Storia di Genova
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Per circa otto secoli Genova fu governata come una repubblica che comprendeva la quasi totalità della Liguria, la Corsica (poi ceduta alla Francia nel 1768), parte del basso Piemonte e l'isola di Capraia.
Per circa cinque secoli fiorirono in tutto il bacino Mediterraneo i possedimenti genovesi, ora con carattere di empori o basi commerciali, ora vere e proprie colonie, dipendenti direttamente dalla Repubblica, dal Banco di San Giorgio o da privati cittadini.
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Per approfondire, vedi la voce Storia di Genova/Cronologia. |
[modifica] Le origini di Genova
Nonostante talune fonti storiche le attribuiscano una origine celtica, la nascita di Genova è certamente da attribuirsi a tribù liguri, visti anche l'incongruenza temporale fra la sua presunta fondazione e la presenza celtica nel Nord Italia. La città era allora definita "l'emporio dei liguri", e la sua popolazione autoctona affiancata da folte comunità straniere di fenici, greci, etruschi e latini che qui trovarono il luogo adatto per stabilire un importante scalo sulle rotte mediterranee.
A parere di alcuni storici che sostengono la tesi celtica, l'antico pagu di Genova fu fondato presumibilmente tra il 2500 a.C. ed il 2000 a.C. su un substrato di popolazioni celtoliguri; ciò è però praticamente impossibile visto che i Celti occuparono l'Europa occidentale nel primo millennio a.C. e negli ultimi secoli prima di Cristo abitarono l'Italia settentrionale quando raggiunsero l'apogeo colonizzando gran parte dell'Europa. Comunque, secondo tale teoria esse appartenevano alla cultura Halstattiana (sviluppatasi dal V secolo a.C. in poi) della cosiddetta coppa rovesciata: i Liguri della tribù Ambrones.
La zona di Genova è stata una delle più anticamente popolate da parte dell'homo sapiens come appare dalle evidenze nelle numerose grotte neolitiche presenti in liguria (ad esempio quelle di Toirano) e di menhir dalla testa umana; i primi ritrovamenti di una certa importanza nella zona risalgono al primo millennio a.C. e riguardano carri da battaglia usati come sepoltura (come quelli conservati nella collezione privata Bocconi) rinvenuti nella zona e facilmente databili a quell'epoca.
La più antica iscrizione ritrovata riporta la parola mezunemusu (ovvero santuario centrale) su di una stele rupestre vergata con caratteri cuneiformi verticali appartenenti alla famiglia indoeuropea più propriamente in uso a Tyrus (Tiro, attuale Libano); questo ed altri elementi fanno supporre che il primo insediamento autoctono sia stato contaminato, arricchito o addirittura realizzato da alcuni pionieri fenici in spedizione da Tiro.
Al suo apogeo il dominio dei Ligures, invece, si suppone raggiungesse le coste della Spagna meridionale, le isole del Tirreno e, sul continente la loro espansione si teorizza toccasse la zona dei Colli Euganei e la valle del Tevere. In seguito all'espansione di popoli come gli Etruschi e i Celti il loro territorio si restrinse fino a comprendere un'area grosso modo racchiusa fra il Rodano e il Ticino e fra l'Arno ed il Lago di Ginevra. I Nomi Genua (Genova) e Genaua (Ginevra) sembrano infatti avere uguale origine.
Nell'epopea di Ercole (o Eracle), l'eroe di ritorno dalla sua missione alle colonne dovette affrontare due fratelli figli di Poseidone, Dio del mare: i loro nomi erano Albiones e Ligures. Questo sembra avere riscontro nella realtà dato che la civiltà ellenica fondò nel VII secolo a.C. Marsiglia (Massalia o Massilia) scontrandosi, e successivamente mescolandosi, con le popolazioni liguri.
[modifica] Epoca romana
La vicina "potenza", Marsiglia, fece ombra a Genova sino alla Prima guerra punica, quando le due città entrarono nell'orbita politica e militare di Roma.
La seconda guerra punica vide Genova legata a Roma da un foedus aequum (patto alla pari), tanto che le truppe romane utilizzarono il caposaldo marittimo genovese per raggiungere la pianura padana e contrastare Annibale. In questo periodo Magone, fratello di Annibale, sbarcò vicino Savona e di lì condusse una spedizione contro Genova, che devastò e saccheggiò. La ricostruzione avvenne nel 203 a.C. ad opera del proconsole Spurio Lucrezio.
