Battaglia di Dresda
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Battaglia di Dresda | |||||||
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Parte della Guerra della sesta coalizione | |||||||
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Schieramenti | |||||||
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![]() ![]() ![]() i vari stati tedeschi |
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Comandanti | |||||||
Imperatore Napoleone, Maresciallo Saint-Cyr | Feldmaresciallo Carlo Filippo, principe di Schwarzenberg, Imperatore Francesco I d'Austria, Zar Alessandro I di Russia, Re Federico Guglielmo III di Prussia | ||||||
Effettivi | |||||||
135.000 uomini | 214.000 uomini | ||||||
Perdite | |||||||
10.000 morti circa | 38.000 morti circa |
Guerra della sesta coalizione |
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Lützen – Bautzen – Großbeeren – Katzbach – Dresda – Kulm – Dennewitz – Lipsia – Hanau – La Rothière – Champaubert – Montmirail – Château-Thierry – Vauchamps – Montereau – Craonne – Laon – Arcis-sur-Aube – La Fère-Champenoise – Parigi |
La battaglia di Dresda fu combattuta tra il 26 e il 27 agosto 1813 dal Primo Impero francese di Napoleone Bonaparte e le forze della sesta coalizione, formata dall'Impero austriaco, Russia e Prussia, sotto la guida del feldmaresciallo Schwarzenberg. La battaglia terminò con la vittoria dell'esercito francese, ma questo risultato non portò sostanziali vantaggi a Napoleone. Tre giorni dopo, infatti, l'esercito francese venne circondato e obbligato alla resa nella battaglia di Kulm.
[modifica] La battaglia
A causa di una errata valutazione delle forze nemiche Napoleone durante l'estate del 1813 spinse le sue armate verso Berlino lasciando nell'area tra Dresda e Lipsia il maresciallo Saint-Cyr con meno di 100.000 uomini. L'entrata nella coalizione antifrancese dell'Austria e la creazione della cosiddetta armata di Boemia rese la situazione impossibile a Saint-Cyr che si trincerò a Dresda. Attaccato da forze doppie, circa 150.000 uomini contro i suoi 70.000, fu obbligato a chiedere l'intervento diretto di Napoleone che, sfruttando il terreno adatto alla difesa e gli errori del comando alleato composto da generali indecisi, durante il primo giorno rimase sulla difensiva riuscendo cosi a tenere la posizione. Il secondo giorno con l'arrivo dei rinforzi, 50.000 uomini contro i soli 20.000 del nemico, riusci a isolare e poi battere separatamente molti reparti nemici. La vittoria fu limitata dalla ritirata nemica durante la notte, la pesante debolezza della cavalleria francese permise al nemico di sganciarsi e riorganizzarsi.
Rispetto alle battaglie antecedenti al 1812 furono catturati pochi prigionieri.