Aristide
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Aristide (in greco Αριστειδης, in latino Aristides), detto "il giusto" (530 a.C. circa - 462 a.C. circa), fu un politico ed un generale ateniese.
Era figlio di Lisimaco. Contribuì fortemente alla destituzione dei “tiranni” avvenuta nel 510 a.C..
Nel 479 a.C. guidò per l'ennesima volta alla vittoria l'esercito ateniese contro i persiani nella battaglia di Platea; l'anno seguente svolse un ruolo dominante nella formazione della confederazione di città-stato greche conosciuta come lega delio-attica: ormai famoso in tutta Atene e non solo per la sua probità e la sua rettitudine, da cui il suo soprannome “il giusto”, fu incaricato di assicurare e raccogliere il contributo che ogni città facente parte della lega doveva versare ogni anno alla cassa federale.
Fu amnistiato quando i persiani invasero nuovamente la Grecia sotto la guida del re Serse I nel 480 a.C.; nello stesso anno partecipò alla battaglia di Salamina, durante la quale i persiani vennero clamorosamente sconfitti e cacciati dall'Attica.
Nel 482 a.C. Aristide fu allontanato da Atene poiché si era opposto alla politica di Temistocle, la quale mirava all'utilizzo del ricavato delle miniere d'oro di Laurio per la costruzione di navi da guerra.
Fu arconte nel 489 e nel 488 a.C..
Fu uno dei dieci comandanti greci i quali, in maniera esemplare, pur comandando un esercito inferiore di numero, vinsero le armate della Persia guidate dal re Dario I nella pianura di Maratona, nel 490 a.C..
Sebbene avesse amministrato il tesoro della lega per molti anni, morì talmente povero che lo stato fu costretto a pagargli il funerale.