Triplo gioco (baseball)
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Nel gioco del baseball, un triplo gioco è il termine che designa l'azione difensiva che consente di eliminare tre avversari di seguito, garantendo alla squadra che lo effettua la chiusura del turno in difesa, e la possibilità di passare all'attacco. È molto più raro del doppio gioco, tanto che secondo la "Society for American Baseball Research", ente che si occupa di catalogare tutti gli aspetti e i record del gioco, ci sono stati solo 663 tripli giochi nella storia della Major League Baseball (dal 1876 al 13 giugno 2006).
Il triplo gioco è raro da vedere, perché presuppone innanzitutto una particolare situazione di gioco, e cioè che ci siano almeno due corridori sulle basi e nessun eliminato, e inoltre richiede una grande velocità di esecuzione ai giocatori difensivi, quasi sempre interni, dato che se la battuta fosse profonda, verrebbe a mancare il tempo necessario per effettuare tutte le eliminazioni.
Statisticamente ([1]), il modo più comune in cui sono avvenuti i tripli giochi è la combinazione 6-4-3 (la terza base riceve la battuta, elimina toccando il cuscino della base il corridore in arrivo, gira la palla alla seconda base, che elimina il corridore e chiude il triplo gioco sulla prima base), o quella 5-4-3 (è l'interbase ad avviare il triplo gioco con una presa al volo).
[modifica] Curiosità del triplo gioco
- Il triplo gioco non assistito è il più raro (12 sole volte) da realizzare, visto che un solo giocatore elimina direttamente tutti e tre gli avversari (il battitore con una presa al volo, e toccando con il guantone gli altri due che sono fuori dalla base e stanno cercando di riguadagnarla): l'ultimo in ordine di tempo, il 12 agosto 2003 è stato l'interbase degli Atlanta Braves Rafael Furcal.
- Quello che avvenne il 16 maggio 1913 tra Philadelphia Athletics e Cleveland Naps fu altrettanto singolare, con la palla che passò di mano 10 volte tra sei giocatori diversi, prima che il triplo gioco fosse finalmente completato.