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Messina - Wikipedia

Messina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nota disambigua - Se stai cercando l'omonima città del Sudafrica, vedi Messina (Sudafrica).
Collabora a Wikiquote (LA)
«Messana Nobile Siciliae Caput»
Collabora a Wikiquote (IT)
«Messina, nobile capitale della Sicilia»
(Antico motto della città)


Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Messina
Stato: Italia
Regione: Sicilia
Provincia: Messina
Coordinate:
Latitudine: 38° 11′ 0′′ N
Longitudine: 15° 33′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: 3 m s.l.m.
Superficie: 211 km²
Abitanti:
247.592 01-01-05
Densità: 1121 ab./km²
Frazioni: Vedi elenco 
Comuni contigui: Fiumedinisi, Itala, Monforte San Giorgio, Rometta, Saponara, Scaletta Zanclea, Villafranca Tirrena
CAP: 98100
Pref. tel: 090
Codice ISTAT: 083048
Codice catasto: F158 
Nome abitanti: Messinesi, Peloritani, Mamertini (in siciliano: Missinisi
Santo patrono: Madonna della Lettera 
Giorno festivo: 3 giugno 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Messina (Missina, IPA /Məs:'ina/ in siciliano), città "porta della Sicilia" sullo Stretto che ne porta il nome, l'antica Zancle e Messana, con 246.323 abitanti (Istat 1 gennaio 2006) è la terza città di rango metropolitano della Sicilia (Legge Regionale n.9 del 1986), nonché capoluogo della omonima provincia regionale.

Messina è la tredicesima città d'Italia per numero di abitanti e su di essa gravita il comprensorio peloritano. L'agglomerato urbano centrale (costituito dal continuum urbano tra il centro della città e le frazioni costiere) conta 233.853 abitanti; il resto della popolazione è sparsa nelle numerose frazioni collinari.

 Scorcio del porto di Messina con la stele della Madonnina
Scorcio del porto di Messina con la stele della Madonnina
Immagine:Portomessina.jpg
Messina di notte

L'Area metropolitana di Messina, così come delimitata con decreto del Presidente della Regione siciliana del 10 agosto 1995, comprende 51 comuni che in una ininterrotta conurbazione costiera nastriforme di 125 chilometri vanno da Portorosa di Furnari, alla estremità occidentale della piana di Milazzo, alla baia di Taormina e Giardini-Naxos, includendo le Isole Eolie. Questa area, la quinta del Mezzogiorno e l'undicesima italiana, conta 479.404 abitanti, dei quali 66.539 risiedono nella fascia di gravitazione ionica e 166.542 in quella tirrenica.[1]

Ricostruita per intero dopo il terribile sisma e maremoto del 1908, e in parte nuovamente dopo i bombardamenti anglo-americani del 1943, la città con il suo porto, tra i più grandi del Mediterraneo è fondamentale scalo dei traghetti per il continente, importante centro turistico, commerciale, cantieristico, agricolo, artigianale ed industriale, importante e storica sede universitaria (la seconda in Sicilia) e centro balneare.


Indice

[modifica] Geografia

 pineta sui Peloritani, nel territorio della frazione di Mili San Pietro
pineta sui Peloritani, nel territorio della frazione di Mili San Pietro
 Lo Stretto di Messina in una antica incisione
Lo Stretto di Messina in una antica incisione

Situata nell'angolo nord est della Sicilia, sulla sponda occidentale dello Stretto di Messina — altitudine 3 m s.l.m. — ha superficie comunale di 211,73 km2 e coordinate geografiche 38°11′ N 15°33′ E.

A circa 90 Km da Catania e circa 230 km da Palermo, stretta tra la costa ionica ed i monti Peloritani, si affaccia con il suo grande porto naturale (militare e commerciale), chiuso dalla penisoletta a forma di falce di San Ranieri, di fronte a Villa San Giovanni e poco più a nord rispetto a Reggio Calabria.

La città si sviluppa prevalentemente in senso longitudinale lungo la costa dello Stretto senza soluzione di continuità da Giampilieri Marina a Capo Peloro per 30 kilometri. L'area urbana centrale, che può essere racchiusa tra i torrenti Annunziata e San Filippo — oggi coperti dal piano stradale, — è lunga oltre 10 km, con scarsa propensione verso ovest dovuta ai contrafforti collinari dei Peloritani, che impediscono lo sviluppo di un ampio reticolato urbano geometrico in detta direzione. L'estrema vicinanza dei monti conferisce alla parte occidentale della città una certa pendenza, superata con scalinate e attraversata dalla panoramica circonvallazione a monte. Sono presenti numerose "intrusioni urbane" verso l'interno collinare in corrispondenza delle brevi pianure dei torrenti, che tendono a inglobare come quartieri alcuni dei più antichi casali del territorio cittadino (i cosiddetti "Villaggi", che sono 48).

Messina è al centro di una zona agricola, con la produzione di agrumi (tra cui il limone Interdonato, l'arancio, il mandarino e il mandarancio o clementina), frutta, ortaggi e dei vini D.O.C. Faro e Mamertino. La città è sede universitaria dal 1548, dell'Arcidiocesi Protometropolitana di Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela ed Archimandritato del Santissimo Salvatore e di un'antica Fiera Internazionale. Il porto è anche sede di un antico Arsenale militare e di cantieri navali civili (Rodriquez e Palumbo).

[modifica] Storia

Per approfondire, vedi le voci Storia di Messina e Stemma di Messina.

[modifica] Antichi nomi della città

  • Dankle/Zankle (termine siculo per "falce", ad indicare la singolare forma del porto naturale), età pre-greca e greca
  • Messene, età greca (in seguito all'insediamento di profughi provenienti dalla Messenia agli inizi del V secolo a.C.)
  • Messana, età romana
  • Messina, dall'età bizantina ad oggi

[modifica] Evoluzione demografica

La città ha raggiunto una soglia massima di 274.000 abitanti alla fine degli anni '80 dopo di che, come tutte le grandi città, ha cominciato a perdere popolazione. Ciò è avvenuto sia a causa del saldo demografico negativo che dell'uscita di parte della popolazione verso i comuni limitrofi e verso altre aree del paese. Le località suburbane verso cui si indirizza la "fuga" di alcune quote di abitanti sono disposte per lo più lungo la costa tirrenica fino alla piana di Milazzo. I risultati del censimento 1991 furono errati per difetto. La contrazione del censimento del 1911 fu dovuta al catastrofico terremoto del 1908.


Abitanti censiti


[modifica] Onorificenze conferite alla città

  • Medaglia d'oro al valor civile (3 ottobre 1959), perché "nobile e antica città della Sicilia duramente provata da calamità naturali e da eventi bellici, con impavida tenacia e sublime abnegazione da parte di tutta la sua popolazione, due volte risorgeva dalle macerie, mantenendo fiero ed intatto il suo amore di Patria. 1941 - 1943."
  • Medaglia d'oro al valor militare (31 gennaio 1978), perché "già duramente provata dall'immane disastro tellurico del 1908, risorta, è stata, durante la guerra 1940-43, dapprima obiettivo d'incessanti bombardamenti aerei, poscia, nel periodo dell'invasione dell'Isola, campo d'aspra e lunga lotta che la martoriò e distrusse. La sua popolazione, affamata, stremata, dolorante, sopportò stoicamente la più dura tragedia ben meritando dalla Patria. - Sicilia, guerra 1940-43".

[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse

Nel corso dei secoli vari eventi distruttivi, sia ad opera umana che naturali, hanno devastato la città, che oggi presenta un aspetto moderno, frutto soprattutto delle ultime ricostruzioni dopo il terremoto del 1908 ed i bombardamenti del 1943. Molte delle opere d'arte e degli edifici realizzati nei secoli sono andati perduti, ma la città conserva ancora esempi monumentali di assoluta rilevanza.

