Valdobbiadene
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 247 m s.l.m. | ||
Superficie: | 60,70 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 176 ab./km² | ||
Frazioni: | Guia, Guietta, Santo Stefano, San Pietro di Barbozza, Zecchei, Pianezze, Villanova, Bigolino, Saccol, Ron, San Vito, San Giovanni, Funer, Follo e Soprapiana. | ||
Comuni contigui: | Segusino, Vidor, Pederobba, Miane, Farra di Soligo, Lentiai (BL), Mel (BL), Vas (BL), Alano di Piave (BL), | ||
CAP: | 31049 | ||
Pref. tel: | 0423 | ||
Codice ISTAT: | 026087 | ||
Codice catasto: | L565 | ||
Nome abitanti: | Valdobbiadenesi | ||
Santo patrono: | San Gregorio Magno | ||
Giorno festivo: | Secondo Lunedì del mese di Marzo | ||
Sito istituzionale | |||
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Valdobbiàdene è un comune di 10.790 abitanti della provincia di Treviso. Appartiene all'Unità Sanitaria Locale N. 8 della Regione Veneto.
Indice |
[modifica] Storia
Vadobbiadene è una delle località interessate dalle vicende umane e storiche che si svolsero tra il XI secolo e il XIII secolo e dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini. Proprietà che furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1260.
[modifica] Il Vino Prosecco
Valdobbiadene e la vicina Conegliano sono considerate le città del vino Prosecco. Valdobbiadene è inoltre inserito nel circuito Città del Vino ed è da oltre qurant'anni la sede della Mostra Nazionale degli Spumanti, ora "Forum Spumanti d'Italia".
[modifica] Sport
E' punto di arrivo e di successiva partenza della Prealpi Bike - Run Marathon.
[modifica] Personaggi
A Valdobbiadene sono nati alcuni cittadini famosi:
- San Venanzio Fortunato,
- Nicolò Boccasino poi Papa Benedetto XI[citazione necessaria]
entrambi espressione dell'antica comunità cristiana locale S. Maria Assunta[2] appartenente all'antica Diocesi di Padova
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Frazioni
[modifica] Bigolino
Bigolino è una frazione del Comune di Valdobbiadene di circa 3.000 abitanti. Fu Regola Comunale dal 1807 al 1812.
[modifica] Toponimo
Il suo nome sembra derivare da una parola longobarda "Biguol-ino", antico porto dove i longobardi si fermavano a riposare con le zattere di legnami provenienti dalle montagne scendendo lungo il Piave. Tuttavia, considerato che prove non ci sono, la vera etimologia non è mai stata scoperta e, perfino storici come l'Olivieri e il Forcellini ne danno varie interpretazioni. La strada principale, un tempo era l'ormai semicoperta Calmaor: Callis Major significa, appunto, strada maggiore, principale e, sicuramente, si trattava di un percorso antico ed importante. Si dice fosse stata una succursale della Claudia Augusta Altinate.
[modifica] La chiesa e il Patrono
Il Patrono è San Michele Arcangelo ( patrono dei Longobardi; ciò suggerisce quindi una forte permanenza Longobarda in questi luoghi ), che viene celebrato il 29 settembre di ogni anno. Le testimonianze di una prima Chiesa sono datate 1085 e 1223, e si dice fosse ubicata nel greto del Piave. Nel 1590 ne fu edificata una sulle rive e rivolta, anche, verso il Piave: di essa ve ne sono ancora pochi ruderi, pur essendo stata abbattuta nel 1868. A fianco vi era il cimitero che, in seguito, con editto napoleonico, fu spostato in via S. Giovanni. L'attuale Chiesa fu inaugurata il 30 maggio 1869, per essere notevolmente danneggiata dalla Grande Guerra, il 10 novembre 1917, alle ore 10:00, con l'entrata, in paese delle truppe nemiche. Campanili: il primo era appoggiato al coro della seconda Chiesa e nel 1740 fu abbattuto da un fulmine. Il secondo fu eretto nel 1752 e venne distrutto totalmente durante il primo conflitto mondiale (1917), mentre il terzo fu riedificato nel 1924.
[modifica] La Piazza
La piazza principale è intitolata a Monsignor Guadagnini, ex Arciprete del paese, che qui passò tutta la sua vita sacerdotale, dal 1869 al 1920, fondando il Probandato del Cottolengo, che durò per circa quarant'anni e dove, attualmente, vi ha sede l'Asilo Infantile (Scuola Materna). Poco distanti dal centro (ora circondato da moderni negozi), vi è una nuova Scuola Elementare.
