Wait for Sleep
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Wait for sleep è una canzone del gruppo statunitense Dream Theater dall'album Images and Words.
[modifica] La canzone
Con i suoi 2 minuti e 31 secondi, è il brano più corto dei Dream Theater, anche se può essere considerato un overture per "Learning to live", nonostante dal vivo venisse spesso proposto appena prima di Surrounded per motivi di impostazione scenica (tutta Wait for sleep e la prima parte di Surrounded necessitano solo di tastiere e voce, lasciando agli altri strumentisti qualche istante di riposo). Il lavoro è stato fatto principalmente da Kevin Moore, principale connotatore, con John Petrucci, di Images and Words. Oltre ad essere ricorrente in Learning to Live, il tema di Wait for sleep caratterizza indubbiamente la copertina dell'album dove almeno nove citazioni vengono rappresentate (window, moon, heart, body, bed, sheets, ceiling, fire, hand), senza considerare quelle figurate. Messo in secondo ordine dal principale "bacino di utenza" dei Dream Theater, questo pezzo rimane comunque un piccolo gioiello da scoprire tra altre perle, probabilmente più grandi ma in certi casi meno preziose.
[modifica] Dati tecnici
Non per la lunghezza e le perplessità sulla funzione della canzone, è di inferiore caratura tecnica. Improntato sul mi4 che si riposa sull'accordo minore, il fraseggio è di tempo composto così divisibile: 5/8 5/8 9/8 6/8 6/8 10/8 (oppure, formalmente diverso ma sostanzialmente identico, 5/8 5/8 5/8 4/8 6/8 6/8 6/8 4/8). La perizia nella composizione evidenzia un liscio passaggio al (stavolta pari) 12/8 (6/8) che caratterizza il bridge e la seconda strofa in cui il tempo pari viene mantenuto, plasmandosi alla linea vocale. Addirittura, nell'ultima parte cantata, nonostante la base ritmica (ormai difficilmente individuabile) sia ancora il tempo precedente, il pianoforte sembra ricorrere ad un free time per accompagnare il cantato, anche se in realtà l'impostazione di entrambi gli esecutori è tutt'altro che lasciata al caso. Accorgimenti tecnici di questo tipo, apparsi proprio nei primi anni '90, sono di pochi complessi reputabili "commerciali". I più evidenti, insieme al complesso newyorkese, sono quelli del gruppo milanese Elio e le Storie Tese La riproposizione dal vivo del brano presenta difficoltà di sonorità: un solo esecutore deve sostenere tutta la parte strumentale, formata da piano solista e tappeto di archi in un mix di difficoltà tecnica e difficoltà di resa sonora. La minima sbavatura nella parte di pianoforte risulta evidente e la carenza di archi rende il brano stranamente vuoto. Curiosamente è un brano che non è raro sentir suonare dalle cover band. I motivi possono essere vari. Al di là della bellezza del pezzo, è una canzone che richiede relativamente poco tempo di preparazione: infatti, se il tastierista ha un buon livello tecnico, non trova molti problemi a studiarne la partitura (la cui peculiarità, come già detto, risiede soprattutto nella componente metrica). Tuttavia è facile notare che molte esecuzioni, pur essendo perfette e senza errori, siano spesso fredde e prive di atmosfera; questo perché Kevin Moore e James La Brie, pur non sfoggiando eccessivi virtuosismi tecnici, hanno fatto uso del loro talento esecutivo, mentre chi suona Wait For Sleep in un locale spesso punta a stupire il pubblico o alla soddisfazione di avere inserito un brano dei Dream Theater in scaletta.
[modifica] Curiosità
Nel 1998 gli Angra eseguirono uno show basato in gran parte su cover. Andrè Matos era in grado a suonarla e cantarla contemporaneamente, nonostante la difficoltà di esecuzione del brano e le differenze ritmiche tra la melodia vocale e quella del pianoforte. Anche Michele Luppi, cantante dei Vision Divine, quando suona con il progetto parallelo dei Mister Pig (con cui esegue cover rock nei locali italiani), è in grado di cantare Wait For Sleep mentre la sta suonando.
James LaBrie | John Myung | John Petrucci | Mike Portnoy | Jordan Rudess | ||
Album | ||
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When Dream and Day Unite | Images and Words | Live at the Marquee | Awake | A Change of Seasons | Falling Into Infinity | Once In a LIVEtime | Scenes from a Memory | Live Scenes From New York | Six Degrees of Inner Turbulence | Train of Thought | Live at Budokan | Octavarium | Score | ||
Video e DVD | Progetti derivati | |
Live in Tokyo | 5 Years in a LIVEtime | Metropolis 2000: Scenes From New York | Live at Budokan | Score | Jelly Jam | Liquid Tension Experiment | Mullmuzzler | OSI | Platypus | Transatlantic | |
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