Settima coalizione
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La settima coalizione fu un'alleanza militare delle potenze europee, stipulata nel 1815, contro Napoleone Bonaparte.
La settima coalizione fu preparata affrettatamente durante le guerre napoleoniche nel 1815, dopo il ritorno in Francia di Napoleone dal suo esilio nell'isola d'Elba e la sua acclamata entrata a Parigi. Il 13 marzo, sei giorni prima che Napoleone arrivasse a Parigi, le potenze del Congresso di Vienna lo dichiararono fuori dalla legge, e quattro giorni più tardi, Regno Unito, Russia, Austria e Prussia concordarono insieme di apportare 150.000 uomini ognuno per porre fine all'egemonia napoleonica.
I membri della settima coalizione furono: Regno Unito, Russia, Prussia, Austria, Svezia, i Paesi Bassi, il Regno di Sardegna, Spagna, Portogallo ed un certo numero di stati tedeschi.
[modifica] Collocazione storica
Napoleone era a conoscenza di questo fatto, ed una volta che i suoi tentativi di dissuadere uno o più alleati affinché non invadessero il territorio della Francia fallirono, la sua unica via d'uscita per rimanere al potere era attaccarli prima che la Coalizione potesse sopravanzarlo in numero di uomini. Se avesse potuto distruggere le forze alleate esistenti in Belgio prima che fossero state da quelle di altri paesi alleati, sarebbe stato possibile buttare a mare gli inglesi e battere i prussiani fino ad eliminarli dalla contesa. Questa strategia gli era già riuscita in altre occasioni precedenti.
La maggiore battaglia della settima coalizione furono in realtà una successione di confronti a Ligny e Quatre Bras (16 giugno) e Wavre (18 e 19 giugno) che culminarono nella definitiva vittoria degli alleati nella Battaglia di Waterloo (18 giugno).
A Ligny, le forze francesi sotto il comando diretto di Napoleone riuscirono a fare retrocedere in sbandamento i prussiani. A Quatre Bras, in un'azione separata svoltasi lo stesso giorno della battaglia di Ligny, l'ala sinistra dell'esercito francese, sotto il comando del maresciallo Ney, bloccò le forze anglo-alleate che si dirigevano ad aiutare i prussiani che lottavano a Ligny.
Il giorno 18 giugno si realizzò il confronto decisivo della campagna, e questo ebbe luogo a Waterloo. Durante gran parte del giorno un esercito francese leggermente superiore all'alleato, sotto il comando di Napoleone, attaccò le posizioni anglo-alleate sulla cima di una collina. Al tramonto l'arrivo dei prussiani fece cambiare le sorti della battaglia a favore di Wellington, che ottenne così la vittoria decisiva per l'uscita di scena di Napoleone. Malgrado la battaglia simultanea di Wavre fosse stata una vittoria tattica per i francesi, fu infruttuosa, nel senso che le forze prussiane riuscirono a fermare le forze francesi la cui presenza a Waterloo avrebbe potuto salvare Napoleone dal perdere la guerra.
In seguito alla sua sconfitta definitiva, Napoleone fu confinato, per il resto della sua vita, nella lontana isola di Sant'Elena nel sud dell'Oceano Atlantico, dove morì qualche anno dopo.