[modifica] Chiese

Per approfondire, vedi la voce Chiese di Messina.
Duomo
Duomo
La Badiazza
La Badiazza
Santa Maria di Mili
Santa Maria di Mili
  • Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, eretta tra XII e XIII secolo forse sui resti di un preesistente tempio pagano
  • Chiesa concattedrale del Santissimo Salvatore, sede dell'Archimandritato
  • Sacrario di Cristo Re, progettato nel 1937, possiede la più grande campana d'Italia
  • Santuario della Madonna di Montalto sul colle della Caperrina, ricostruito dopo il terremoto.
  • Chiesa di Sant'Elia, del XVI secolo, a navata unica.
  • Chiesa della Madonna delle Grazie, nel villaggio Pace, costruita nel XVII secolo su progetto di Simone Gullì. Distrutta dal terremoto, è stata ricostruita.
  • Chiesa di Santa Maria della Valle detta "Badiazza", chiesa-fortezza di epoca normanna, nell'alta valle del torrente Ritiro

[modifica] Palazzi

Per approfondire, vedi la voce Palazzi di Messina.
  • Palazzo municipale o Palazzo Zanca, costruito dopo il terremoto del 1908 dall'architetto palermitano Antonio Zanca.
  • Teatro Vittorio Emanuele II, in precedenza "Teatro Sant'Elisabetta", di stile neoclassico. Il soffitto interno è decorato da Renato Guttuso
  • Galleria Vittorio Emanuele III, opera di Camillo Puglisi Allegra del 1939 (recentemente ristrutturata).
  • Monte di pietà, edificato nel 1616 dall'architetto Natale Masuccio e danneggiato del terremoto del 1908 (rimane soltanto la facciata).
  • Palazzo dell'Università, costruito su disegno di Giuseppe Botto nel 1927.
  • Palazzo del Governo, costruito nel 1920 su progetto dell'architetto Cesare Bazzani. Occupò quasi per intero l'area della cinquecentesca chiesa di S. Giovanni dei Cavalieri di Malta, della quale rimane soltano, sul retro del Palazzo, la magnifica Tribuna.
  • Palazzo della Camera di Commercio, costruito dopo il terremoto del 1908 su progetto dell'architetto messinese Camillo Puglisi Allegra.
  • Palazzo della Provincia, o "Palazzo dei leoni", fu costruito nel 1914 dall'architetto Alessandro Giunta sull'area dell'antica chiesa di Sant'Agostino.
  • Palazzo della Dogana, opera di Giuseppe Lo Cascio dopo il terremoto del 1908, in stile liberty. Sul luogo ove, fino al 1783, sorgeva il grande Palazzo Reale.
  • Palazzo del Banco di Sicilia, costruito nel 1926 con norme antisismiche su progetto di V. Vinci.
  • Stazione ferroviaria, costruita nel 1939 dall'architetto Mazzoni, prospetta sulla centrale piazza della Repubblica, al cui centro spicca una fontana del 1905.

[modifica] Altri monumenti

Il monumento a Don Giovanni d'Austria.
Il monumento a Don Giovanni d'Austria.
Statua dell'Immacolata Concezione.
Statua dell'Immacolata Concezione.




  • Monumento ai caduti
Si trova in piazza "Unione Europea" (Municipio), eretto nel 1936, dallo stile sobrio ed essenziale ma severo. Sul podio, davanti ad una stele, l'imponente gruppo bronzeo raffigurante un aviere, un marinaio ed un fante.
  • Monumento alla batteria siciliana Masotto
Ricorda la batteria Masotto, caduta ad Adua nella campagna eritrea; il gruppo in bronzo, raffigurante tre soldati in atteggiamenti epici, fu modellato da Salvatore Buemi nel 1897.
  • Porta Grazia
Monumentale porta d'accesso alla Cittadella (XVII secolo), opera di Domenico Biondo e figli. Nel 1961 fu smontata dal luogo di origine e ricollocata nella centrale piazza "Casa Pia".
  • Statua di Messina riconoscente per la concessione del Portofranco
Raffigura la Città riconoscente verso Ferdinando II di Borbone per la concessione del Porto Franco. È opera del 1859 del messinese G. Prinzi e si trovava, prima del 1908, all'interno del Municipio. Oggi si trova al centro della piazzetta "G. Minutoli", di fronte al porto con l'imponente mole del retrostante Municipio per scenografico sfondo.
In marmo bianco, sorge su un alto basamento nella piazzetta "Immacolata di Marmo", a fianco del Duomo. È opera dello scultore messinese Ignazio Buceti (1758).
  • Monumento a Don Giovanni d'Austria, eretto in occasione della battaglia di Lepanto e realizzato da Andrea Calamech.

[modifica] Fontane monumentali

La fontana di Orione ed il Duomo di Messina.
La fontana di Orione ed il Duomo di Messina.
  • Fontana di Orione
Sorge in Piazza Duomo, opera superba di Giovanni Angelo Montorsoli, 1553, discepolo di Michelangelo, voluta dal Senato messinese nel 1547 per celebrare la costruzione del primo acquedotto cittadino, che sfruttava le acque del torrente Camaro. Armoniosa, armonica, elegante è ricca di raffinati intagli; rappresenta il trionfo di Orione, mitico fondatore della Città. Sull'orlo della vasca principale le statue dei fiumi Nilo, Tevere, Ebro e Camaro; sulla balaustra significative scene mitologiche. È stata definita dal Berenson "la più bella fontana del Cinquecento europeo".
Seconda opera messinese (del 1557) di Giovanni Angelo Montorsoli, in cui l'autore esprime con genialità creativa il potente stile michelangiolesco. Il dio Nettuno, come appena sorto dalle acque, calmo e invincibile, brandisce il suo temibile tridente e tiene incatenate ai suoi piedi le mostruose Scilla e Cariddi; è un'allegoria della forza fisica e morale della Città che doma le avversità. Le statue originali di Scilla e Cariddi sono custodite al Museo Regionale.
  • Fontana Senatoria
È collocata sul lato sud del Palazzo Municipale; si compone di una grande vasca circolare con al centro una stele che sostiene una grande tazza buccellata del 1619 recante sul bordo esterno, in sette targhe a rilievo, i nomi dei Senatori del tempo.
  • Fontana Falconieri
Fu eretta in piazza Ottagona (oggi piazza Filippo Juvara) nel 1842 per i festeggiamenti secolari in onore della Madonna della Lettera dall'architetto messinese Carlo Falconieri. Oggi si trova al centro di piazza Basicò.
  • Le Quattro Fontane
Eseguite tutte su disegni del romano Pietro Calcagni, poste ai quattro angoli tra via Austria (oggi via I Settembre 1847) e via Cardines, nuove arterie volute dal Senato di Messina nel 1572 per congiungere il Duomo al Palazzo Reale, furono eseguite in epoche diverse. La prima, nel 1666, da Innocenzo Mangani, la seconda, nel 1714, da Ignazio Buceti, le ultime due da ignoti artisti nel 1742. La decorazione è ispirata al mare; gli stemmi imperiali spagnoli e di Messina sormontano ciascuna fontana. Distrutte dal terremoto del 1908, ne sono state ricomposte solamente due nel sito originario. Le due mancanti sono custodite al Museo Regionale.

[modifica] Cimitero monumentale

Il Cimitero monumentale o "Gran Camposanto" di Messina, il più grande tra i cimiteri monumentali d'Italia dopo quello di Genova, fu costruito su progetto dell'ingegnere messinese Leone Savoja ed inaugurato nel 1872. Per l'occasione furono trasferiti da Torino nel "Famedio" (luogo di sepoltura dei cittadini illustri) i resti di Giuseppe La Farina, patriota messinese. Sorge sul lato ovest di piazza Dante e l'ingresso principale si apre sulla via Catania, nella zona meridionale del centro cittadino.

L'architettura liberty del cimitero è arricchita dalla presenza di una lussureggiante vegetazione mediterranea e dai curatissimi giardini che inframezzano gli spazi sepolcrali. Il cimitero fu concepito sin dalle origini come un vero e proprio "parco urbano" e può essere definito "la galleria d'arte moderna e contemporanea all'aperto" della città di Messina. Sono tante, infatti, le presenze di artisti locali e non, sia dell'Ottocento che del Novecento, propugnatori in città delle varie correnti artistiche provenienti dal continente, in particolare dalla Francia (purismo, verismo, neobarocchismo, liberty, razionalismo).

Gli artisti più presenti sono naturalmente gli scultori. Ecco i principali "nomi" dell'Ottocento:

  • Rosario Zanghì (più volte presidente dell'accademia di San Luca a Roma),
  • Antonio Gangeri,
  • Giuseppe Prinzi, (autore anche di molte opere in Vaticano),
  • Gregorio Zappalà (autore, fra l'altro, di una delle tre fontane di piazza Navona a Roma),
  • Gaetano Russo (che a New York realizzò un monumento a Cristoforo Colombo),
  • Salvatore Buemi (autore della batteria Masotto e molto famoso a Cuba per alcuni monumenti là realizzati),
  • Lio Cingari (che ha realizzato monumenti in molte piazze italiane e due delle statue dell'Altare della Patria a Roma),
  • Giovanni Scarfì (lo scultore più prolifico del Gran Camposanto),
  • Vincenzo Minasi,
  • Giuseppe Gangeri,
  • Mario Rutelli (palermitano, di cui sono da ricordare la fontana della Naiadi ed il monumento ad Anita Garibaldi a Roma).

Degli scultori novecenteschi meritano menzione

  • Rosario Genitore,
  • Giuseppe Sutera (le cui opere sono presenti anche in Argentina),
  • Antonio Bonfiglio (l'artista messinese più conosciuto all'estero per le sue sculture, presente più volte alla biennale di Venezia e ad altre esposizioni internazionali),
  • Tore Calabrò (autore della Madonnina del porto e della statua di Cristo re nell'omonimo sacrario della città),
  • Saro Leonardo
  • Ninì Leonardi (vincitore di molti premi)
  • Ovidio Sutera,
  • i catanesi Mimì Maria Lazzaro (definito da Marinetti il più grande scultore di Sicilia) e Giuseppe D'Arrigo,
  • i palermitani Giovanni Nicolini e Benedetto D'Amore,
  • il ragusano Carmelo Cappello (seguace di Henry Moore, presente con le sue sculture in moltissimi musei del mondo),
  • Giuseppe Mazzullo (di fama mondiale),
  • Mario Lucerna.

