Amedeo I di Spagna
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Amedeo Ferdinando Maria di Savoia (nato il 28 novembre 1845 a Torino e morto il 18 gennaio 1890 a Torino). Primo Duca d'Aosta. Figlio del Re d'Italia Vittorio Emanuele II fu re di Spagna dal 2 gennaio 1871 al 11 febbraio 1873.
Indice |
[modifica] La giovinezza
Figlio maschio secondogenito di Vittorio Emanuele II, futuro Re dell'Italia unita, e di Maria Adelaide d'Asburgo. Entrato nell'esercito con il grado di capitano nel 1859, prese parte alla campagna alla Terza guerra di Indipendenza del 1866 come maggiore-generale, guidando una brigata alla battaglia di Custoza al Monte Torre, dove venne ferito.
Sposò in prime nozze il 30 maggio 1867, giorno del suo 22° compleanno, a Torino Maria Del Pozzo della Cisterna, erede di un antico casato piemontese. Dal primo matrimonio nacquero tre maschi:
- Emanuele Filiberto Vittorio Eugenio Genova Giuseppe Maria, Duca di Aosta (1869-1931)
- Vittorio Emanuele Torino Giovanni Maria, Conte di Torino (Torino, 24 novembre 1872 - Bruxelles, 10 ottobre 1946), nato in Spagna
- Luigi Amedeo Giuseppe Maria Ferdinando Francesco, Duca degli Abruzzi (1879-1933).
[modifica] Le pretese dei Savoia al trono di Spagna
Nel 1868 il re d'Italia Vittorio Emanuele II prese a darsi un gran daffare per garantire il trono vacante ad un esponente della Casa Savoia successione spagnola del 1870. Ferdinando VII di Borbone, infatti, era morto senza eredi maschi e che, in previsione di ciò, aveva abolito la legge salica a favore della figlia Isabella II, ancora bambina. La successione venne contestata da Don Carlos di Borbone, fratello del defunto monarca. La questione si trascinava dal 1830 (Carlismo) ma, quando Isabella II venne rovesciata da una rivoluzione progressista, i Carlisti si trovarono esclusi da giochi, in quanto rappresentanti del partito decisamente più reazionario. Vi erano, tuttavia, altri possibili pretendenti al trono, fra di essi spiccava Casa Savoia. Sin dal 1718, infatti, Vittorio Amedeo II di Savoia aveva ottenuto, a fronte della perdita della Sicilia, la Sardegna e il diritto a succedere al trono di Spagna, in caso di estinzione della locale Casa di Borbone.
Nel 1869 Vittorio Emanuele II nominò, quindi, un nuovo ambasciatore nella persona del fido generale e senatore Enrico Cialdini che conosceva bene la Spagna, dove aveva prestato servizio da militare dal 1835 al 1848. Egli agiva, in pratica, in qualità di rappresentante personale del re, il quale aveva avocato a sé l'intero dossier delle relazioni con la Spagna.
[modifica] Il breve regno di Spagna
Il tentativo ebbe successo il 6 novembre del 1870, quando le Cortes decisero per la restaurazione della monarchia. Designando, il 6 novembre 1870, Amedeo d'Aosta (fratello cadetto del futuro Umberto I e capostipite dell'attuale famiglia dinastica dei Savoia Aosta) nuovo Re di Spagna. Egli aveva ricevuto 191 voti a favore, vs. 60 per la Repubblica Federale, 41 per altri candidati o repubbliche e 19 schede bianche. Subito una delegazione parlamentare si recò a Firenze per informare il nuovo sovrano, che accettò ufficialmente il 4 dicembre. Sbarcato a Cartagena il 30 dicembre 1870, Amedeo entrò in Madrid il 2 gennaio 1871, per giurare, lo stesso giorno, sulla costituzione.
In Spagna i Savoia godevano, senz'altro, dell'immenso prestigio loro derivato dalla brillante soluzione nazionale e costituzionale italiana. Ma soffrivano di una profonda ostilità da parte dei partigiani del carlismo, per ragioni evidenti, nonché dei partigiani della Casa di Borbone, a causa della annessione del Regno di Napoli già ai Borboni di Napoli. Amedeo, inoltre, non seppe recuperare posizioni presso la Chiesa spagnola o l'aristocrazia, né fu capace di conquistare una sufficiente padronanza della lingua castigliana. Contribuì a complicare ulteriormente la situazione l'inizio di una rivolta separatista a Cuba.
