Alessandro Verri
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Il conte Alessandro Verri (Milano, 9 novembre 1741 – Roma, 23 settembre 1816) fu un letterato italiano.
Giovanissimo partecipò alle attività dell'Accademia dei Pugni, fondata insieme al fratello Pietro Verri e agli amici Cesare Beccaria, Alfonso Longo, Pietro Secchi, Giambattista Biffi e Luigi Lambertenghi, e collaborò al giornale Il Caffè. In questo periodo scrisse un Saggio sulla storia d'Italia (1761-66).
Nella fase romana si occupò di teatro: scenografo e attore per diletto, fu tra i primi traduttori di William Shakespeare in italiano. Scrisse due tragedie: il Pantea, d'argomento classico, e La congiura di Milano d'argomento moderno, che pubblicò insieme nel 1779 con il titolo di Tentativi drammatici.
Nel 1782 pubblicò il romanzo Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene, ma l'opera che gli dette fama fu Notti romane al sepolcro degli Scipioni, uscita in due parti, nel 1792 e nel 1804. Ci fu anche una terza parte rimasta inedita fino al 1967.
Tra gli altri suoi scritti vanno ricordati una traduzione di Dafni e Cloe di Longus Sofista (1812), il romanzo La vita di Erostrato (1815) e le Vicende memorabili de' suoi tempi dal 1789 al 1801 del 1858.
Il carteggio con il fratello Pietro è il più ricco e importante del Settecento italiano.
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