Benedetto Luti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Benedetto Luti (Firenze 1666 - Roma 1724) è stato un pittore italiano.
Giunse a Roma da Firenze nel 1691 grazie all'aiuto di Cosimo III de' Medici, che ne apprezzava le qualità di ritrattista a pastello. A Roma divenne, insieme a Giuseppe Bartolomeo Chiari, uno dei più prestigiosi artisti della corrente classicista del XVIII secolo, derivata dagli insegnamenti di Carlo Maratta e Francesco Trevisani, ma fu anche collezionista e mercante d'arte.
Autore spesso di pastelli o di opere di piccolo formato, Luti si cimentò solo in pochi casi in imprese di ampio respiro: basti citare la decorazione, con l'apoteosi di Martino V, della sala del Trono di Palazzo Colonna, la tela con San Carlo Borromeo e gli appestati della galleria di Schlessheim e la Vestizione di San Ranieri per il Duomo di Pisa (1712). Una delle sue opere migliori è la tela ovale con il Profeta Isaia (1718) nella navata della Basilica di San Giovanni in Laterano, appartenente al ciclo di lavori promossi da papa Clemente XI.
Tra gli allievi della sua celebrata scuola di disegno vanno ricordati alcuni artisti di primo piano come Giovanni Paolo Pannini, Jean-Baptiste van Loo, e Charles-André van Loo.
[modifica] Bibliografia
- E. Peters Brown, Benedetto Luti in Art in Rome in the Eighteenth century, edited by E. Peters Brown and J. J. Rishel, Philadelphia-London 2000, pp. 392-399 (con bibliografia precedente)
[modifica] Collegamenti esterni
- (DE) ampio database con immagini di musei tedeschi (cercare 'Benedetto Luti')
- (EN) Una Maddalena di Luti al Louvre
- (EN) Luti nella Web Gallery of Arts (cercare 'Benedetto Luti')