Varie le presenze di architetti ed ingegneri di fama che hanno progettato monumenti e cappelle, spesso espressioni del movimento liberty a Messina:

  • Giacomo Fiore,
  • Gregorio Bottari,
  • Giovanbattista Filippo Basile,
  • Rosario Spagnoli,
  • Enrico Calandra,
  • Giuseppe Samonà,
  • Guido Viola,
  • Giuseppe Mallandrino,
  • Vincenzo Vinci,
  • Giovanni e Vincenzo Baratta.

[modifica] Principali castelli e fortificazioni

Statua della Madonna della lettera sulla torre "Campana"
Statua della Madonna della lettera sulla torre "Campana"
Forte Gonzaga
Forte Gonzaga
  • Forte del SS.mo Salvatore
Fu fatto edificare da Carlo V sul braccio estremo della falce portuale, nel luogo in cui un tempo esisteva l'antica sede dell'Archimandritato del SS. Salvatore. Sulla torre "Campana", posta all'estremità, si trova una stele di 60 metri di altezza, che sostiene una grande statua benedicente della Madonna della Lettera in bronzo dorato (alta 6 metri), opera di Tore Calabrò. La stele fu illuminata per la prima volta nel 1934 da papa Pio XI, che azionò dal Vaticano un radiocomando di Guglielmo Marconi; essa appare in tutto il suo splendore a chi giunge dal mare e in atto benedicente verso la prospiciente città.
  • Forte Gonzaga
È uno dei tanti forti e castelli di Messina, progettato dal Ferramolino nel '500, nell'ambito del progetto di costruzione di nuove possenti mura e fortificazioni per la città di Messina, voluto da Carlo V, che resero la piazzaforte la più munita del bacino del Mediterraneo.
  • Cittadella
Imponente costruzione militare a forma di stella con cinque punte, costruita dopo la rivolta della città dagli Spagnoli (1674 - 1678) a freno della cittadinanza, situata all'imboccatura della falce del porto. Di essa rimangono ancora imponenti resti, destinati ad accogliere un Centro di Documentazione sull'Arte Contemporanea (CDAC).

[modifica] Parchi e giardini

  • Villa "Giuseppe Mazzini", al centro della città tra la Prefettura, la chiesa di S. Giovanni di Malta, la sede del Comando interregionale dei Carabinieri, il viale Boccetta e la via Garibaldi. Ricca di vegetazione mediterranea ed esotica, è uno dei luoghi preferiti dai messinesi per il tempo libero.
  • Passeggiata a mare, lungo spazio attrezzato sul waterfront del centro cittadino dal viale Boccetta alla sede della Fiera Internazionale.
  • Villa "Dante", di fronte al Cimitero monumentale ed al centro del viale San Martino, la principale arteria commerciale della città. È il vero grande "polmone verde" di Messina, realizzato negli anni '70 e della estensione di alcuni ettari. Include anche una grande arena all'aperto per spettacoli e numerosi spazi ludici per i bambini.
  • Villa "Albert Sabin", sul viale della Libertà di fronte al Museo Regionale ed al capolinea Nord della tramvia, grande spazio verde attrezzato affacciato sullo Stretto.
  • Piazza "Cairoli", grande spazio alberato sul viale S. Martino, il "cuore giovane" della città attraversato dalla tramvia. È il più frequentato luogo di ritrovo di Messina.
  • Villa "Ettore Castronovo", in piazza Castronovo, luogo di partenza della celebre "Vara" di Mezzagosto.
  • Villa "Giuseppe Garibaldi", situata di fronte alla più grande villa Mazzini lungo la via Garibaldi, alberata a pini.
  • Villetta "San Francesco di Paola", dalle alte palme, situata di fronte alla rada S. Francesco dove hanno sede gli imbarcaderi per il Continente delle compagnie private.


[modifica] La Fiera Internazionale di Messina[2]

A Messina ha sede la più antica fiera del mondo: è la "Fiera internazionale di Messina", istituita da Federico II di Svevia, che si teneva nel "piano" tra porta Reale e la chiesa di S. Francesco di Paola, a nord della cinta muraria cittadina.

La fiera, paradigma di una città votata per natura e per posizione al commercio, ebbe fortuna nel corso dei secoli toccando il proprio apice nel XV secolo. Con la decadenza seguita alla rivolta antispagnola della città del 1674-1678, la fiera stenta a decollare fino a quando, con l'Unità d'Italia, negli ultimi decenni del XIX secolo, l'apertura del canale di Suez riporta Messina al centro delle rotte mediterranee, segnando un momento felice anche per l'istituzione fieristica.

Il terremoto del 1908 cancella anche questa importantissima istituzione messinese che rivede la luce nel 1934, quando la Fiera rinasce, provvisoriamente, nei locali del Liceo classico "Maurolico". Nel 1938 il regime fascista pone la prima pietra della nuova Fiera di Messina, trasformata in Fiera delle attività economiche siciliane, nel luogo dove essa sorge ancor oggi, il grande giardino a mare dell'ex "Chalet" (su un'estensione di oltre 50.000 mq).

Concepiti nell'insieme come "una corte aperta verso il mare", i sedici padiglioni della Fiera vennero duramente bombardati nel corso del secondo conflitto mondiale. La Fiera si riorganizza a tempo di record e riapre nel 1946, divenendo nel frattempo Ente autonomo. Nel corso dei decenni fino ad oggi, la Fiera vede gli interventi decisivi di importanti architetti italiani come Filippo Rovigo e Vincenzo Pantano.

La Fiera ha da pochi anni ripreso un cammino serio verso una completa internazionalizzazione ed insieme ha già attivato un progetto di "destagionalizzazione" delle manifestazioni fieristiche, prima limitate alla sola grande campionaria internazionale di Agosto, dando vita a tutta una serie di manifestazioni tematiche nel corso dell'anno che fanno registrare decine di migliaia di visitatori.


[modifica] Cultura

[modifica] Musei

Particolare del polittico di S. Gregorio di Antonello
Particolare del polittico di S. Gregorio di Antonello
Particolare degli spazi espositivi del Tesoro del Duomo
Particolare degli spazi espositivi del Tesoro del Duomo


[modifica] Museo Regionale

Il Museo Regionale di Messina, già "Museo Nazionale", passato alla Regione Siciliana in applicazione dell'autonomia isolana, fu concepito dopo il 1908 nei locali di un'antica filanda di seta, nella spianata di San Salvatore dei Greci (all'incrocio tra viale della Libertà e viale Annunziata) per accogliere quanto di artistico era stato possibile recuperare dalle macerie della città.

Le sezioni museali sono organizzate in modo da offrire, attraverso le testimonianze artistiche, un quadro cronologico della ricca storia culturale di Messina attraverso i secoli. Ospita, tra le opere più importanti, quelle dei numerosissimi artisti messinesi e poi Polittico di San Gregorio ed un'altra tavoletta bifronte di Antonello da Messina e due tele di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, la Resurrezione di Lazzaro e l'Adorazione dei Pastori.

Il Museo ospita inoltre una ricca mostra permanente degli argenti messinesi, a testimoniana delle straordinarie capacità artistiche degli argentieri messinesi.

È attualmente in corso il trasferimento nei moderni locali del nuovo Museo, adiacenti ai vecchi.

[modifica] Museo della Cultura e Musica popolare dei Peloritani

Il Museo della Cultura e Musica popolare dei Peloritani[3], inaugurato nel 1996 in uno stabile di proprietà comunale della frazione "Gesso" della zona Nord della città, è stato allestito ed è attualmente gestito dall'associazione culturale "Kyklos" con il sostegno del Comune di Messina e con la consulenza dell'etnomusicologo dott. Mario Sarica. Unico nel suo genere in Sicilia, basa l'allestimento museale sul criterio della multidisciplinarietà: video, ipertesti, ascolto digitale, animazione con suonatori e cantori della tradizione, supporti letterari, fotografici, iconici, didascalici e didattici. Custodisce tutti gli strumenti musicali della tradizione peloritana, tra cui le zampogne (ciarameddi in dialetto), i flauti in canna (friscaletti), tamburi e tamburelli, scacciapensieri, conchiglie ed una ricca documentazione fotografica.

