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Casalromano - Wikipedia

Casalromano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Casalromano
Stato: Italia
Regione: Lombardia
Provincia: Mantova
Coordinate:
Latitudine: 45° 12′ 0′′ N
Longitudine: 10° 22′ 0′′ E
Mappa
Altitudine: m s.l.m.
Superficie: 11 km²
Abitanti:
1.467
Densità: 133 ab./km²
Frazioni: Fontanella Grazioli 
Comuni contigui: Asola, Canneto sull'Oglio, Fiesse (BS), Isola Dovarese (CR), Volongo (CR)
CAP: 46040
Pref. tel: 0376
Codice ISTAT: 020012
Codice catasto: B911 
Nome abitanti:  
Santo patrono: San Pietro 
Giorno festivo: 7 aprile 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Casalromano è un comune di 1.467 abitanti della provincia di Mantova.

Indice

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Luca Bonsignore dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0376 714311
Email del comune: info@netaltomantovano.it

[modifica] Storia

Cresciuto sulla direttrice Brescia-Parma, Casalromano è il paese più occidentale della provincia di Mantova, a ben 42 chilometri dal capoluogo. La posizione di frontiera che ha segnato la storia di Casalromano, per secoli conteso fra i maggiori potentati vicini, si traduce anche negli usi e costumi attuali dei suoi abitanti, che si sentono legati per cultura a Mantova, alla cui provincia hanno chiesto di essere annessi dopo l'unità d'Italia, ma che nelle tradizioni religiose oltre che nel dialetto rivelano la notevole influenza di Brescia. Tuttavia il principale punto di riferimento cittadino, specie per i giovani che accedevano alle scuole superiori, fino a non molto tempo fa è stato Cremona. Oggi però gli studenti fanno capo prevalentemente agli istituti di Asola e di Remedello in provincia di Brescia, grazie anche ai facili collegamenti automobilistici. Casalromano è uno dei primi comuni dove, sin dalla fine dell'Ottocento, gli scavi archeologici, promossi da un'eminente figura locale, il cavalier Giacomo Locatelli, rivelarono quanto il territorio mantovano sia ricco di testimonianze di antiche civiltà. Lo stemma municipale (reso ufficiale nel 1934), su cui sono disegnate delle tende, rappresenta del resto simbolicamente la struttura dell'accampamento romano. I numerosi reperti archeologici, oggi raccolti in vari musei della Lombardia e anche in quello etnografico "Luigi Pigorini" di Roma, documentano una continuità di stanziamenti umani nella plaga fin dalla preistoria; tuttavia restano ancora controverse sia l'origine di Casalromano che le ragioni del toponimo. In passato si riteneva che il paese, in epoca romana, fosse una "mansio", cioè una stazione, oppure un accampamento militare ("castrum romanum"), uno dei tanti fissati nella zona nel 69 d.C., fra la prima e la seconda battaglia di Bedriaco (zona dai più identificata nell'attuale Calvatone) per la successione all'impero. Ai nostri giorni si preferisce risalire a "terra arimannorum", la "terra degli arimanni", cioè degli uomini liberi derla società longobarda, dediti prevalentemente all'uso delle armi. In dialetto il comune viene chiamato "Casarimà". Il nome attuale si cita per la prima volta in un documento relativo a un rogito del 1009, quando il villaggio aveva già raggiunto discrete dimensioni anche per l'impulso dei monaci Benedettini della badia di Leno, paese oggi in provincia di Brescia. Sempre in periodo feudale, a Casalromano ebbero cospicue proprietà famiglie importanti come i Caravaggi e i conti palatini di Lomello che, nel 1880, cedettero il paese, con altri villaggi, a Brescia. Ma la popolazione qualche decennio più tardi insorse contro i nuovi signori, sobillata dai conti palatini di Casaloldo. Dura la reazione dei bresciani, che distrussero il castello, la chiesa e praticamente l'intero borgo. Casalromano però risorse dalle macerie e verso la fine del Duecento gli fu attribuito il titolo di comune rurale. Per oltre un secolo i rapporti con Brescia rimasero abbastanza pacifici: gli abitanti ne riconoscevano il predominio ottenendo in cambio importanti concessioni, come, nel 1366, l'esenzione dal contributo per l'utilizzazione delle acque del Naviglio. I gravi disordini suscitati in Brescia dalla conquista del potere da parte di Pandolfo Malatesta indussero Casalromano, nel 1404, a mettersi sotto la protezione dei Gonzaga di Mantova. Ciononostante il piccolo centro subì molti travagli, finché nel 1419 fu conquistato dal Carmagnola, che combatteva al servizio dei Visconti di Milano. Solo più tardi, nel 1441, su Casalromano poté estendersi l'indiscussa supremazia dei Gonzaga, che continuò pressoché ininterrotta fino all'avvento dell'Austria. Quel lungo periodo non fu però sempre tranquillo: nel 1483 Casalromano fu incendiato durante una scorreria degli abitanti di Asola, fedeli alleati della Serenissima; nel 1629, nel corso delle guerre di successione al ducato di Mantova, fu saccheggiato dai lanzichenecchi, quindi dovette sopportare la terribile pestilenza descritta dal Manzoni. Nel 1708, come tutto il dlicato di Mantova, Casalromano passò sotto l'Austria, che nel 1785 ne soppresse l'autonomia amministrativa aggregandolo al vicino comune di Canneto sull'oglio. L'autonomia fu riacquistata in seguito alla venuta di Napoleone, nel 1796, ma durò appena sei anni. Con la Restaurazione, l'Austria fece definitivamente risorgere l'unità amministrativa di Casalromano, cui attribuì anche la giurisdizione sulla frazione di Fontanella, oggi chiamata Fontanella Grazioli. Gli austriaci furono cacciati durante la seconda guerra d'indipendenza, dopo di che Casalromano venne inserito nella provincia di Brescia. Tuttavia, dopo la liberazione di Mantova (terza guerra d'indipendenza), tutto il paese votò per il ritorno a quest'ultima provincia, cosa che avvenne ufficialmente nel 1868.