Sconfitta Cartagine, Roma puntava ad espandersi verso nord, e si servì di Genova come base di appoggio per incursioni, tra il 191 e il 154 a.C., contro le tribù liguri dell'entroterra, da decenni alleate con Cartagine. Fu in questo periodo a che si percepì una primitiva vocazione dello scalo genovese come porto di scambio, grazie ai traffici che si svilupparono con le più importanti città romane dell'entroterra: Tortona (Derthona) e Piacenza (Placentia).
La romanizzazione si evidenziò con l'espandersi della città dal primitivo castrum della zona di Santa Maria di Castello e del promontorio del Molo, verso la zona dell'attuale San Lorenzo e del Mandraccio.
In età augustea Genova, con la Liguria, faceva parte della Regio IX, ma poco altro è degno di nota per questo periodo, che si pensa anzi abbia rappresentato per la città un'epoca di ridimensionamento, probabilmente per la mancanza di comunicazioni.
Con l'inizio del IV secolo d.C. ebbe inizio il decadimento politico di Roma e la contestuale ascesa di Milano (Mediolanum), e per Genova l'inizio di un rapporto profittevole destinato a durare nei secoli; lo spostamento nella città lombarda della sede arcivescovile per l'Italia settentrionale segnò l'inizio della crescita milanese e di ciò Genova si giovò per incrementare i propri traffici ed il proprio ruolo strategico.
[modifica] Le crociate - Prima epoca aurea di Genova
Le prime basi del colonialismo genovese furono poste con le crociate, durante le quali gli interessi, dal limitato orizzonte della riviera, si spostarono a Oriente. I più celebri e ricchi possedimenti furono Giaffa (oggi parte di Tel Aviv), Gibello, Cesarea di Antiochia e San Giovanni d'Acri in Terra Santa.
Fu determinate l'aiuto offerto dai genovesi per la conquista di numerose città della Terra Santa, prima fra tutte Gerusalemme, dove il capitano e ammiraglio Guglielmo Embriaco giunse con truppe fresche e rifornimenti in un momento di grande sconforto. Ideate e costruite con le navi smontate furono alcune innovative armi d'assedio quali la torre mobile, con la quale Embriaco si arrampicò da solo sulle mura della città, incitando i soldati cristiani a fare altrettanto. Addirittura Baldovino, re della Gerusalemme conquistata, succeduto al fratello Goffredo di Buglione, fece incidere sull'architrave della chiesa del Santo Sepolcro la scritta a caratteri d'oro "Præpotens Genuensium præsidium" (rinforzato presidio genovese), cancellata alcuni anni dopo da un suo successore.
In questo periodo Genova impose, con abili azioni diplomatiche e militari, il riconoscimento del proprio status di libero comune all'imperatore Federico Barbarossa, realizzando per precauzione in tempi brevissimi una cerchia imponente di mura. La concorrenza di Pisa e Venezia, nonché la rivincita musulmana, posero termine ai domini in Medio Oriente e alle vivaci e ricchissime colonie là create dai Genovesi.
Tale era comunque la potenza genovese sul Mediterraneo che proprio dalle navi genovesi gl'Inglesi trassero la loro bandiera, usata dai convogli di Sua Maestà per navigarvi in sicurezza, per concessione del Doge e sotto pagamento di un'ammenda.
[modifica] Dominio politico su Bisanzio - La seconda epoca aurea di Genova
Seguì alla fortunata epopea mediorientale la fondazione le basi genovesi nel Mediterraneo centrale e orientale, nonché nel Mar Nero.
Aigues Mortes, principale porto francese, era di fatto proprietà di Guglielmo Boccanegra, nonno del più celebre Simone e grande amico del re Luigi IX il Santo: egli affidò al genovese la fortificazione della città, opera che tutt'oggi si può ammirare nella sua bellezza ed imponenza. Nelle isole spagnole sottratte agli Arabi e nella Spagna continentale i genovesi strutturarono un commercio secolare, con basi nelle grandi città riconquistate dai legittimi proprietari spagnoli.
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In seguito alla definitiva vittoria su Pisa nel 1284 presso le secche della Meloria, il grifo genovese pose gli artigli su tutta la Corsica e nel Logudoro nel Nord della Sardegna. Pochi anni dopo alla Battaglia di Curzola, i genovesi vennero allo scontro diretto con Venezia, che culminerà nella Guerra di Chioggia, senza che nessuna delle due repubbliche prevalesse sull'altra.