[modifica] Archivio - mostra permanente su Salvatore Quasimodo "La vita non è un sogno"

Raccoglie in una mostra permanente manoscritti, documenti, fotografie, pubblicazioni, onorificenze provenienti dall'Archivio Quasimodo, acquisito dalla Provincia regionale di Messina. La mostra, finalizzata ad esaltare gli aspetti fondamentali della vita e delle opere di Salvatore Quasimodo (che visse gran parte della sua vita nella città dello Stretto), si articola in nove sezioni dove sono esposte alcune opere significative del poeta ma anche del traduttore, del critico d'arte, del critico teatrale e perfino del librettista di opere musicali. A corredo dell'importante patrimonio artistico vi sono numerose fotografie, autografi ed illustrazioni. Si trova all'interno dei locali della Galleria provinciale d'arte moderna e contemporanea di via XXIV Maggio.

[modifica] Galleria provinciale d'arte moderna e contemporanea

Aperta nel 1998, è attiva presso la sede della Provincia Regionale di Messina (con ingresso da via XXIV Maggio) la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea nella quale sono esposte 43 opere di noti artisti come Renato Guttuso, Giuseppe Migneco, Felice Casorati, Lucio Fontana, Giò Pomodoro, Liberman, Angeli, Agostino Bonalumi, Mimmo Rotella, Corrado Cagli, Giuseppe Santomaso, Toti Scialoja, Hodkin, Mario Mafai, Alighiero Boetti.

[modifica] Mostra dei tesori della Cappella Palatina in San Giovanni di Malta

Allestito nei locali della chiesa di San Giovanni di Malta, storica sede dell'ordine dei Cavalieri di Malta, custodisce numerosi esempi di arte sacra negli ambiti soprattutto dell'argenteria e dell'oreficeria (campi in cui Messina fu tra le principali città d'Italia in passato) e dei paramenti liturgici in seta, riccamente ricamati.

[modifica] Tesoro del Duomo

Il Tesoro del Duomo di Messina, custodito ed esposto nel corpo aggiunto sulla fiancata Sud del tempio, è una ricchissima raccolta di preziosi oggetti di culto appartenuti alla Cattedrale sin dal Medioevo, in massima parte argenteria opera della rinomata scuola orafa messinese. Il pezzo più prezioso del Tesoro è la cosiddetta "Manta d'oro", preziosissimo rivestimento del quadro della Madonna della Lettera nelle grandi feste, tutta d'oro finemente cesellato con motivi floreali e geometrici; è opera dell'orafo fiorentino Innocenzo Mangani, che la eseguì nel 1668. Il Tesoro custodisce inoltre una ricchissima collezione di paramenti e oggetti sacri; anche qui spiccano i lavori di famosi orafi ed argentieri messinesi del passato.

[modifica] Museo "Sant'Annibale Maria Di Francia"

Realizzato nei pressi del Santuario-Basilica di S. Antonio di Padova, nell'annesso Istituto dei Padri Rogazionisti, è stato realizzato su progetto dell'arch. Livio Lucà Trombetta e inaugurato nel 2000 da mons. Ignazio Cannavò, Arcivescovo emerito di Messina. Il museo riproduce, in scala 1/2, il quartiere "Avignone", il più malfamato della Messina preterremoto, luogo d'azione del messinese Sant'Annibale Maria Di Francia, canonizzato nel 2004. Il Museo custodisce anche oggetti provenienti dal quartiere, tutti i ricordi e le vesti del Santo.

[modifica] Acquario comunale [4]

Sito sul lato settentrionale della centrale "villa Mazzini", fu costruito verso la fine degli anni '50 dall'Istituto talassografico del CNR di Messina. L'acquario, successivamente passato alla proprietà comunale, oggi ospita in 22 vasche mediterranee ed 8 acquari che riproducono ambienti acquatici del mondo circa 100 specie ittiche. Vi è annesso un museo della fauna marina.

[modifica] Museo zoologico "Cambria"

Il museo zoologico "Cambria", di pertinenza del Dipartimento di Biologia animale ed ecologia marina della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Ateneo messinese, è sito nei locali del dipartimento nel polo universitario di contrada Sperone, nella zona Nord della città. Di notevole interesse naturalistico, vi si possono ammirare ricche collezioni di vertebrati, insetti e molluschi, con particolare riferimento alla fauna dello Stretto di Messina.

[modifica] Orto botanico "Pietro Castelli"

Fu fondato nel 1638 dal romano Pietro Castelli, uno dei luminari della scienza botanica del tempo, su commissione dell'Università degli Studi. A Pietro Castelli successe, nella direzione dell'Orto botanico, il grande Marcello Malpighi, fondatore dell'istologia e dell'anatomia vegetale, che proprio sulle piante dell'Hortus messanensis fece gran parte delle osservazioni riportate nelle sue opere scientifiche. Soppresso con la repressione della rivolta antispagnola della Città nel 1678, fu ricostituito nel 1889. Oggi l'orto botanico, sito in piazza XX Settembre, custodisce numerose specie arboree provenienti da tutto il mondo.

[modifica] Museo storico della fortificazione permanente dello Stretto di Messina

Il Museo storico della fortificazione permanente dello Stretto di Messina, fondato nel 2003 conil patrocinio del Comune di Messina e dell'UNESCO e gestito dall'Associazione "Comunità Zancle" - ONLUS, è ospitato nei locali del Forte umbertino "gen. Cavalli", uno dei tanti costruiti su entrambe le sponde dello Stretto intorno al 1890 per difendere il braccio di mare da una paventata invasione francese. Il percorso espositivo, partendo dagli studi balistici del generale Giovanni Cavalli, inventore della rigatura dei cannoni, racconta la storia della difesa dello Stretto dal periodo post-unitario alla seconda Guerra Mondiale mediante tavole iconografiche ed oggetti appartenenti alla struttura. Il forte custodisce anche il più grande cannone italiano della seconda Guerra Mondiale (16 tonnellate per 10 metri di lunghezza), donato dal Ministero della Difesa e dichiarato Monumento ai Caduti di tutte le Guerre. All'interno è inoltre attivo il "Laboratorio per la pace", rivolto alle nuove generazioni.

[modifica] Biblioteche

  • Archivio di Stato di"MESSINA", istituito nel 1843. Gravemente mutilato nei suoi fondi archivistici nei bombardamenti del 1943 (quando perse oltre 100.000 volumi), oggi custodisce oltre 50.000 volumi.
  • Archivio Storico Comunale, fondato nel 1936. L´Archivio conserva oltre 14.000 volumi riguardanti la città, con copie risalenti al '500 ed al '600; una interessante emeroteca con oltre 1600 testate ed alcuni giornali risalenti al 1815; una importante collezione di antiche stampe con oltre 420 esemplari, foto e cartoline d´epoca.
  • Biblioteca Camera di Commercio ed Agricoltura
  • Biblioteca comunale "Tommaso Cannizzaro", fondata nel 1917. Custodisce circa 50.000 volumi
  • Biblioteca del Gabinetto di Lettura
  • Biblioteca del Museo Regionale, nata intorno alla metà del XIX secolo. Custodisce circa 9.000 volumi
  • Biblioteca Painiana del Seminario Arcivescovile "San Pio X"[5], fondata nel 1927 dall'Arcivescovo di Messina mons. Angelo Paino nei locali del Seminario. Custodisce circa 175.000 volumi.
  • Biblioteca Regionale di Messina, fondata nel 1731. Il suo patrimonio bibliografico ammonta a circa 400.000 unità suddivise in: 1.307 manoscritti, 423 edizioni del XV secolo, 3.637 edizioni del XVI secolo, 107 pergamene sciolte, una collezione iconografica ricca di 363 stampe e una ricca collezione di fotografie storiche. Notevoli per importanza le raccolte pervenute alla Biblioteca per acquisto o donazione.
  • Biblioteca "Giorgianni-Macrì" del Liceo Classico "Francesco Maurolico", aperta al pubblico dal 2002. Custodisce circa 16.000 volumi
  • Biblioteca dell'Istituto di studi storici "Gaetano Salvemini"
  • Biblioteche dell'Università degli Studi[6]. Tutte le facoltà universitarie di Messina hanno nel tempo realizzato delle biblioteche, molto rilevanti sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Tra di esse, riunite in un sistema bibliotecario d'Ateneo[7], spicca per ampiezza la Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia, con sede negli ampi locali del polo universitario dell'Annunziata, che custodisce quasi 1.000.000 di libri e che è, per ampiezza, la prima nel Meridione d'Italia dopo quella di Napoli.
  • Biblioteca della Provincia Regionale, sita al piano terra del Palazzo Provinciale (Palazzo dei Leoni), sul Corso Cavour. Si caratterizza per la ricchezza e completezza delle raccolte relative alle Gazzette Ufficiali Nazionali (dall'Unità d'Italia ad oggi), Regionali, Europee (serie L e C) nonché per alcuni volumi relativi alle primissime sedute del Consiglio Provinciale. È ricca di oltre 4000 volumi (tra monografie, saggi, pubblicazioni, dizionari, enciclopedie, romanzi). La Biblioteca inoltre conserva e continua a raccogliere diverse pubblicazioni e riviste, prevalentemente di carattere giuridico-amministrativo, ma anche letterarie, storiche e tecnico scientifiche, tra cui numerose sul territorio provinciale.

