André Kertész
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André Kertész (Budapest, 2 luglio 1894 – New York, 28 settembre 1985) è stato un fotografo statunitense.
Tra i maggiori fotografi del XX secolo, il suo lavoro ricevette notevoli riconoscimenti e fu di inspirazione per importanti artisti e fotografi suoi contemporanei. Dimostrò come qualsiasi aspetto del mondo, dal più banale al più importante, meriti di essere fotografato. Di carattere introverso, guidato principalmente dall'intuito, la sua opera è difficilmente classificabile. Nonostante la strada sia stata il soggetto principale e più stimolante delle sue fotografie, non era interessato alla cronaca o agli importanti eventi mondani, quanto alla possibilità di mostrare attraverso i grafismi delle moderne metropoli la felicità silenziosa di un istante.
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«Dobbiamo tutti qualcosa a Kertész.»
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Indice |
[modifica] Biografia
[modifica] Budapest
Secondo di tre fratelli, Imre (1890 - 1957) e Eugenio (o Jenő, 1897 - fine degli anni '70), André perse il padre, Lipót Kertész, a soli 15 anni. Nel 1912 si diploma all'Accademia commerciale di Budapest e acquista la sua prima fotocamera, scegliendo la ICA 4.5x6, un apparecchio maneggevole che utilizza senza treppiede e che gli permette di realizzare la fotografia Boy sleeping, accreditata come la sua prima immagine in cui un ragazzo addormentato è ripreso sullo sfondo della drogheria di famiglia.
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«Agli inizi fotografavo tutto quello che mi capitava davanti agli occhi, quello che mi piaceva e anche tutto il resto, esattamente come faccio oggi.»
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Si arruola nel 1915 nell'esercito austro-ungarico e parte volontario per il fronte russo-polacco. Porta con se una piccola Goerz Tenax con obiettivo fotografico da 75mm, con la quale documenta la vita di trincea e le lunghe marce, evitando gli aspetti più crudi della guerra. Venne ferito alla mano sinistra rimanendo paralizzato per un anno.
Trascorse la sua convalescenza prima a Budapest poi a Esztergom. Continua a fotografare e tra i suoi soggetti preferiti compare spesso il fratello Jenő e la madre. A causa della rivoluzione d'Ungheria, perde gran parte delle fotografie realizzate al fronte. Nel 1919 conobbe Erzsébet Salamon (Elisabeth Sali, 1904 - 1977), che diverrà poi sua moglie. Nel 1923 ricevette il diploma d'onore dall'Associazione dei Fotoamatori Ungheresi ma, a causa del suo rifiuto di stampare le immagini con il bromuro, non gli venne assegnata la medaglia d'argento.
[modifica] Parigi
Nel settembre del 1925 decise di trasferirsi a Parigi, a causa della depressione post bellica dell'Ungheria e del fervente movimento artistico che si stava sviluppando nella capitale francese, in cui nello stesso periodo stavano convergendo altri importanti personaggi dell'arte d'avanguardia come Germaine Krull, Robert Capa, Man Ray e Berenice Abbott. Intrecciò una profonda amicizia con Gyula Halász, conosciuto come Brassaï. Gli prestò la fotocamera insegnandogli le basi della fotografia e della ripresa notturna.
Nel primo periodo mantenne il contatto con Elisabeth rimasta in Ungheria attraverso lo scambio di lettere, poi, sempre più immerso nel suo lavoro, smise il dialogo epistolare. Il 2 ottobre 1928 sposò Rószi Klein (1900-1970) che introduce alla fotografia, pubblicando sotto lo pseudonimo di Rogi André. La coppia si separerà due anni dopo e il loro rapporto si concluderà con il divorzio nel 1932. Durante un viaggio in Ungheria, Kertész scoprì che Elisabeth non aveva interrotto la corrispondenza, ma Rószi aveva intercettato e nascosto le lettere. Si riavvicinarono e nel 1931 Elisabeth lo raggiunse a Parigi, sposandosi infine nel 1933.
Nel 1927 nella galleria Au Sacre du Printemps fu organizzata la prima mostra di fotografie di Kertész. Il catalogo è introdotto da una poesia del pittore dadaista Paul Dermeé:
Acquistò una Leica nel 1928 e insieme a Henri Cartier-Bresson iniziò a lavorare per la rivista Vu, il cui stile influenzò anche l'americana Life. Nel 1929 Kertész partecipò alla prima mostra indipendente di fotografia, conosciuta come il Salon de L'Escalier, insieme a Berenice Abbott, Laure Albin-Guillot, George Hoyningen-Huene, Germanie Krull, Man Ray, Nadar e Eugène Atget.