Un altro importante episodio bellico avvenuto nel 1261 schiuse ai genovesi le porte del Mar Nero e dell'Egeo, in seguito al trattato di Ninfeo stipulato con l'imperatore bizantino Michele VIII Paleologo che prevedeva un intervento navale genovese nelle acque di Costantinopoli per ripristinare il legittimo imperatore. Questi, infatti, era in esilio a causa della IV crociata condotta dai veneziani nel 1204, il cui scopo era stato la conquista dell'impero d'Oriente per controllarne così i commerci.
Il comune ottenne immensi privilegi oltre al monopolio degli stretti, indispensabile per controllare i commerci nel Mar Nero: il bacino fu infatti definito "lago genovese". Le opere realizzate dagli uomini della Superba (o Dominante come era definita allora Genova) su quelle coste furono così tante che in epoche recenti vennero spesso attribuite a loro anche opere realizzate dopo il periodo del dominio genovese. La presenza ligure in quel periodo arrivava fino ai più estremi confini orientali, lambendo perfino Iran e Iraq.
Poterono così fiorire e cresce oltre alle colonie di Famagosta e dell'isola di Cipro; il quartiere di Galata ad Istanbul nel quale si conserva ancora la torre del Cristo, ultimo baluardo della cristianità contro l'invasione turca; i possedimenti di Azov (La Tana), Trebisonda, Sebastopoli, Teodosia (Caffa), Belgorod nel Mar Nero; le isole di Lesvos, Chios, Creta e Rodi nel Mar Egeo, Smirne, Efeso e Focea (che garantiva il monopolio sull'allume) sulle coste della Turchia.
Un secolo di congiure, lotte interne e dominazioni straniere fiaccarono la Repubblica, che seppe però generare il primo istituto di credito moderno al mondo, il Banco di San Giorgio, al quale venivano spesso affidati i domini d'oltremare e che divenne, in pratica, uno stato nello stato, anzi il vero stato dal quale Genova sarebbe risorta.
La conquista turca di Costantinopoli diede un altro scrollone alla politica estera della Superba, seppure molte colonie reggevano sotto la guida di consorzi familiari chiamati Maone e che sarebbero andati avanti per circa altri due secoli. Gli interessi di Genova però erano destinati a cambiare e la svolta definitiva la diede Andrea Doria con la sua politica filospagnola.
[modifica] Dominio economico sull'Impero asburgico - Il secolo dei genovesi
Con il cambiare dell'assetto geopolitico nel Mediterraneo, gli interessi dei genovesi si spostarono e materializzarono con basi e possedimenti nel settore occidentale del Mare Nostrum e in Europa (ove comunque operavano già da tempo), come a Marsiglia (subentrata ad Aigues Mortes), Barcellona, Siviglia.
Dopo la scoperta dell'America si diceva: "l'oro nasce in America, muore a Siviglia e viene seppellito a Genova".
Gibilterra era popolata in gran parte da genovesi (ancor oggi l'elenco telefonico presenta numerosi cognomi genovesi), a Tabarka loro colonie continuarono a operare, così come al largo delle coste della Tunisia e i convogli della Repubblica continuarono e potenziarono i loro collegamenti con gli Stati del Nord Europa.
In Sicilia e nel sud Italia molti genovesi finanziatori della corona spagnola ricevevano feudi in pegno o come risarcimento, ne sono esempio Lercara Friddi (della famiglia Lercari) o il ducato di Tursi ed il principato di Melfi, dei Doria. Perfino a Roma il porto di Ripa Grande era gestito dai genovesi, con un quartiere (Trastevere) interamente occupato dai marinai liguri per i quali fu costruito anche un ricovero, gestito dalla Confraternita di San Giovanni Battista dei Genovesi oppure dove famiglie come i Doria od i Giustiniani decisero di stabilire le proprie dimore; Matteo e Vincenzo Giustiniani erano due fratelli che grazie al loro mecenatismo divennero i più grandi collezionisti di Roma, il loro palazzo è oggi sede del Senato della Repubblica.
Ancora oggi a Milano si trovano palazzo Spinola e Palazzo Marino, sede del comune: entrambi sono intitolati a famiglie genovesi. Nel Nord Europa vennero poste basi finanziarie e commerciali in tutte le sedi delle principali fiere e in alcune città della lega anseatica, a Bruges esiste ancora oggi la "Genoese Lodge".
[modifica] I grandi esploratori liguri
L'epopea coloniale genovese si manifestò comunque nei secoli anche attraverso le esplorazioni, eseguite per conto della repubblica o spesso per altri sovrani, fu così che i fratelli Vivaldi si avventurarono nel 1291 a sud delle colonne d'Ercole e non fecero più ritorno, Lanzerotto Malocello scoprì le Canarie (1310-1339 ca), Antonio da Noli le isole di Capo Verde (1460-1462) e Antonio Malfante attraversò per primo il Sahara nel XV secolo, il più celebre fu poi Cristoforo Colombo, genovese che scoprì il "nuevo mundo" come lui stesso ad un certo punto lo definì.