[modifica] Tradizioni

[modifica] La Madonna della Lettera, patrona della Città

Secondo una pia tradizione, San Paolo, nel corso delle sue peregrinazioni per il Mediterraneo alla volta di Roma per diffondere la Buona Novella, sarebbe approdato nell'anno 41 d. C. a Messina, città già allora molto fiorente dal punto di vista economico grazie al suo porto.

Qui egli, predicando la dottrina cristiana, avrebbe infiammato subito i cuori di molti messinesi e, tra essi, dei Senatori cittadini del tempo, i quali, saputo dall'Apostolo delle Genti dell'esistenza, a Gerusalemme, della Madre del Signore, decisero subito di recarvisi per chiedere la sua benedizione sulla Città.

La Madonna scrisse di suo pugno e consegnò agli ambasciatori messinesi una Lettera, in cui Ella benediceva la Città ed i suoi abitanti e si costituiva sua perpetua Protettrice. L'8 settembre del 42 d.C. la nave recò gli ambasciatori nella città dello Stretto con la Lettera di Maria, che la stessa Celeste mittente aveva arrotolato e legato con alcuni dei suoi capelli. Secondo una leggenda, Maria avrebbe scelto di essere la padrona dei messinesi e non il contrario. Questa tradizione ha contribuito molto a radicare nella città il culto mariano.

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«Vos et ipsam Civitatem benedicimus»
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«Benediciamo voi e la vostra Città»

Da allora Messina divenne città mariana per eccellenza, essendo stata scelta direttamente dalla sua Patrona. La prima attestazione storica di tale epocale avvenimento è quella dello storico Flavio Lucio Destro, del II secolo. Nel Duomo è custodita la reliquia del capello della Madonna, che viene portata in processione su un artistico "Vascelluzzo" d'argento il giorno del Corpus Domini. La Città ha sperimentato innumerevoli volte nel corso della sua storia la valevole protezione di Maria.

Ecco la lettera che secondo la Tradizione sia stata scritta dalla SS. Vergine Maria ai Messinesi:

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«MARIA VERGINE, figlia di Gioachino, umilissima serva di Dio, madre di Gesù Crocifisso, della Tribù di Giuda, della stirpe di Davide, salute a tutti i Messinesi, e benedizione di Dio Padre Onnipotente. Ci consta per pubblico strumento che voi tutti con fede grande avete a noi spedito Legati, ed Ambasciatori, e confessate che il nostro Figlio generato da Dio, sia Dio, ed Uomo, e che dopo la sua resurrezione salì al celo, conoscendo voi la vita della verità per mezzo della predicazione di Paolo Apostolo eletto.

Per qual cosa benediciamo voi, e la stessa Città, della quale Noi vogliamo essere perpetua Protettrice.

Da Gerusalemme»

[modifica] Manifestazioni

[modifica] Festa della Madonna della Lettera

Messina celebra il 3 giugno di ogni anno la Madonna della Lettera, patrona della città e patrona principale dell'Arcidiocesi, con una partecipata processione della Varetta d'argento cesellato con la statuetta argentea della Madonna, modellata da Lio Gangeri nel 1902 e la reliquia del Capello di Maria contenuta in un prezioso ostensorio (la Lettera è andata perduta in uno dei tanti incendi che devastarono il Duomo nel corso della sua travagliata storia).

[modifica] Venerdì Santo: processione delle "Barette"

barette

[modifica] Mezzagosto: processione della "Vara" e dei "Giganti"

 Processione della Vara
Processione della Vara
 I giganti Mata e Grifone
I giganti Mata e Grifone

La festa più importante è, però, quella che si svolge a Mezzagosto di ogni anno: viene portata in processione da quasi duemila fedeli, vestiti di bianco ed a piedi scalzi, un'antica macchina votiva: la Vara, raffigurante le fasi dell'Assunzione della Vergine Maria al cielo. La processione richiama una folla di visitatori sempre crescente, che superano le 200.000 unità.

La Vara, alta circa 13,50 metri, poggia su grandi scivoli metallici e presenta numerose figurazioni in materiali diversi di angeli, le due grandi sfere rotanti del Sole e della Luna e, in cima, la statua del Cristo che, con una mano, sorregge Maria, in atto di portarla all'Empireo; i fedeli la trascinano tirando le lunghe gomene che vi sono attaccate alla base lungo il selciato precedentemente bagnato del corso Garibaldi, da piazza Castronovo a via I Settembre e poi da via I Settembre, arteria storica della Città, fino a Piazza Duomo, dove la processione si conclude a sera.

La Vara è una macchina trionfale, costruita per la prima volta nel 1535, in onore dell'Imperatore Carlo V, in quell'anno in visita a Messina; la sua processione, sicuramente la più imponente delle feste di tutta la Sicilia, richiama a Messina, nel pomeriggio del 15 agosto, oltre centocinquantamila fedeli dalla Sicilia. In Calabria, a Palmi (RC) si svolge la Varia, festa uguale,(nata in seguito alla gratitudine della Città di Messina per l'aiuto prestato dai palmesi ai messinesi sfuggiti ad una pestilenza) con l'unica differenza che mentre a Messina i bambini sono stati sostituiti da puttini in cartapesta in seguito ad un grosso incidente, a Palmi invece viene mantenuta la tradizione delle creature animate.

Nei giorni precedenti il 15 agosto, le vie della città sono percorse dalla processione festante dei due Giganti e del Cammello, assieme a numerosi gruppi folkloristici. In particolare, le due colossali statue a cavallo raffigurano i leggendari fondatori della città, la messinese Mata ed il moro Grifone (detti "u giganti e a gigantissa").

Non si hanno notizie certe sull'origine di questi ultimi due apparati festivi, mentre il Cammello ricorda l'ingresso trionfale a Messina, all'inizio della conquista della Sicilia sottratta agli Arabi, del normanno Conte Ruggero d'Altavilla, che secondo la tradizione avvenne proprio a dorso di cammello.

[modifica] Fiera Internazionale

Presso il quartiere fieristico si svolgono la grande campionaria internazionale (ogni anno, dal 1 al 15 agosto) e numerose altre manifestazioni fieristiche di settore nel corso dell'anno, che richiamano centinaia di migliaia di visitatori da tutta Italia.

[modifica] Messinesi illustri

Per approfondire, vedi la voce Personalità legate a Messina.
Pietro Gori
Pietro Gori
"Ritratto d'uomo" di Londra di Antonello, ritenuto suo autoritratto
"Ritratto d'uomo" di Londra di Antonello, ritenuto suo autoritratto
La facciata juvarriana di Palazzo Madama a Torino
La facciata juvarriana di Palazzo Madama a Torino
Salvatore Todaro
Salvatore Todaro
Papa Leone II
Papa Leone II

[modifica] Letterati e scrittori

[modifica] Filosofi


[modifica] Artisti

[modifica] Attori e registi

[modifica] Scienziati

[modifica] Politici

[modifica] Giuristi

  • Salvatore Pugliatti, 1903-1976 giurista

[modifica] Eroi

  • MOVM Salvatore Todaro 1908 1942, comandante di sommergibile e appartenente alla Decima Flottiglia MAS durante la Seconda guerra mondiale

[modifica] Sportivi

  • Valerio Vermiglio, 1976, giocatore di pallavolo, palleggiatore della Sisley Treviso e della nazionale italiana. Campione d'Europa nel 2005
  • Antonello Aliberti, 1970, atleta della Nazionale Italiana di Canottaggio. Miglior risultato da atleta: Bronzo ai Campionati del Mondo di Canottaggio di Colonia (1998) nella specialità 8+ Pesi Leggeri.
  • Vincenzo Nibali, ciclista della Nazionale Italiana
  • Silvia Bosurgi, campionessa olimpica di pallanuoto
  • Giovanni Calabrese, 1966, atleta della nazionale Italiana di Canottaggio. Migliori risultati: due ori ai mondiali(1987,1997)e un bronzo alle olimpiadi di Sydney 2000
  • Angelo Panzera, 1929, 2 volte campione mondiale di motonautica

[modifica] Santi

[modifica] Messina nella letteratura

Molti scrittori hanno ambientato le loro opere letterarie a Messina, tra questi:

[modifica] Economia

[modifica] Commercio e servizi

È il terziario ad essere storicamente il "settore trainante" dell'economia cittadina. Ciò è dovuto in parte alla presenza del porto, che in passato era un'importante scalo d'esportazione per i prodotti locali (vino, seta, e, su tutto, i derivati agrumari e ancora oggi è un'importante scalo merci (in particolare, materie prime e materie lavorate da/per le industrie di trasformazione del territorio). Altissime sono le percentuali dei cittadini impiegati nei servizi, specie in quelli pubblici con istituzioni quali gli enti locali e l'università. Il settore commerciale è particolarmente vivo sia nelle zone del centro cittadino, specie nell'area del viale San Martino, frequentatissimo "centro commerciale naturale" della città, sia nella periferia sud lungo la Strada Statale 114 con 4 centri commerciali e svariati grandi negozi, fast food, multiplex, bowling, che attraggono migliaia di acquirenti e visitatori anche da fuori città e fuori provincia.