L'arrivo di Amedeo in Spagna, anzi, contribuì a riunire tutta l'opposizione (dai repubblicani ai carlisti). Il 20 aprile del 1871, ad esempio, il capo repubblicano Emilio Castelar dichiarava alle Cortes:
- Visto il sentimento dell'opinione pubblica, Vostra Maestà debbe andarsene ... a meno che desidera una fine simile a quella subita da Massimiliano I del Messico...
Amedeo basava, infatti, il proprio potere sul supporto del Partito Progressista, che dominava le Cortes con ripetute frodi elettorali. Ma la situazione era tutt'altro che stabile e, nei due anni di Regno, Amedeo ebbe sei diversi governi: l'elezione del nuovo re coincise, d'altra parte, con l'assassinio del Generale Juan Prim, suo maggiore sostenitore, il 27 dicembre mentre Amedeo navigava verso Cartagena.
Quando i Progressisti si divisero fra monarchici e costituzionalisti, l'instabilità divenne se possibile maggiore, sino a sfociare, nel 1872, in violenti scontri. Il 19 luglio del 1872 subì un tentativo di assassinio. Contestualmente la Catalogna ed il Paese Basco venivano sconvolti da una rivolta Carlista, seguita da ripetute azioni repubblicane un po' in tutto il Paese. Il corpo dell'artiglieria, infine, scese in un inedito sciopero. Il povero re è ricordato aver pronunciato spesso il suo famoso «Ah, per Bacco, non capisco niente!», in italiano.
Fu così che, dopo appena due anni, Amedeo proclamò che, senza il supporto popolare, non era possibile regnare. L'11 febbraio 1873 compì atto di abdicazione. Passò alle Cortes per pronunciare il proprio discorso di rinuncia:
- Sono ormai due anni che ho cinto la corona di Spagna e il Paese vice una lotta costante, vedendo ogni giorno più lontana l'era della pace cui tante ardemente anelo. Se i nemici fossero stranieri, sarei il primo a combatterli. Tuttavia, tutti quelli che con la spada, penna e le parole aggravano e perpetuano i mali della nazione sono Spagnoli. Tutti invocano il dolce nome della Patria. Tutti ricercano e si agitano per il suo bene e, nel fragore del combattimento, nel confuso assordante e contraddittorio clamore clamore dei partiti, tra tante e tanto opposte manifestazioni dell'opinione pubblica, è impossibile stabilire quale sia vera, ed ancora più impossibile è trovare rimedio a tanti mali. Lo hanno cercato avidamente nella legge e la costituzione e non lo hanno trovato. Fuori dalla costituzione non lo può trovare chi ha giurato di osservarla.
Alle dieci di sera della stessa giornata la Spagna venne proclamata la Repubblica.
La Prima Repubblica Spagnola durò meno di un anno, per cessare nel 1875 quando Alfonso XII, il figlio di Isabella II, venne proclamato re, sotto la reggenza di Antonio Cánovas del Castillo, primo ministro spagnolo dal 1873 al 1893, data del suo assassinio.
[modifica] Il rientro in Italia
Completamente disgustato Amedeo tornò a Torino dove assunse il titolo di Duca d'Aosta, senza però ricoprire alcun ruolo, anche in seguito all'aggravarsi delle condizioni di salute della Duchessa Maria Vittoria (deceduta l'8 novembre 1876 per tubercolosi). Negli anni successivi il Duca ricoprì incarichi di rappresentanza, sotto il regno del fratello divenuto nel 1878 re Umberto I.
Nel 1888, dopo dodici anni di vedovanza, sposò in seconde nozze l'11 settembre 1888, a Torino, la giovane nipote Maria Letizia Bonaparte (Parigi, 20 novembre 1866 - Moncalieri, 25 ottobre 1926), figlia della sorella Maria Clotilde da cui ebbe Umberto Maria Vittorio Amedeo Giuseppe, Conte di Salemi, (Torino, 22 giugno 1889 - Crespano Veneto, 19 ottobre 1918). Due anni dopo, nel 1890, a quarantacinque anni, moriva in seguito ad una polmonite.
Capostipite del ramo Aosta della famiglia Savoia, il Duca Amedeo si distinse per l'indipendenza di carattere, che sovente lo contrappose alla famiglia reale, la brillantezza, la disinvoltura e la piacevolezza dell'aristocratico “bello e mondano”. Queste peculiarità di aristocratica raffinatezza e vivacità caratteriale contraddistinsero in seguito gli eredi della Casa fino a comporre un tratto caratteristico del ramo Aosta.
Diede il proprio nome al Lago Amadeus in Australia centrale.
Predecessore: | Re di Spagna | Successore: | ![]() |
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Isabella II | 1871 - 1873 | Prima repubblica spagnola |