Stemma di Genova
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Storia di Genova |
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Lo stemma del Comune di Genova - insignito della Medaglia d'Oro al Valore Militare conferita alla città in data 1 agosto 1947 per il contributo dato alla Resistenza italiana - è definito - sul piano dell'araldica - D'argento alla croce di rosso, cimato di corona ducale, col cimiero della testa di Giano bifronte ed i sostegni di due grifoni. Ha subito nel tempo diverse modifiche e, nella versione attuale, alla sua base vi è un rostro marinaro che sostituisce l'originaria raffigurazione del Giano bifronte, simbolo delle origini della città.
Indice |
[modifica] Storia
La storia dello stemma di Genova è lunga e, per certi versi, assai tormentata, e riflette, per buona parte (almeno fino ai primi decenni dell'Ottocento) le vicende secolari della gloriosa Repubblica di Genova.
Nel 1816, dopo che il territorio della Repubblica di Liguria venne annesso, sulla base del Congresso di Vienna del 1814-1815, a quello del Regno di Sardegna, Genova poté tuttavia continuare ad effigiarsi del suo stemma, sia pure con i grifoni riportanti le punte della coda abbassate tra le gambe, in segno - per volere dello stesso re Vittorio Emanuele I di Savoia - di assenza di indipendenza e di sottomissione al nuovo regno. Questa almeno fu la risposta alla richiesta del Consiglio generale del Corpo cittadino.
Solo nel 1897, con una supplica (accolta) al re Umberto I di Savoia - e con le successive ulteriori modificazioni in tempi recenti - la coda dei due grifoni ha potuto rialzarsi, in una prospettiva strettamente grafica ma con un indubbio valore simbolico che ha restituito nuovo orgoglio ad una città in evidente recupero anche sul piano dell'immagine.
Lo stemma nelle monete |
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[modifica] Simbologia dello stemma
Gli elementi che costituiscono lo stemma cittadino - come ricorda "Il Comune di Genova e il suo marchio", pubblicato dal Comune - sono molteplici e rivestono differenti valori simbolici che qui possono essere così riassunti.
[modifica] Giano bifronte e lo scudo crociato
Prima di tutto la figura del Giano bifronte - che appare per la prima volta sulla base dello stemma nel XVIII secolo - richiama direttamente alla leggenda della fondazione di Ianua, la città di Genova.
Poi lo scudo crociato, che riporta direttamente al culto di San Giorgio (che Genova condivide con l'Inghilterra la cui bandiera contiene ugualmente la croce rossa in campo bianco), la cui venerazione risale all'anno 1099, quando il santo venne eletto, in occasione della prima crociata protettore e gonfaloniere.
L'iconografia classica lo rappresenta a cavallo nell'atto di trafiggere il drago, armato di asta e scudo crociato. La croce rossa in campo bianco, adottata anch'essa come insegna al tempo delle crociate, ha lo scopo di ricordare la passione di Cristo e simboleggiare contestualmente i valori della Vittoria e della Liberazione.
[modifica] La corona ducale e i grifoni
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Mentre la corona ducale è di inserimento più recente (la città fu Dogato dal 1339 ma il primo scudo cimato dalla corona ducale apparve sullo stemma solo duecentotrent'anni circa dopo), i due Grifoni alati fecero la loro comparsa - sotto forma di impronta - fin dal 1139, quando i Genovesi iniziarono a coniare proprie monete (v. monetazione genovese).
La prima riproduzione avvenne sui quartari, sottomultipli dei denari. Va ricordato che il grifone, potente animale chimerico simbolo della custodia di ricchezze, in araldica è considerato simbolo di ferocia, prontezza e vigilanza guerriera.
Quando poi, nel 1580, lo stemma iniziò ad essere riprodotto graficamente, i due grifoni posti di fronte l'uno all'altro vennero rappresentati a protezione - secondo lo storiografo e geografo genovese Francesco Maria Accinelli (1700-1777), che ne scrisse nel suo Prova e dichiarazione del blasone di Genova - delle case d'Austria e di Spagna.
[modifica] La base dello stemma
Infine, la base dello stemma, adornata su ambo i lati da un rostro bronzeo di nave romana che ricorda le fattezze di una testa di cinghiale. Un rostro analogo - unico al mondo - fu effettivamente recuperato a fine del XVI secolo nelle acque portuali.
A lungo conservato nell'arsenale di Porta Principe, fu poi trasferito - alla demolizione della struttura - nell'Armeria Reale di Torino.
La base dello stemma è completata al centro da una conchiglia con ai lati rami di palma - simbolo ancora di Vittoria - che simboleggia anche in questo caso l'impegno genovese nelle crociate in Terrasanta.
[modifica] Curiosità
Il grifone è il simbolo - ed è riprodotto nel suo stemma - anche di una delle due squadre calcistiche di Genova: il Genoa CFC. Uno dei motti della tifoseria genoana recita, non a caso: Portiamo sul cuore lo stemma di Genova.
[modifica] Bibliografia
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Per approfondire, vedi la voce Genova/Bibliografia. |