[modifica] Industria e artigianato

Il settore secondario non è particolarmente sviluppato in città, dove è imperniato sulle industrie di medie dimensioni, in diverse sedi:

  • Zona Industriale Regionale (ZIR), nella zona Sud della città, con attività come molitura del grano, produzione di caffè, birra e generi alimentari, prefabbricati, mobili, ecc.
  • Polo per lo sviluppo artigianale di Larderia, sempre nella zona meridionale della città. Vi trovano sede numerose attività artigianali di medie dimensioni, dalle produzioni di alta qualità (mobili, materiale prefabbricato e per l'edilizia...).

Particolarmente sviluppato il settore industriale, invece, nella zona tirrenica dell'Area metropolitana dove, attorno al grande polo industriale di Milazzo (che annovera, tra le industrie più grandi, una Raffineria di petrolio, la grande centrale termoelettrica di San Filippo del Mela e l'Acciaieria di Giammoro di Pace del Mela) si è sviluppata una miriade di imprese di produzione e trasformazione di dimensioni medio-piccole.

Un capitolo a parte è invece il settore della cantieristica navale, vivo e presente sia nella zona falcata del porto cittadino (storica sede della Rodriquez, dove fu costruito il primo aliscafo al mondo e di altri grandi cantieri) sia nel polo industriale di Giammoro di Pace del Mela (produzione di imbarcazioni di lusso).

[modifica] Turismo

Il magnifico scenario delo Stretto e di Capo Peloro con il caratteristico pilone, una delle zone balneari più frequentate della città
Il magnifico scenario delo Stretto e di Capo Peloro con il caratteristico pilone, una delle zone balneari più frequentate della città

Il settore turistico vede da alcuni anni la presenza annuale in città di oltre 200.000 croceristi, risollevando Messina da una grave crisi nel settore dovuta alla vicinanza dei grandi poli di attrazione in Provincia di Taormina, di Milazzo e delle Isole Eolie (che fanno della provincia la seconda più visitata del Meridione d'Italia dopo Napoli e la prima in Sicilia). A questa va sommato almeno lo stesso numero di presenze non legate al crocerismo.

Le statistiche danno il settore turistico in netta crescita rispetto agli anni passati, soprattutto per quanto riguarda le presenze di turisti stranieri, attratti dalle bellezze artistiche (centro storico e monumenti, Museo Regionale con le famose opere di Antonello e Caravaggio) e da quelle naturalistiche (Capo Peloro, laghi di Ganzirri, monti Peloritani).

Particolarmente vivo il settore balneare, che registra un notevole interesse da parte di cittadini e turisti, in particolare per le coste della zona Nord, intorno a Capo Peloro, che si affacciano sul Mar Ionio (e dunque sullo Stretto) e sul Mar Tirreno.

La "riscoperta" turistica di Messina apre la via ad un possibile sviluppo nel campo, soprattutto in considerazione dell'amplissima gamma di paesaggi che la stessa sola città può offrire: dal mare della zona portuale a Capo Peloro, alla città con i suoi storici monumenti, dalle riviere alle colline, costellate dai numerosi villaggi del Comune, fino alle vette dei monti Peloritani, che giungono proprio sopra la città ai 1127 m d'altezza di Antennammare o Dinnammare, sede di un famoso santuario mariano, da dove si gode un incomparabile panorama sulla città e sullo Stretto.

[modifica] Agricoltura e allevamento

Particolarmente rilevante in passato, quando annoverava pregiatissime produzioni derivate come la seta ed i derivati agrumari, ancor oggi l'agricoltura riveste un ruolo importante nell'economia messinese. Le attività agricole e d'allevamento sono ancor oggi praticate nelle campagne dei villaggi del Comune di Messina. Tra le produzioni agricole, spiccano:

  • Agrumi (limone, arancio, mandarancio, clementina). Di ottime qualità organolettiche, i limoni messinesi (in particolare l'autoctono "limone Interdonato" o "limone speciale") sono considerati i migliori in assoluto;
  • Vite, da cui si producono ottimi vini rossi e bianchi, tra cui i DOC Faro e Mamertino ed i Bianco e Rosso IGT Sicilia;
  • Ulivo, da cui si ha un ottimo olio DOP, di colore dorato, aspetto limpido e sapore dolce, mediamente fruttato;

Diffuso è anche l'allevamento di bovini, ovini, caprini, suini ed equini, da cui si ricavano squisite carni (cotte anche, tradizionalmente d'estate, nei forni a legna e, tutto l'anno, per le strade della città sotto forma di gustosissime frattaglie con il pane (tajuni) ed il latte, venduto fresco o utilizzato per la caseificazione, con la produzione di:

[modifica] Trasporti

[modifica] Trasporto marittimo

Messina, sede di Autorità portuale, possiede il più grande porto naturale attrezzato della Sicilia, utilizzato sia come porto commerciale che militare (nel porto ha sede uno storico arsenale militare) e che, con il movimento annuo di circa 10 milioni di passeggeri, è il primo porto italiano nel settore. È collegata al continente (e con essa l'intera Sicilia) con traghetti e aliscafi sia per Villa San Giovanni che per Reggio Calabria. Soprattutto i collegamenti con Villa San Giovanni permettono il trasporto dei convogli ferroviari, sia merci che passeggeri. Dal 7 ottobre 2001 è stata attivata la prima "autostrada del mare" con la nave Cartour del Gruppo Franza, che collega il molo Norimberga con il porto di Salerno. Una seconda nave, la Cartour Beta, è entrata in servizio sulla stessa linea nel maggio del 2006 ed una terza, Cartour Gamma, nel novembre.

Il porto di Messina è l'ottavo in Italia per attività crocieristica, con oltre 200.000 croceristi arrivati nel 2006 e la previsione di 260.000 per il 2007.

Da poco la città si è dotata di un secondo porto, costituito da due invasature (altre sono in fase progettuale) per le navi traghetto che trasportano camion verso la Calabria. Il nuovo porto sorge nella periferia meridionale, nel sobborgo di Tremestieri, ed è agevolmente raggiungibile grazie al collegamento con lo svincolo Messina Sud - Tremestieri della tangenziale di Messina. Il nuovo porto mira ad assorbire la gran parte del traffico gommato pesante in attraversamento liberandone il centro cittadino. In progetto è anche il trasferimento nel nuovo approdo, opportunamente ampliato, delle "autostrade del mare".

[modifica] Trasporto su ferro e su strada

l'Autostrada A18
l'Autostrada A18

Messina è il più importante snodo ferroviario e stradale della Sicilia: sia con Palermo che con Catania è collegata dall'autostrada (Messina-Palermo e Messina-Catania) e dalla strada ferrata. Le stazioni ferroviarie principali sono quelle di Messina Centrale (seconda in Sicilia per traffico passeggeri) e Messina Marittima (per i collegamenti con la linea ferroviaria del continente). Le stazioni ferroviarie minori, che dal 2007 espleteranno servizio metropolitano, sono site tutte lungo la tratta Messina-Catania, e sono quelle di Contesse, Tremestieri, Galati, Giampilieri.

La tangenziale autostradale di Messina è parte della A20 per Palermo e attraversa il territorio urbano da sud alla zona centro-nord. Ci sono attualmente 5 svincoli: Tremestieri, San Filippo, Gazzi, Centro, Boccetta. Altri due sono in costruzione dal 1990 ma, frutto ed emblema della cattiva amministrazione messinese, non sono ancora terminati: Giostra e Annunziata. In futuro prossimo, poi, dovrebbe essere collegato lo svincolo di Annunziata con la Nuova Panoramica dello Stretto che è una grande arteria che raggiunge Ganzirri e Capo Peloro, attraverso due altri svincoli, Pace e Curcuraci, completando così l'infrastrutturazione autostradale di tutto il territorio comunale. Messina è sede del Consorzio per le Autostrade Siciliane.

[modifica] Trasporto urbano: tram, bus e ferrovia metropolitana suburbana

La città dal 3 aprile 2003 è servita per circa 7,7 chilometri dello sviluppo longitudinale del centro urbano da una tramvia la cui costruzione era stata voluta dall'amministrazione Providenti alla metà degli anni '90. Sono in servizio 15 vetture climatizzate del tipo Cityway da 131 posti fornite dalla Alstom ferroviaria. Le fermate sono 18: Bonino - Curvone Gazzi - Provinciale - Villa Dante - San Martino/Don Orione - San Martino/Trieste - San Martino/Camiciotti - Cairoli - Repubblica - Palazzo Reale - Municipio - Boccetta - Alighieri - Trapani - San Francesco - Brasile - Ringo - Annunziata. In fase di costruzione è il capolinea sud che sarà collegato alle linee bus dirette al versante meridionale. I tempi attuali di passaggio sono di circa 10 - 15 minuti. Tale sistema tranviario avrà a regime caratteristiche di trasporto rapido di massa.

