Canzone leopardiana
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La canzone leopardiana, detta anche canzone libera è la canzone sperimentata da Leopardi che possiede, al limite, una alternanza di settenari e endecasillabi.
Leopardi inizia ad usare la canzone libera in "All'Italia" e "Sopra il monumento di Dante" in cui alterna schemi differenti: uno schema viene utilizzato per le stanze dispari e uno per le pari con un uguale numero di versi.
Nel "Bruto minore" aumentano le rime irrelate fino all'"Ultimo canto di Saffo" dove le stanze sono composte da diciotto versi e presentano sedici endecasillabi irrelati e una combinatio di settenario più endecasillabo a rima baciata.
Il punto d'arrivo della canzone leopardiana sarà "A Silvia" dove solamente l'ultimo verso settenario di ogni stanza è legato a un verso interno che ha posizione variabile.
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