Nel 1933 si presentò per Kertész una importante occasione per mostrare il proprio lavoro quando la rivista Le Sourire (Il sorriso) gli offrì cinque pagine da riempire in piena libertà. Riprendendo il tema delle distorsioni che utilizzò già nel 1917 per delle immagini di un nuotatore, Kertész affittò uno specchio deformante da un circo e nel suo studio realizzò una serie di fotografie di due modelle, Hajinskaya Verackhatz e Nadia Kasine. Nacque così la serie delle Distorsioni in cui Kertész non cercò di applicare i modelli Surrealismo fini a se stessi, quanto volle intraprendere una ricerca sulle possibiltà estetiche delle deformazioni sul corpo umano, applicandovi la sua consueta attenzione per la composizione e la luce.
[modifica] New York
Interessato alle nuove correnti artistiche statunitensi, decise di accettare l'offerta di Erney Prince dell'agenzia Keystone, trasferendosi insieme alla moglie Elisabeth a New York, nell'ottobre del 1936. Intenzionato a rimanervi un solo anno, prolungò la permanenza fino al termine dei suoi giorni. Il lavoro alla Keystone durò solo un anno, poi tornò ad essere un fotografo freelance. Le sue immagini non erano ben accètte nel panorama fotogiornalistico statunitense, il quale richiedeva uno stile più rigoroso e prettamente didascalico. Proponendo il suo lavoro alla rivista Life, Kertész ottenne come risposta che le sue immagini dicevano troppo.
Suo malgrado si adattò al nuovo stile e lavorò come collaboratore per molte riviste, tra cui Harper's Bazaar, Vogue, Town and Country, The American House, Coller's, Coronet, Look. Nel 1944 ottiene la cittadinanza statunitense, nonostante già nel 1936 la Francia gli avesse offerto la cittadinanza per meriti artistici, sospesa però a causa del suo viaggio in America.
Nel 1949 Kertész firmò un contratto in esclusiva con l'editore Condé Nast, collaborando attivamente per la rivista House and Garden, realizzandò però quelle che descrisse solo come documenti senza vita, niente di più. Brassaï commentò amareggiato che in quel periodo Kertész aveva smesso di guardare il mondo circostante. Insodisfatto del suo lavoro e convalescente da una operazione alla prostata, nel 1962 decise di interrompere il contratto con Condé Nast per dedicarsi alla sua fotografia.
Seguirono molte mostre personali che gli fornirono prestigio a livello mondiale e pubblicazioni che si susseghirono edite dalle principali agenzie fotografiche. Ottenne la laurea honoris causa del Bard college. Limitato nei movimenti e confinato in casa, continuò a fotografare utilizzando un obiettivo zoom dalla finestra della sua casa affacciata sulla Washington Square. Raccolse le foto nel libro From my Window (1981), dedicandolo alla moglie Elisabeth morta di cancro nel 1977.
Il 28 settembre 1985 André Kertész muorì nella sua casa a New York, lasciando più di 100.000 negativi. Nel 1997 ad un'asta di Christie la stampa "Pipa e occhiali di Mondrian" (1926) fu aggiudicata per 376.500 $.
[modifica] Bibliografia
- Nos Amies les Betes, 1936 - Parigi.
- Les Cathédrales du Vin, 1937 - Parigi.
- Days of Paris, 1945 - New York.
- André Kertész. Photographer, 1964 - New York.
- On reading, 1971 - New York.
- Foto, 1972 - Budapest.
- André Kertész. Sixty Years of Photography, 1972 - New York e Londra.
- J'aime Paris Photographs since 1920, 1974 - New York.
- Washington Square, 1975 - New York.
- Of New York, 1976 - New York.
- Distortions, 1976 - New York.
- André Kertész, 1976 - New York.
- André Kertész: Americana - Birds - Landscapes - Portraits, 1979 - New York.
- From my Window, 1981 - Boston.
- Hungarian Memories, 1982.
[modifica] Fonti
- I grandi fotografi, serie argento. Gruppo Fabbri.
- André Kertész di Noel Bourcier. Phaidon.