Amedeo VI di Savoia
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Figli di Amedeo V il Conte Grande
Giovanni • Edoardo il Liberale • Aimone • Bona, (sposa Ugo di Borgogna) • Eleonora • Margherita, (sposa Giovanni I del Monferrato) • Caterina, (sposa Leopoldo d’Asburgo) • Beatrice |
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Figli di Amedeo VI il Conte Verde
Amedeo VII • Ludovico |
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An Antonio • Amedeo • Lodovico • Filippo • Maria, (sposa Filippo Maria Visconti) • Margherita |
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Figli di Amedeo IX il Beato
Giacomo Luigi • Carlo • Filiberto I il Cacciatore • Carlo I • Ludovica |
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Amedeo VI detto il Conte Verde (Chambery, 4 gennaio 1334 - Campobasso, 1 marzo 1383), fu Conte di Savoia e Conte d'Aosta e Moriana dal 1343 al 1383.
[modifica] La vita
Figlio di Aimone il Pacifico, Amedeo VI nacque a Chambery il 4 gennaio 1334. Fino alla maggiore età, le redini della contea furono rette dai cugini Luigi II di Vaud e Amedeo III di Ginevra. Giovane scaltro ed intraprendente, Amedeo VI partecipò in gioventù a numerosi tornei, nei quali era solito sfoggiare armi e vessilli di colore verde, tanto che venne appunto soprannominato “Il Conte Verde”. Era semplice per i sudditi riconoscere il loro conte: anche quando salì al trono, continuò a vestirsi con quel colore. Oltre che un valoroso combattente, Amedeo godette anche di una fama di dongiovanni: su di lui fiorirono molte leggende, tra le quali spicca la sibillina scritta FERT (vedasi scheda) che spiccava sull'emblema dell'Ordine Cavalleresco del Collare, da lui fondato. Non mancano le interpretazioni per decifrare questo crittogramma. Probabilmente si trattava soltanto di un ricordo di una vicenda galante del conte, e allora il significato sarebbe più o meno questo: Reco con me le sue chiome bionde, tratto egualmente da una frase latina. Tra le altre frasi celebri del conte, v’è il motto fatto incidere nel suo stemma, sotto un leone accasciato: J’atans mon astre, io attendo la mia stella, inteso come un atto di fiducia nel suo destino.
[modifica] Le Imprese Militari
A 21 anni Amedeo sposò Bona di Borbone, donna energica e capace, che reggerà lo stato nei lunghi periodi in cui il marito si assenterà per le guerre. Guerre che videro i Savoia improntarsi specialmente in Italia: Umberto II di Borgogna aveva infatti ceduto il Delfinato di Vienne (Francia), cui i Savoia cercavano da tempo di conquistare, alla Francia, avversario davvero troppo potente. Così, Amedeo VI vide l'unica possibilità di espansione nelle terre italiane. Insieme al Monferrato, che al tempo conosceva un periodo particolarmente florido, divise le terre angioine della cosiddetta Contea del Piemonte. Ad una fortunata politica estera in Piemonte dunque, che porterà al'annessione di Cuneo, Santhià e Biella, Amedeo affiancò una saggia politica interna. Riuscì ad assumersi le tutele del figlio di Giacomo di Savoia-Acaja e di Margherita di Baujeu, mettendo fine alla ribellione del cugino Giacomo. Sotto il suo governo il Piemonte conobbe un periodo di splendore e di gloria mai visti prima dai tempi di Arduino d'Ivrea. La fama di questo valoroso conte valicò i confini italiani: si incontra Amedeo nelle guerre in Oriente, combattendo Bulgari e Turchi per conto del cugino Giovanni V Paoleologo (caduto nelle mani nemiche e liberato) e dell'antipapa Clemente VII, tra l'altro, savoiardo. Rinomato in mezza Europa per il suo valore e per la sua saggezza, Amedeo VI funse anche da arbitro nelle contese delle guerre di allora: decisivo fu il suo intervento nella Guerra di Chioggia tra Genova e Venezia. Accorso in aiuto del re Luigi II d'Angiò di Napoli, morirà di peste a Campobasso nel 1383, venendo in seguito sepolto ad Altacomba.
[modifica] Eredità di Amedeo VI
Il Conte Verde lasciò un impronta indelebile nello stato sabaudo. Riportò il Paese ad un ruolo di egemonia, attraverso importanti campagne militari e una saggia politica. Il suo nome rimane ancora oggi legato al cosiddetto Ordine del Collare, oggi Ordine dell'Annunziata, nel quale spicca ancora l'orgoglioso e mai completamente decifrato motto FERT. In seguito il Collare dell'Annunziata venne attribuito a tutti coloro che avessero reso alti servigi allo stato: venivano considerati cugini del re. Venne tra l'altro insignito del collare Benito Mussolini dal re d'Italia Vittorio Emanuele III.
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Aimone | 1343 - 1383 |
Amedeo VII |