Walter Audisio
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Walter Audisio (Alessandria, 28 giugno 1909 - Roma, 11 ottobre 1973) è stato un partigiano ed un uomo politico italiano.
Lavorò per anni come ragioniere; nel 1931 entrò in un gruppo antifascista clandestino ma fu scoperto dall'OVRA, che nel 1934 lo condannò a cinque anni di confino da scontare a Ponza. Durante la Seconda guerra mondiale riprese comunque la sua attività contro il governo Mussolini e nel settembre del 1943 cominciò a organizzare nel Monferrato le prime bande partigiane. Successivamente aderì al Partito Comunista Italiano e comandò le formazioni garibaldine operanti in provincia di Mantova e nel basso Po.
Col nome di battaglia di "Comandante Valerio" divenne ispettore delle Brigate Garibaldi e, dal gennaio del 1945, la figura principale della Resistenza partigiana a Milano. Ufficiale del CVL, in questa veste il 28 aprile ricevette l'ordine di recarsi a Dongo ed eseguire la condanna capitale che era stata decretata nei confronti del duce e di altri gerarchi fascisti: la morte di Mussolini rimane oggi avvolta nel mistero ma Audisio sostenne sempre di essere stato lui a sparare contro il dittatore e la sua amante Claretta Petacci.
Nel dopoguerra Audisio venne eletto deputato tra le fila del Fronte Democratico Popolare nel 1948 e sempre confermato con il PCI fino al 1963, anno in cui optò per il Senato della Repubblica. Nel 1968 non si ricandidò e preferì lavorare presso l'ENI, ma morì cinque anni dopo a causa di un infarto.