[modifica] I genovesi dopo l'America
In Europa e nel mondo i rapporti continuarono con le varie corti e dinastie. I Deferrari, cui è dedicata la piazza principale di Genova, furono proprietari dell'Hotel Matignon, attuale residenza presidenziale francese, fondarono il credito francese e fnanziarono la costruzione delle ferrovie di mezza Europa. Edoardo Chiossone fondò e diresse l'Officina Carte e Valori del Ministero delle Finanze Giapponese, su invito del governo stesso, dopo aver lavorato come incisore a Firenze presso la banca del regno nella seconda metà dell'ottocento.
Raffaele Deferrari, duca di Galliera fu munifico benefattore, finanziò la costruzione di molti tratti ferroviari in Europa, fondò il Credito Francese e con un ingente lascito consentì l'ammodernamento del porto di Genova, la sua opera si estese fino al cofinanziamento dell'opera di apertura del canale di Suez, sua moglie, Maria Brignole Sale, Duchessa di Galliera oltre ad essere ispiratrice e finanziatrice di opere culturali in Francia, donò alla città di Genova l'Ospedale Galliera e magnifiche dimore come palazzo Rosso e Palazzo Bianco in Strada Nuova (oggi via Garibaldi) e la superba villa che porta il suo nome.
Genova era una repubblica sulla quale - considerata la posizione strategica di porta sull'Europa - molti governi limitrofi hanno posto via via gli occhi. La spuntò il regno di Sardegna, a causa del quale la città conobbe una grave crisi, poiché da molti secoli ormai Genova aveva basato la propria esistenza sulla neutralità e sugli affari, mentre la nuova dinastia amava la guerra e le tasse.
Molti genovesi emigrarono nel nuovo continente ma non (o non solo) per disperazione come si vuol far credere, soprattutto per affari, come sempre, ed infatti è ad opera dei genovesi che è nato il quartiere (barrìo) di "La Boca", a Buenos Aires in Argentina così come furono le maestranze genovesi a fondare il porto di Valparaiso in Cile, il più grande porto del Sud America, tappa obbligata prima dell'apertura di Panama, e la ferrovia che collega le due città è ancora opera dei migranti liguri. Fu un oriundo genovese, Amadeo Peter Giannini a fondare la Bank of America.
Oggi molti liguri e genovesi e loro discendenti occupano cariche importanti in tutti gli stati dove essi o i loro antenati sono emigrati.
Una piccola curiosità: Andrea María Noceti Gómez è stata insignita del titolo di Miss Colombia 2001.
[modifica] La Repubblica di Genova
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Per approfondire, vedi la voce Forme di governo nella Repubblica di Genova. |
Il periodo forse più glorioso per Genova fu quello in cui essa fu una Repubblica.
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Nel 1815 venne annessa al Regno di Sardegna, nel 1859 nacque l'odierna provincia di Genova(che comprendeva anche anche la provincia di La Spezia e la provincia di Savona, più Gorgona e tranne alcune paesi dell'alta val Trebbia.
[modifica] Cronologia dettagliata
[modifica] La Serenissima
- 1580 La Serenissima
- 1625 Prima guerra savoina e vittoria
- 1628 Congiura del Vachero
- 1672 Seconda guerra savoina
- 1684 Bombardamento di Luigi XIV
- 1768 Cessione della Corsica alla Francia
- 1797 Repubblica Democratica Ligure
- 1797 Trattato di Campoformio
[modifica] Fino al congresso di Vienna
- 1800 Blocco di Genova
- 1805 Annessione all’Impero Napoleonico
- 1814 Restaurazione della Repubblica
[modifica] Nel Regno d'Italia
- 1849 Sacco di Genova
- 1861 Proclamazione del Regno d’Italia
[modifica] La seconda guerra mondiale e la Resistenza
- 1945 Resa tedesca e Liberazione
- Storia del movimento partigiano a Genova
[modifica] Il dopoguerra
- 1970 Alluvione
- 2001 Fatti del G8 di Genova
[modifica] Bibliografia
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Per approfondire, vedi la voce Genova/Bibliografia. |
[modifica] Voci correlate
- Forme di governo nella Repubblica di Genova
- Dogi della Repubblica di Genova
- Mura di Genova
- Forti di Genova
- Genova vista da illustri viaggiatori
- Repubblica Ligure