Ambiorige
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
Ambiorige fu, insieme a Catuvolco, un principe degli eburoni, una tribù della Gallia Belgica (oggi Francia del nord, Belgio e sud dell'Olanda fino al fiume Reno). Nel XIX secolo divenne un eroe nazionale del Belgio per essersi opposto alla conquista di Caio Giulio Cesare, come costui scrive nella sua Guerra gallica.
Tra il 58 e il 52 a.C. Giulio Cesare conquistò la Gallia e anche la Belgica. La regione era abitata da tribù che si combattevano tra di loro. Gli eburoni erano regnati da Ambiorige e Catuvolco.
Nel 54 Cesare ebbe la necessità di dare più provviste ai suoi soldati e quindi obbligò la popolazione locale a consegnare una parte del loro raccolto, che in quell'anno già non era stato molto buono. Per questa ragione gli eburoni, ridotti alla fame, si lamentarono di questa reichiesta, costringendo Cesare a rafforzare gli accampamenti militari che si trovavano vicino ai villagi degli eburoni e ogni centurione ricevette l'ordine di assicurarsi che gli approvvigionamenti alimentari fossero consegnati ai soldati. Tutto ciò provocò un risentimento e un desiderio di vendetta da parte degli eburoni. Anche se Cesare lo aveva liberato dal dover pagare un tributo alla tribù degli atuatuci, nell'inverno del 54 Ambiorige, unitosi a Catuvolco, si ribellò ai romani guidati da Quinto Titurio Sabino e Lucio Aurunculeio Cotta.
Dopo aver attaccato e fatto strage di uno sparuto gruppo di romani che stavano facendo legna, Ambiorige inseguì i pochi superstiti al loro campo fortificato. Avendo capito di non poter combattere contro le truppe romane, perché soverchianti rispetto alle sue forze, l'eburone giocò d'astuzia e andò a parlamentare con Sabino e Cotta, dicendo che lui non aveva alcun problema con loro, perché grazie a loro non aveva ora problemi con le altre tribù. E li avvertì che invece queste si stavano preparando ad attarcli con l'aiuto di tribù germaniche che avrebbero attraversato il Reno. Ambiorige consigliò quindi loro di lasciare il loro campo e di dirigersi a un altro accampemnto, così da unirsi ad altre truppe e da rafforzare la loro posizione. Ambiorige promise loro che li avrebbe lasciati passare indisturbati. Dopo una lunga e sofferta discussione notturna, in cui Sabino propendeva per fidarsi del nemico e Cotta no, i due decisero di lasciare il campo, ma furono attaccati a tradimento e massacrati fino all'ultimo uomo dai guerriero di Ambiorige. Un'onta tremenda per Roma, che aveva bisogno di dimostrare che il suo esercito non era facile da battere. Con alcune campagne le legioni sottomisero le tribù belgiche, massacrandole e sottomettendole e devastando il loro territorio. Alla fine Ambiorige e i suoi uomini attraversarono il Reno e da quel momento scomparvero dalla storia.
La figura di Ambiorige riapparve nel 1830, quando il Belgio divenne indipendente e il nuovo governo era in cerca di figure del suo passato che potessero fungere da eroe nazionale. Il capo eburone emerse così dalle pagine dell'opera cesariana: nel 1841 il poeta belga Joannes Nolet de Brauwere van Steeland scrisse un'opera lirica su Ambiorige e il 5 settembre 1866 una statua fu eretta in suo onore nel grande mercato della città belga di Tongeren, anche se non ci sono prove che egli sia vissuto proprio là. Questa scelta fu però fatta perché Tongeren è il villaggio più antico del Belgio e perché il suo nome originale era Atuatuca Tongorum, nome che richiamava l'Atuatuca di cui parlava Cesare. Oggi Ambiorige è una delle più famose e importanti figure della storia belga.
Ci si chiede comunque se questa figura sia davevro esistita, oppure se sia stata creata ad arte da Cesare per giustificare le feroci campagne condotte contro i galli della Belgica. Del resto a parte l'opera cesariana, non abbiamo nessun'altra testimonianza su di lui, o meglio è menzionato da Cassio Dione e da Floro, che però si rifanno a Cesare. Anche la sua statua è una pura idealizzazione.
[modifica] Fonte
- Cesare, Guerra gallica V, 26-51; VI 29-43; VIII, 24; Cassio Dione, Storia romana, XL 7-11; Floro III, 10.
[modifica] Collegamenti esterni
- Ambiorige Da www.livius.org
- Tutto su Ambiorige e le sue guerre contro i romani Da www.atuatuca.de