Artur da Silva Bernardes
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Artur da Silva Bernardes (Viçosa, 8 agosto 1875 - Rio de Janeiro, 23 marzo 1955) fu un avvocato e uomo politico brasiliano. Fu presidente del Brasile dal 15 novembre 1922 al 15 novembre 1926.
Avvocato, Bernardes aderì al Partito repubblicano mineiro e fu eletto deputato al Congresso del Minas Gerais, poi a quello nazionale, quindi fu governatore del Minas Gerais dal 1918 al 1922.
Eletto presidente della Repubblica nel 1922, guidò il governo più agitato della I Repubblica e dovette mantenere lo stato d'assedio proclamato dal suo predecessore Epitácio Pessoa.
Affrontò due sollevazioni del Movimento Tenentista (movimento militare progressista), ostile al regime oligarchico: la rivolta del forte di Copacabana, guidata dai tenenti Eduardo Gomes e Siquera Campos (1922), e la rivolta paulista (1924-1927), che definì un programma politico dettagliato e propose una serie di riforme (voto segreto, istruzione primaria obbligatoria, centralizzazione del potere e limitazione dei poteri dell'esecutivo).
Nel 1926 ritirò il Brasile dalla Società delle Nazioni per non aver ottenuto un seggio permanente nel Consiglio della SdN.
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Precedessore: | Presidente del Brasile | Successore: | ![]() |
Epitácio Pessoa | 1922 - 1926 | Washington Luís Pereira de Sousa |