[modifica] Altri cenni storici

Le origini e l'antichità:

Il Comune di Casalromano, posto nell'estrema propaggine occidentale dell'area mantovana definita dall'altopiano tra Mincio ed Oglio, nel cuore della pianura Padana, ha conosciuto fin dai tempi più antichi la presenza di insediamenti umani testimoniati dal ritrovamento di reperti risalenti al periodo neolitico superiore. Di particolare interesse archeologico la scoperta in zona per opera del Locatelli, e precisamente nell'abitato di Fontanella Grazioli, di un sepolcreto eneolitico databile intorno al II millennio a.C., considerato dagli studiosi come parte integrante di quella cultura di Remedello sviluppatasi antecedentemente e centro primario di irradiazione interessante tutta la pianura sud-orientale del bresciano. Non mancano, comunque, avvicinandosi alla protostoria, tracce relative alla civiltà del bronzo e del ferro, come pure testimonianze della presenza gallica e romana (in particolare, alle sue origini come stanziamento romano rimanderebbe, secondo buona parte degli storici, l'etimo del paese stesso).

Medioevo

Dal turbine delle vicende altomedievali che vedono il contrapporsi del Comune di Brescia ai conti rurali, Casalromano emerge per la prima volta in un documento del 1009, probabilmente già come comune rurale minore, autonomo amministrativamente, e con strutture interne tipiche di altri comuni rurali bresciani attivi ed operanti a quel tempo, prima che le libertà venissero soffocate dalle nascenti signorie. Più certa, in questo senso, l'attestazione di un documento successivo che va dal 1366 al 1368 nel quale Casalromano figura come comune con certi Umaldino de Azii e Vivaldino de Rizi "Consulis Cummunis et hominum terrae de Casalirumano" oltre ad un certo Guglielmino de Salis "Notarius et procurator nomine et etiam sindicus et sindacario nomine comunis et hominum terrae de Casalirumano": i nostri, con altri rappresentanti del comune di Isorella, erano stati chiamati in giudizio su denuncia dei "Sapienti" preposti all'amministrazione ed alla cura del Vaso Naviglio, di fronte al Giudice ed Assessore del Sig. Podestà di Brescia, perché si rifiutavano di pagare delle tangenti loro richieste per la riparazione delle Chiuse o Arche di Gavardo, per mezzo delle quali il Naviglio medesimo traeva le proprie acque dal Chiese. Da sempre gravitante nell'orbita bresciana, a partire dall'anno 1335, al tempo di Luigi Gonzaga, primo capitano perpetuo di Mantova, Casalromano, gradualmente e non senza contrasto tra le dominazioni confinanti, passa, con Fontanella e le altre terre della quadra di Canneto, al Mantovano, mediante patti di spontanea dedizione con la signoria gonzaghesca con cui conservano i loro antichi privilegi, le esenzioni fiscali particolari, nonché quelle strutture amministrative che avevano quando ancora facevano parte del distretto del Comune di Brescia; entrano, perciò, a far parte del cosiddetto "Nuovo Mantovano", quale ingrandimento dell'antico distretto comunale di Mantova.

I Gonzaga

La politica di "mantovanizzazione" dei Gonzaga verso questi comuni ex bresciani fu, da una parte, sempre assai prudente per paura di destabilizzare un importante zona di confine, e trovò fondamento nel rispetto dello Statuto Alessandrino, concepito e voluto da Alessandro Gonzaga signore di Casalromano nel 1451, per la tradizione giuridica bresciana di queste terre; non ne permise, d'altra parte, una profonda integrazione nei loro domini, per cui, considerate quasi come forestiere, erano usate spesso per eventuali contrattazioni e nelle molteplici suddivisioni fra i rami minori del casato gonzaghesco.