Tutto il territorio comunale è collegato da 65 linee di autobus gestite, come il tram, dall'ATM (Azienda Trasporti Messina).

È in corso la costruzione ad opera di RFI e Comune di una metropolitana ferroviaria di superficie (Metroferrovia) di 16 kilometri che dal dicembre 2007 collegherà al centro della città i sobborghi della fascia costiera meridionale utilizzando i binari della linea Messina-Catania. Le stazioni saranno 11: Giampilieri - San Paolo - Ponte Schiavo - Ponte Santo Stefano - Galati - Mili Marina - Tremestieri - Contesse - Fiumara Gazzi - Santa Cecilia - Messina Centrale.

In fase progettuale è invece la realizzazione, per i sobborghi settentrionali che si spingono fino a Capo Peloro, di una metropolitana marittima.

C'è da dire che l'insieme della mobilità pubblica e dei parcheggi è gestito dall'ATM, azienda con grossi problemi di bilancio e da molti ritenuta non in grado di offrire una gestione moderna ed efficiente del servizio. Suo presidente è, con l'amministrazione Genovese, l'ex sindaco Franco Providenti.

[modifica] Ponte sullo Stretto

Durante l'intero '900, la città è stata al centro di polemiche e di progetti riguardo la realizzazione del ponte sullo Stretto. L'opera ingegneristica, affascinate quanto azzardata, comporterebbe la costruzione di un ponte ad un unica campata, tra Ganzirri, a nord del capoluogo peloritano, e Cannitello in Calabria, per unire le due regioni. Il Governo Berlusconi, forte sostenitore del progetto, aveva programmato l'inizio dei lavori nell'anno 2007.

L'idea della realizzazione di un ponte ha creato forti lacerazioni politiche e sociali, trovando una decisa quanto inaspettata opposizione di una buona parte dei cittadini delle due sponde interessate dal progetto, appartenenti a entrambi i principali schieramenti politici italiani. Nel corso degli anni 2005 e 2006 si sono tenute diverse manifestazioni contro la realizzazione del ponte (e alcune a favore),hanno fatto la loro comparsa su molti davanzali della città le bandiere "no ponte", accompagnate da gadget con lo stesso slogan, come magliette e adesivi.

I sostenitori dell'opera, oltre a decantare l'unicità della stessa, considerano i benefici che ne trarrebbero la mobilità ed il turismo; tra i vantaggi viene spesso enumerata la possibilità di una conurbazione tra le città di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Chi si oppone alla costruzione del ponte lo considera antieconomico, insostenibile dal punto di vista ecologico, costoso, inutile se non supportato da un rafforzamento del sistema dei trasporti siculo-calabrese, inutilizzabile nei giorni di vento, rischioso vista la natura sismica del terreno sottostante. I Contrari al ponte affermano che il manufatto di attraversamento stabile dello stretto sarebbe troppo lontano dai centri urbani per instaurare un'effettiva conurbazione tra le città dello Stretto.

C'è da dire che il ponte, anche se non ancora realizzato, ha comportato una serie di esborsi da parte dei Governi via via succeduti dal dopoguerra, con studi di fattibilità, progettazioni, ammodernamenti non dimenticando la creazione della società Stretto di Messina.

Attualmente il progetto del Ponte sullo Stretto è stato sospeso a tempo indeterminato dal neoeletto Governo di centro-sinistra, guidato da Romano Prodi.

[modifica] Enti, istituzioni di rilevanza nazionale e ospedali

Messina è sede di:

copre la parte del territorio provinciale da Taormina a Sud a Oliveri a Nord
fondata nel 1548, incardinata su undici Facoltà
  • Conservatorio musicale "Arcangelo Corelli"
  • Fiera Internazionale di Messina
la più antica del mondo (XIII secolo)
  • Esercito Italiano Brigata Meccanizzata "Aosta" dell'Esercito Italiano, da cui dipendono:
    • 6° Reggimento "Lancieri d'Aosta" di Palermo
    • 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani
    • 5° Reggimento di Fanteria "Aosta" di Messina
    • 62° Reggimento di Fanteria "Sicilia" di Catania
    • 24° Reggimento di Artiglieria "Peloritani" di Messina
    • 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo
  • Marina Militare Italiana Arsenale militare (di pertinenza dell'Agenzia Industrie Difesa)
già sede del Comando Marittimo Autonomo in Sicilia della Marina Militare
  • Arma dei Carabinieri Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) dell'Arma dei Carabinieri
competente ad eseguire le indagini tecniche di prassi nell'ambito dell'Italia meridionale e della Sicilia
  • Centro militare di medicina legale (CMML)
già ospedale militare (dal 1962 al 1988)
tra i primi cinque in Italia
  • Ospedale "Piemonte"
  • Ospedale "Regina Margherita" (ormai chiuso)
  • Ospedale "Papardo"
  • Centro per lo studio ed il trattamento dei Neurolesi lungodegenti
di rilevanza nazionale[8]
  • Consorzio per le Autostrade Siciliane
  • CNR - IAMC (Istituto per l'Ambiente Marino e Costiero)
  • CNR - ITAE (Istituto di Tecnologie Avanzate per l'Energia) "Nicola Giordano"
  • CNR - INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - gruppo collegato)
  • CNR - IPCF (Istituto per i Processi Chimico-Fisici)

[modifica] Territorio

[modifica] Circoscrizioni municipali

Mappa del territorio comunale suddiviso nelle sei circoscrizioni
Mappa del territorio comunale suddiviso nelle sei circoscrizioni

Municipalità esistenti dopo le elezioni amministrative del 27 e 28 novembre 2005:

  • Circoscrizione I (comprende le frazioni della zona Sud):
Giampilieri Marina - Giampilieri Superiore - Molino - Altolia - Briga Marina - Briga - Pezzolo - Ponte Schiavo - Santo Stefano Briga - Santa Margherita - Santo Stefano Medio - Galati Marina - Galati Superiore - Galati Inferiore - Mili San Marco - Mili Marina - Mili San Pietro - Tipoldo - Larderia Superiore - Larderia Inferiore - Tremestieri
  • Circoscrizione II (comprende le frazioni della zona Sud):
Pistunina - Zafferia - Santa Lucia - CEP - Contesse - Minissale - San Filippo Inferiore - S. Filippo Superiore
  • Circoscrizione III (comprende le frazioni del centro urbano e le frazioni vicine):
Taormina - Gazzi - Mangialupi - Rione Aldisio - Ferrovieri - Cumia Superiore - Cumia Inferiore - Valle degli Angeli - Santo - Bordonaro - Calorendi - Palmara - Carrubbara - Monte Santo - Camaro Inferiore - Camaro - Bisconte - Cataratti
  • Circoscrizione IV (comprende le frazioni del centro urbano e le frazioni vicine):
Gonzaga - Montepiselli - Gravitelli - Torre Vittoria - San Ranieri - Galletta
  • Circoscrizione V "Antonello da Messina" (comprende le frazioni della zona Nord):
Svizzero - Giostra - Basile - Ritiro - S. Licandro - Regina Elena - San Michele - Annunziata - Paradiso
  • Circoscrizione VI (comprende le frazioni della zona Nord):
Contemplazione - Pace - S. Agata - Ganzirri - Torre Faro - Capo Peloro - Mortelle - Timpazzi - Casa Bianca - Sperone - Faro Superiore - Curcuraci - Massa S. Giovanni - Massa S. Lucia - Massa S. Nicolò - Massa S. Giorgio - Acqualadroni - Spartà - Castanea - Salice - Santo Saba - Rodia - Ortoliuzzo - Gesso

Gli originari 14 quartieri o circoscrizioni sono stati soppressi accorpandone i territori per formare le nuove 6 municipalità. Fino alle elezioni amministrative del 27 e 28 novembre 2005 il territorio comunale di Messina era suddiviso nelle seguenti 14 circoscrizioni municipali:

I: Pilieri (zona Sud) - II: Santo Stefano (zona Sud) - III: Normanno (zona Sud) - IV: Della Calispera (zona Sud) - V: Gazzi (centro urbano - zona Sud) - VI: Mata e Grifone (centro urbano) - VII: Castel Gonzaga (centro urbano) - VIII: Dina e Clarenza (centro urbano) - IX: San Leone (centro urbano) - X: San Salvatore Dei Greci (centro urbano - zona Nord) - XI: Peloro (zona Nord) - XII: Montemare (zona Nord) - XIII: Dei Basiliani (zona Nord) - XIV: San Pantaleone (zona sud)

[modifica] Sport

[modifica] Baseball

La massima espressione cittadina di baseball è il CUS Messina, che attualmente milita nel campionato nazionale di serie B e gioca nel diamante di c.da Conca d'Oro, tra i più grandi d'Italia per numero di posti a sedere.

