Bill Ward
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Bill Ward | ||
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Nazionalità | Regno Unito | |
Genere | Hard Rock, Heavy Metal, British Metal, NWOBHM | |
Periodo attività | 1969 - in attività | |
Album pubblicati | 2 | |
Studio | 2 | |
Sito ufficiale | [1] | |
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Bill Ward è il batterista della storica Hard Rock/Heavy Metal band inglese Black Sabbath, una delle più influenti della storia della musica.
Indice |
[modifica] Biografia
William Thomas Ward nasce il 5 maggio 1948 a Birmingham, Regno Unito.
È un autodidatta e impara a suonare la batteria ascoltando Buddy Rich, Ringo Starr, Charlie Watts, Max Roach e Keith Moon.
Nella metà degli anni sessanta entra a far parte dei Mithology, gruppo fondato dal chitarrista Tony Iommi. Il gruppo si sciolse e i due si unirono al cantante Ozzy Osbourne ed al bassista Geezer Butler per fondare i Polka Tulk, in seguito chiamati Black Sabbath.
Ha uno stile molto pesante e ruvido, considerato estremo per quei tempi, ma si sentono anche le sue influenze jazz, avvertibili in brevi jam sessions di alcuni brani. Il suo groove non è semplice e lineare, perché caratterizzato dall'uso di molti fills. Ha anche inciso una jam con un assolo di batteria nel brano Rat Salad, tratto dall'album Paranoid (1970) dove si avverte molto l'ispirazione a Buddy Rich.
Con i Black Sabbath militerà, permanentemente, fino al 1980 (anno di uscita di Heaven and Hell con Ronnie James Dio alla voce al posto di Ozzy) e lascerà la band per problemi di salute derivati da alcol e droga, venendo sostituito da Vinnie Appice, fratello di un'altro noto batterista: Carmine Appice.
Torna nel 1983 per la registrazione di Born Again con Ian Gillan al microfono, nel 1994 per un tour e nel 1997 per la partecipazione all'Ozzfest, festival tributo ad Ozzy Osbourne ed ai Black Sabbath.
Nel 1999 i Black Sabbath si riunirono con la formazione originaria ma, da quel momento, non si è mai parlato dell'incisione di un nuovo disco.
Nel gruppo Ward cantò anche due brani: It's Alright e Swinging The Chain, tratti rispettivamente da Technical Ecstasy (1976) e Never Say Die (1979).
Ha inciso anche due album solisti intitolati Ward One: Along the Way (1990) e When the Bough Breaks (1997).
[modifica] Discografia
[modifica] Black Sabbath
- Black Sabbath (1970)
- Paranoid (1970)
- Master Of Reality (1971)
- Volume 4 (1972)
- Sabbath Bloody Sabbath (1973)
- Sabotage (1975)
- Technical Ecstasy (1976)
- Never Say Die (1978)
- Heaven And Hell (1980)
- Born Again (1983)
- Reunion (1998)
[modifica] Solista
- Ward One: Along the Way (1990)
- When the Bough Breaks (1997)
- When The Bough Breaks (versione alternativa, 1999)