Basilica di San Giorgio Maggiore (Napoli)
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La Basilica di San Giorgio Maggiore si erge nel cuore del centro storico di Napoli in via Duomo.
[modifica] Cenni storici
L'edificio religioso è stato costruito nel IV secolo come chiesa paleocristiana e detta inizialmente "la severiana", perché voluta dal vescovo San Severo di Napoli; l'attuale nome è datato nono secolo, in onore del guerriero martire nelle vicende in cui il popolo combatteva contro i longobardi.
Nel 1640 un incendio distrusse buona parte della basilica, ma venne ristrutturata grazie a Cosimo Fanzago; nel 1694 ci fu una ulteriore ristrutturazione a causa di un terremoto.
Successivamente, Cosimo Fanzago trasferì una parte delle colonne in granito nella vicina Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci.
Nel XIX secolo la navata del lato destro della chiesa fu eliminata per consentire l'allargamento della via Duomo.
[modifica] L'interno
Dell'ex basilica paleocristiana sono rimaste immutate le arcate e le colonne corinzie, così come è praticamente intatto l'abside della basilica paleocristiana ed è considerato un rarissimo esempio di abside antica completa.
La struttura religiosa, si presenta su due navate, la centrale è divisa in tre cupole.
Nella chiesa vi sono numerose opere d'arte, come ad esempio le tavole in stile bizantino, un crocifisso ligneo del 1200 e l'altare maggiore che custodisce le reliquie di San Severo.
La basilica è un vero e proprio richiamo turistico-culturale grazie alle tele di Camillo Lionti e Francesco Peresi e agli affreschi di Francesco Solimena.
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