[modifica] Calcio

L'associazione sportiva più conosciuta della città è il Football Club Messina Peloro che dopo due anni in serie A retrocede in serie B al termine del Campionato 2005/2006. Dopo i fatti di Calciopoli e la retrocessione della Juventus all'ultimo posto in classifica, la squadra peloritana viene ripescata al campionato di Serie A. Dal 2004 la squadra gioca nel nuovo stadio di San Filippo (impianto che ha una capienza di 42.200 spettatori). E modestamente è troppo bello

[modifica] Ciclismo

Messina è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:

[modifica] Hockey

Il CUS Messina di hockey milita nella serie B del campionato nazionale. Per gli allenamenti e le partite ufficiali, afferisce al polo sportivo universitario dell'Annunziata.

[modifica] Motori

L'ACI Messina organizza annualmente il Rally Internazionale di Messina, valido per il campionato nazionale. La corsa automobilistica si snoda su percorsi interamente asfaltati, per un totale di oltre 500 km, su strade della città e della provincia.

[modifica] Pallacanestro

Messina ha avuto, con la Pallacanestro Messina, una breve apparizione nella serie A di basket, nella stagione 2003-04. Il campionato si è però concluso con una retrocessione e la società è stata costretta a chiudere per fallimento. Oggi l' Amatori Messina milita nel campionato nazionale di serie C1.

[modifica] Pallamano

Messina è rappresentata nei massimi campionati nazionali femminili di questo sport dall' H.C.Messana, che milita con la prima squadra in serie A1 e con la seconda in serie A2.

[modifica] Pallanuoto

La massima squadra messinese di pallanuoto maschile è la Club Nuoto, che attualmente milita nel campionato nazionale di serie B.

[modifica] Pallavolo

La Pallavolo Messina (maschile), retrocessa nell'ultimo campionato di serie B2, milita adesso in serie D per avere venduto i diritti del titolo ad un'altra società cittadina. La Futura Unrra (femminile) milita attualmente nel campionato regionale di serie C nel girone A, mentre nel girone B, dopo aver acquistato il titolo, milita il Messina Volley. In città e in provincia la pallavolo è uno degli sport che ha più successo, lo dimostra il gran numero di società militanti in varie categorie regionali e nazionali; tra le altre il PGS DOMENICO SAVIO (SERIE B2 M) e il Mondo Giovane e la Pall. S. Teresa (SERIE C M ).

[modifica] Rugby

La Gip Amatori Messina Rugby milita nel campionato maschile nazionale di serie C. Il campo di gioco è situato a Sperone, nella zona nord della città. Mentre la squadra femminile , il CUS Messina , gioca nella massima serie.

[modifica] Tennistavolo

Rappresentano la città le squadre maschili del Club 99 (più volte campione d'Italia) e del CUS Messina e quella femminile del CUS Messina, che militano nelle rispettive serie A2.

[modifica] Impianti sportivi

  • Stadio "San Filippo" di Messina, polo sportivo S. Filippo, inaugurato nel 2004, capienza 40.200 posti
  • PalaRescifina (già PalaSanFilippo), polo sportivo San Filippo, inaugurato nel 2000, capienza 5500 posti
  • PalaTracuzzi, Roccaguelfonia (circonvallazione), inaugurato nel 1983,capienza 3000 posti
  • Palestra "Juvara", Via Placida. Inaugurata nel 1976, capienza 350 posti
  • Centro Sportivo Universitario "Primo Nebiolo" (CUS Messina), c.da Conca d'Oro - Annunziata alta (il più grande del Meridione d'Italia):
    • PalaNebiolo, inaugurato nel 2001, capienza 1000 posti
    • piscina scoperta
    • stadio di baseball
    • campi polivalenti scoperti in erba sintetica
  • Piscina comunale, pista d'atletica e campo in erba CONI "Cappuccini", Torrente Trapani
  • Palestra comunale di Ritiro
  • Pista d'atletica e campo ex GIL "Salvatore Santamaria"
  • Piscina comunale "Graziella Campagna", viale S. Martino
  • PalaMili, Mili San Marco inaugurato nel 2005
  • Palazzetto di Gravitelli, ultimato nel 2006
  • Palestra "Evemero", Ganzirri, 500 posti, inaugurata nel 2005
  • Stadio comunale "Giovanni Celeste", 13.000 posti

[modifica] Curiosità e primati

  • Nella repubblica del Sudafrica esiste una città mineraria fondata all'inizio del XX secolo con il nome di Messina (in onore delle donne Musina abitanti quella zona), nel 2003 il nome è stato cambiato in Musina. La città di Messina-Musina è l'insediamento urbano più a Nord del Sudafrica.
  • Nel XVII secolo, con una popolazione di oltre 120.000 abitanti, Messina fu tra le dieci più grandi città d'Europa.
  • Messina è famosa per:
    • il più grande orologio astronomico del mondo, nel campanile della Basilica Cattedrale;
    • l'organo più grande d'Italia, anch'esso nel Duomo;
    • la seconda più grande campana d'Italia, presso il Sacrario di Cristo Re;
    • le sue due chiese Cattedrali, il cosiddetto "Duomo" per l'Arcidiocesi e la Concattedrale del SS.mo Salvatore per l'Archimandritato;
    • il primo porto italiano per trasporto di passeggeri, con un traffico annuo di oltre 10 milioni di passeggeri, nonché tra i primi d'Italia per estensione;
    • la sua estensione sulla costa (circa 30 km), che ne fa la città d'Italia più "lunga" e più "marittima";
    • l'Università degli Studi, nata nel 1548 come primissimo Collegio al mondo della Compagnia di Gesù su impulso dello stesso Ignazio di Loyola e frequentata da decine di migliaia di studenti provenienti soprattutto dalla Sicilia e dalla Calabria;
    • la Fiera Internazionale di Messina, la più antica nel mondo, istituita nel XIII secolo da Federico II di Svevia;
    • le sue numerose frazioni, circa cinquanta;
    • le onorificenze: Messina è l'unica città in Italia ad aver ricevuto ben tre medaglie d'oro (al valor civile, al valor militare, alle città benemerite del Risorgimento nazionale);
    • il Teatro "Vittorio Emanuele II", il primo moderno in Sicilia: fu costruito infatti tra 1842 e 1852;
    • la Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia, tra le più grandi d'Italia con circa 1.000.000 di libri;
    • essere stata in passato, assieme a Palermo, la capitale del Regno di Sicilia;
    • aver ospitato, dal 1 al 3 Giugno 1955, la cosiddetta "Conferenza di Messina", alla base del trattato di Roma e della moderna Unione Europea;
    • possedere, più di ogni altra città in Europa, apparati festivi come la grandiosa "Vara" dell'Assunta (alta 13,50 metri e pesante numerose tonnellate), i "Giganti" ed il "Cammello" portati in processione a Mezzagosto;
    • il più grande Cimitero monumentale d'Italia dopo quello di Genova;
    • essere l'unica città al mondo a non scegliere ma ad essere scelta dalla sua Celeste Patrona, la Madonna della Lettera, nel 41 d.C.;
    • essere la prima tra le città del Mezzogiorno d'Italia a dotarsi di un moderno sistema di tramvia, a regime dal 2004;
    • uno tra i più grandi stadi di calcio italiani, il "San Filippo", inaugurato nel 2004, con la capienza di 40.200 spettatori;
    • essere l'unica città in Italia bagnata da due mari: lo Ionio ed il Tirreno;
    • essere, secondo il professore Martino Iuvara di Ragusa, la città natale di William Shakespeare.

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Francantonio Genovese (l'Unione) dal 12/12/2005
Centralino del comune: 090 7721
Email del comune: urp@comune.messina.it

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altre risorse


[modifica] Collegamenti esterni

[modifica] Turismo, monumenti, musei e tradizioni

[modifica] Istituzioni culturali

[modifica] Giornali locali

[modifica] Sport

[modifica] Note

  1. *L'area metropolitana di Messina
~ ~ Messina - Città dello Stretto ~ ~
stemma di Messina

Storia · Duomo · Chiese · Palazzi storici · Stemma civico · Università · Museo · Provincia


Terremoto del 1908 · Area metropolitana di Messina · Area metropolitana Integrata dello Stretto · Conferenza di Messina · Arcidiocesi metropolitana · Stretto di Messina · Faro di Messina · Piloni · Ponte sullo Stretto · Porto · Capo Peloro · Monti Peloritani · Ganzirri · Madonna della Lettera · Santa Eustochia Calafato · Sant'Annibale Maria Di Francia · Antonello · Filippo Juvara · Francesco Maurolico · Dicearco · Evemero · Gaetano Martino · Adolfo Celi · Altre personalità · Gazzetta del Sud · Football Club Messina · Stadio "S. Filippo" · Stadio "Celeste" · Amatori Basket Messina · Granita · Arancini · Pesce Spada · Pesce stocco · Pignolata · Categoria


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