Spiro Scimone
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Spiro Scipione (Messina, 1964) è un attore, regista e drammaturgo italiano.
Nel 1994, scrive l'opera prima Nunzio, da lui stesso interpretata accanto a Francesco Sframeli, con la regia di Carlo Cecchi con cui Scimone inizia una feconda collaborazione. Scimone e Sfarmeli, come attori, sono anche protagonisti della Trilogia Shakespeariana (Amleto nel 1996, [[Sogno d’una notte di mezz’estate]] nel 1997 e Misura per misura nel 1998) che Cecchi mette in scena al Teatro Garibaldi di Palermo.
Nel 1997 va in scena la seconda opera, Bar con la regia di [[Valerio Binasco]] e le scene di Titina Maselli. Bar (tradotta in tedesco) viene prodotta dal Stadttheater Konstanz (Germania) in occasione del Festival Neue Szene di nuova drammaturgia europea.
Grazie all'invenzione di un nuovo linguaggio teatrale, in cui lunghe pause cadenzano le sonorità del dialetto messinese in un'atmosfera beckettiana, Scimone con tagliente e tragica ironia conquista pubblico e critica: nel 1994 vince il Premio Idi nuovi autori, nel 1995 la Medaglia d'oro Idi per la nuova drammaturgia e nel 1997 il Premio Ubu come nuovo autore.
Due anni dopo, nel 1999, scrive La festa, testo rappresentato con la regia di Gianfelice Imparato. Con La festa, Scimone ottiene l'autorevole riconoscimento della Comédie-Française che presenta in cartellone la pièce, tradotta in francese da Valeria Tasca e con la regia di Galin Stoev.
Due amici, il film realizzato da Scimone con l'inseparabile Francesco Sframeli nel 2001 e prodotto da Medusa, vince nel 2002 il Leone d'Oro al Festival del Cinema di Venezia per la migliore opera prima. Il film, ancora in stretto dialetto messinese, è ispirato al primo lavoro teatrale Nunzio (1994) che consacrò l’unione artistica del duo Scimone–Sframeli.
Nel 2003 Scimone ha scritto la quarta opera teatrale dal titolo Il cortile. Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia Scimone-Sframeli con Gibellina, il Kunsten Festival des Arts di Bruxelles, il Festival d’Automne di Parigi e il Théâtre Garonne di Toulouse. Nel 2004 Il cortile vince il Premio Ubu come migliore testo italiano.
Spiro Scimone e Francesco Sframeli hanno rappresentato i loro spettacoli all’estero (Inghilterra, Francia, Belgio, Spagna, Canada, Portogallo) e nei festival europei più prestigiosi.
Nunzio, Bar, La festa, Il cortile sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, greco, spagnolo e portoghese e messi in scena in Germania, Portogallo, Scozia, Francia, Brasile.
Sono anche pubblicati in Italia dalla Ubulibri e in Francia dalle Edizioni de l’Arche tradotti Jean Paul Manganaro e Valeria Tasca.
Come attore Scimone ha recitato anche nei film L'uomo delle stelle (1995), di Giuseppe Tornatore e Cinque giorni di tempesta (1997) di Francesco Calogero).
[modifica] Opere teatrali
- 1994 - Nunzio
- 1997 - Bar
- 1999 - La festa
[modifica] Filmografia
- 1997 - Cinque giorni di tempesta (di Francesco Calogero).
[modifica] Riconoscimenti
- 1994 - Premio Idi nuovi autori
- 1997 - Premio Ubu come nuovo autore
- 2002 - Leone d'Oro al Festival del Cinema di Venezia per la migliore opera
prima (insieme con Francesco Sfarmeli)
- 2003 - David di Donatello per il miglior regista esordiente (insieme con Francesco Sfarmeli)
- 2004 Premio Ubu come migliore testo italiano (per Il cortile)