[modifica] Il Parco Naturale
Il Parco Naturale del Settolo Basso, sul Piave, è meta estiva di molti turisti, che qui possono ammirare una colorata flora e una variegata fauna di garzette, aironi, gabbiani e cormorani.
[modifica] Arte sacra
Artefatti architettonici di interesse sono i tre Oratori intitolati alla Madonna della Rosa, a San Rocco e ai Santi Filippo e Giacomo; disseminati nel territorio vi sono molti capitelli, segni della devozione popolare lungo antichi percorsi.
[modifica] Associazionismo e Folclore
Storico e conosciuto è il Gruppo di boy scouts "Stella Polare", che ha sede in paese, ma che si avventura anche in numerose escursioni "in trasferta", per rimanere in mezzo alla natura.
Di particolare bravura è il Coro "Voce Plavis", molto richiesto dai Comuni limitrofi, per intonare, canti liturgici e popolari in feste e ricorrenze.
Grande successo, nel caldo periodo vacanziero, riscuote il Grest (Gruppo Estate), gestito a livello parrocchiale. Da sempre frequentatissimo, registrò il suo apice negli anni '80: il gioco "Pallabase" - una versione più semplice e nostrana dell'americano Baseball - veniva tranquillamente giocato nel piazzale della Chiesa e rimane indimenticabile per gli adulti di oggi. Il traffico e le moderne legislazioni hanno necessitato lo spostamento in un più attrezzato e sorvegliato luogo, che può meglio accogliere, ora, i giovani, in istruttivi e creativi giochi, guidati, come sempre, da bravissimi animatori. È per questa sapiente tradizione che molte famiglie, anche non residenti, vi iscrivono i loro ragazzi. Da programma, vengono, inoltre, organizzate allegre gite di puro divertimento.
Ogni anno si tengono a Bigolino varie manifestazioni tra le quali:
- la prima domenica di Aprile è nominata "la Festa di Primavera"; e raramente un tal titolo ha un significato così preciso perché quasi tutto il paese è occupato da aree e bancarelle di fiorai e vivaisti; si può ammirare ed acquistare ogni pianta da fiori o da frutti; ma molta gente affluisce per il solo piacere dei colori ( patrocinatore, l'Assessorato al Turismo )
- ogni seconda domenica di maggio la Festa della Madonna della Rosa: delle piccole melodie ( chiamate "Allegrezze" ) vengono suonate a intervalli e per quindici giorni: un tempo erano gli esperti anziani a salire fino alla cella campanaria, agendo direttamente sui battacchi delle campane. La statua della Madonna, ornata di fiori, viene portata in processione lungo le vie del paese;
- a dicembre e gennaio viene allestito il suggestivo "Presepio sul Piave", con itinerario sentieristico notturno guidato. Di anno in anno l'affluenza aumenta a causa della forte presa emotiva: la fiaccolata parte al tramontare del sole e scende fino a lambire l'acqua del fiume che riflette le magiche luci del cielo rosa-azzurro e delle candeline, ed arriva al Presepio ligneo, allestito in una scenografia di acque alberi e rocce costiere, che non si può descrivere. Per far fronte a tanto impegno, gli organizzatori ( l'Associazione "Amici della Domenica sera" ) offrono un caldo ristoro e sono pronti ad accogliere volentieri chiunque voglia collaborare;
- a Pasquetta, sta diventando ormai una tacita e diffusa tradizione scendere sull'ampio greto del Piave, accamparsi nelle aree organizzate diligentemente dalla "Pro Loco", per festeggiare anche in allegre comitive; la lodevole "Pro Loco" ha disposto aree di pic-nic fornite di focolari, tavolate e panche, in questo che è destinato a diventare uno dei parchi più importanti della Marca;
- nel periodo stagionale che puiò essere definito come l' "Estate Bigolinese", sempre "giù al Piave" i volontari della "Pro Loco", i Rangers a cavallo, gli "amici della domenica", attrezzano aree-gioco, trampolini e pozze per tuffi e nuotate, capanni per riposare; gli utenti sono soprattutto bambini e ragazzi che godono dell'acqua dell'aria e del sole in maniera sana e sicura, proprio come avveniva un tempo.