Sci alpino
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Lo sci alpino è uno sport invernale che si è presentato alle Olimpiadi per il primo anno nel 1936 con la combinata femminile vinta da Christel Cranz (GER).
Lo sci alpino si suddivide in sei discipline, tutte sia maschili che femminili. Codificate nella seconda metà del XX secolo (eccetto la supercombinata, introdotta nel 2005), esse sono:
- discesa libera
- slalom speciale
- slalom gigante
- supergigante
- combinata
- supercombinata (non compresa tra le manifestazioni olimpiche)
Lo sci alpino negli ultimi anni è stato influenzato dalla tecnologia che ha migliorato le prestazioni degli atleti, introducendo lo sci sciancrato, o carving, che permette di curvare senza dover far derapare lo sci.
L'attività agonistica internazionale dello sci alpino è regolata dalla Federazione Internazionale Sci (FIS).
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[modifica] Sci alpino paralimpico
Lo sci alpino nelle sue varie specialità può essere praticato anche da persone con disabilità fisiche o visive. L'attrezzatura va adattata all'abilità funzionale dello sportivo, che può utilizzare uno o due sci, una slitta montata su sci, stabilizzatori o protesi ortopediche a seconda dei casi. Le persone affette da cecità o ipovisione possono sciare accompagnate da una guida che li precede sulla pista dando loro indicazioni sul percorso da seguire.
L'attività agonistica internazionale è organizzata dall'International Paralympic Alpine Skiing Committee (IPASC). Per le competizioni internazionali vale il regolamento della Federazione Internazionale Sci (FIS) integrato da apposite disposizioni dettate dall'IPASC. Lo sci alpino è presente nel programma dei Giochi Paralimpici invernali sin dai I Giochi Paralimpici invernali tenutisi a Örnsköldsvik, in Svezia, nel 1976.
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