue santo" che impregnava la terra del santuario di Lirion, la ragazza senza braccia la cui effige era venerata con una veemenza ossessiva dalla madre di Fenix) offre numerosi spunti a chi volesse comprendere davvero l'essenza di questo capolavoro della cinematografia sudamericana: come si inserisce in questo macabro gioco fra puro e impuro, in questa folle danza fra la vita e la morte?