Unitalia
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Unitalia | |
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Partito politico regionale italiano | |
Leader | Donato Seppi |
Fondazione | 1996 |
Sede | Via Genova, 12 39100 Bolzano |
Coalizione | Casa delle libertà |
Ideologia | Anti-autonomismo, nazionalismo, neofascismo |
In Parlamento | non ha rappresentanti |
Partito europeo | nessuno |
Organo ufficiale | nessuno |
Sito internet | www.unitalia-movimento.it |
Unitalia - Movimento Iniziativa Sociale è il nome di un partito politico radicato nella provincia di Bolzano. Naque nel 1996 da una scissione a livello locale da Alleanza Nazionale, da parte di un gruppo di consiglieri comunali di Bolzano - guidati da Donato Seppi - che rifiutavano la linea del partito per l'Alto Adige dopo la "svolta di Fiuggi".
Unitalia si è distinta fin dalla nascita per un'accesa contrarietà all'autonomia altoatesina e per gli interventi a difesa dell'"italianità" della provincia e dell'unità della Nazione (com'è possibile leggere anche nello statuto).
[modifica] Storia
Il movimento ha un consigliere provinciale e regionale, il leader Donato Seppi, consiglieri comunali nei consigli di Bolzano e Fortezza ed alcuni consiglieri circoscrizionali del capoluogo.
Alle elezioni politiche del 2006 la lista non ha presentato propri candidati: alla Camera ha appoggiato genericamente la Casa delle Libertà, senza dare indicazioni di voto; mentre al Senato (nei collegi uninominali del Trentino-Alto Adige) ha appoggiato la lista della CdL, in particolare, nel collegio Bolzano-Bassa Atesina, quella di Giovanni Benussi (che non è stato eletto), già sindaco (tra maggio e giugno 2005) di centrodestra di Bolzano, eletto anche coi voti di Unitalia.
[modifica] Valori
È scritto nello statuto di Unitalia:
- Unitalia - Movimento per l'Alto Adige si propone di intervenire nella Società e nella vita politica italiana sulla base dei seguenti Principi Ispiratori: difesa dell'unità della Nazione contro tutti i tentativi disgregatori e le varie forme di secessionismo; tutela dell'Italianità dell'Alto Adige e ferma opposizione alle inaccettabili pretese dei filoaustriaci e dei loro complici italiani; tutela degli interessi dei cittadini italiani dell'Alto Adige, promuovendo ricorsi nelle sedi nazionali ed internazionali più opportune al fine di giungere all'abrogazione di quelle norme dello Statuto di autonomia che ledono i diritti dei cittadini italiani, in particolare la proporzionale etnica, l'obbligatorietà di residenza quadriennale in provincia per l'esercizio del diritto di voto, l'obbligatorietà del patentino di bilinguismo a tutti i livelli.