Statella
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[modifica] Storia della Famiglia
La famiglia STATELLA trae la sua origine da Roberto II, Re di Francia, duca di Borgogna, figlio di Ugo Capeto (938 ca - 24 ottobre 996). Roberto II di Francia assegnò la contea Statella, nelle fiandre, ad uno dei suoi tre figli e cioè al principe Nicandro che era stato escluso dalla successione al trono di Francia. La denominazione STATELLA proviene, quindi, dal nome della Contea. Nicandro fu, perciò, il capostipite della famiglia e 1° Conte Statella. Si unì in matrimonio con Giulia, dei reali di Scozia. Morì nel 1108 e gli successe il primogenito Guglielmo.
[modifica] Gli Statella signori di Spaccaforno
Gli Statella assunsero il possesso ed il governo dello Stato di Spaccaforno (oggi Ispica) quando nel 1493, Francesco II, 17° conte Statella e 3° Gran Siniscalco del Regno di Sicilia, Signore della Roccella, di Mongiolino sposò Isabella Caruso e Moncada, erede del barone Antonello Caruso, barone di Spaccaforno e della Callura, signori delle segrezie della città di Taormina. Per effetto di tale matrimonio la famiglia Statella si introdusse nel dominio di Spaccaforno (Ispica) e vi dettò leggi per oltre tre secoli. Dimorarono nella fortezza di Spaccaforno (Fortilitium), distrutta dal terremoto dell' 11 gennaio 1693, dalla quale venne imposta la supremazia assoluta e l'indiscutibile volontà dei padroni.
[modifica] Personaggi Storici della Famiglia
[modifica] Antonio Statella
Personaggio di grande rilevanza storica appertenuto alla famiglia fu Antonio Statella, ambasciatore alla corte di Torino nel 1816, di Madrid nel 1827 e Vienna, Ministro degli Esteri nel 1840. Egli, succeduto a Carlo Filangeri, divenne Primo Ministro del Regno delle due Sicilie, insediandosi il 1° Marzo 1860. Egli, pochi mesi dopo, dovette organizzare un esercito di centomila uomini per contrastare i Mille di Giuseppe Garibaldi, sbarcati a Marsala l'11 maggio 1860. Nonostante l'enorme differenza di uomini, l'esercito del Regno delle due Sicilie fu sconfitto e Garibaldi conquistò l'intero regno.
[modifica] Vincenzo Statella
Altra figura importante, in contrapposizione ad Antonio Statella, fu il conte Vincenzo Statella nato a Spaccaforno nel 1825. Egli, in contrasto con la sua famiglia molto fedele ai Borboni, aveva l'ideale dell' Unità d'Italia e volle partecipare alla Prima Guerra d'Indipendenza come Capitano del Corpo dei Volontari di Sicilia, meritandosi nel 1849 la medaglia d'Argento. Inoltre partecipò alla Spedizione dei Mille e, insieme al Comandante Missori, salvò la vita a Garibaldi nella battaglia di Milazzo. Per questo gesto eroico fu nominato suo "aiutante di campo". Morì durante la Terza Guerra d'Indipendenza il 24 Maggio 1866, in una eroica carica a cavallo; Gli fu conferita la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
[modifica] Gli Statella Oggi
I successori degli Statella conservarono ed hanno conservato fino al 1978 gli antichi titoli nobiliari di “ Marchese di Spaccaforno, Principe di Cassaro, Barone di Mongiolino “ ed altri titoli minori. Per molti secoli l’eredità ed i titoli furono trasmessi per agnazione (in linea diretta maschile) da uno Statella all’altro.
L’ultimo Marchese di Spaccaforno è morto nel 1978 ed il ciclo ereditario di successione dei titoli si è chiuso per mancanza di filiazione. Anche per l’estinzione del 1958 del ramo ultragenito degli Statella residenti a Napoli, tutti i titoli Statelliani sono rimasti vacanti.
Il blasone della famiglia Statella venne assunto come emblema della città di Ispica.
[modifica] Bibliografia
- Arminio Leonardo, 'Spaccaforno nel secolo decimonono', Ispica, Edizioni Comune di Ispica