XVIII secolo

Con la fine dei Gonzaga nel 1708, Casalromano e Fontanella vennero corservati dai nuovi dominanti, nell'ambito della Lombardia austriaca, fra i paesi del Ducato di Mantova: la parentesi di pace seguita alla guerra di successione spagnola, che duramente aveva provato le due popolazioni a causa delle contribuzioni forzate, si interromperà di nuovo per lo scoppio della guerra di successione al regno di Polonia che ebbe il Mantovano come teatro delle operazioni belliche fra Austria e Francia. Più calamitosa della precedente, questa guerra fu contrassegnata anche da episodi drammatici, come quello testimoniato dalle pagine del libro delle ordinazioni del Comune di Canneto che mise in serio pericolo la vita stessa di alcuni reggenti di Casalromano e Fontanella.

L'annessione a Canneto

Nel 1785 Casalromano e Fontanella vengono aggregati al Comune di Canneto, sede di pretura, nonostante le proteste delle due comunità: in particolare, Casalromano, si oppose, rifiutandosi di vendere la sua antica casa comunale sebbene l'avessero adibita ad abitazione del mugnaio e contestando duramente questa unione che pregiudicava gli interessi dei suoi abitanti per gli oneri gravosi cui erano sottoposti. Bisognerà attendere la Restaurazione per veder ritornare Casalromano con aggregata Fontanella in qualità di frazione, all'antica dignità di Comune, sede di una propria scuola governativa e forte di una popolazione che contava 804 abitanti compresi i 370 fontanellesi.

Don Bartolomeo Grazioli

Il 25 settembre del 1804 nasce a Fontanella don Bartolomeo Grazioli che segna una pagina importante nella storia di questo piccolo abitato (ne cambia addirittura il toponimo che da Fontanella Mantovana diventerà Fontanella Grazioli) e nella storia risorgimentale della provincia mantovana. Di origini modeste e parroco esemplare, dedito al bene comune e alla difesa dei più deboli, verrà arestato nel 1852 insieme a molti altri preti "liberali", accusati di cospirazione contro lo Stato austriaco e tradotto nelle carceri del castello di S.Giorgio. Imponente fu la mobilitazione dei mantovani per salvargli la vita: domande di grazia a Verona, suppliche a Vienna non impedirono, comunque, il 3 marzo 1853 il triste viaggio verso l'esecuzione insieme con Tito Speri e Carlo Montanari. Le sue spoglie, dal luogo del supplizio, dopo la fine del governo austriaco, vennero traslate a Revere, paese in cui era stato arciprete; a Fontanella, vennero lasciate alcune reliquie ossee (un avambraccio, un osso dello sterno), un collarino e una scarpa, che vennero riposte in una lesena della chiesa parrocchiale nel 1870.

[modifica] Comunità parrocchiale

Il 03-10-2006 è stato nominato parrocco delle parrocchie di San Giovanni Apostolo ed Evangelista in Casalromano, S.S. Pietro e Paolo Apostoli in Volongo di Cremona e San Bartolomeo Apostolo in Fontanella Grazioli di Casalromano ed il 05-11-2006 è stato il giorno del suo arrivo con la presentazione alla comunità di Don Giovanni Tosoni. La prima attività proposta dal nuovo parrocco è stato il Consiglio Pastorale Interparrocchiale comprendente le parrocchie di Casalromano e di Fontanella Grazioli, a questo fanno parte i membri scelti dal parrocco che ricoprono i vari ruoli all'interno della parrocchia.




[modifica] Chiese

[modifica] Casalromano

S. Giovanni Apostolo ed Evangelista
S. Giovanni Apostolo ed Evangelista

La chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Apostolo ed Evangelista, settecentesca, è armonica, imponente, con una bella facciata a due ordini. L'interno, con altari in marmo, ricchi di intarsi, è raccolto a accogliente. Dopo i restauri del 1923, l'edificio e il campanile sono stati oggetto di un nuovo intervento nel 1989. Già nel 1987 era stata rifatta la scalinata in marmo, insieme ad altri lavori.










[modifica] Fontanella Grazioli

S. Bartolomeo Apostolo
S. Bartolomeo Apostolo

L'esistenza di due antiche chiese (e la memoria di una terza) prova l'importanza di Fontanella dal punto di vista religioso. La più rinomata, per devozione e arte, è il santuario della Malongola, la cui costruzione iniziò verso la fine del 1200. Pregevoli gli affreschi datati 1392. Il vescovo Caporello l'ha indicata come "stazione" per il Giubileo del 2000. La seconda chiesa, per importanza, è quella parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo apostolo. Costruita intorno al 1195, fu demolita nel 1751 e al suo posto edificata l'odierna. Possiede un organo realizzato dagli Amati di Pavia (1790), dotato di notevole sonorità e varietà timbrica. Il monumentale altare maggiore reca la data del 5 settembre 1623. La parrocchia di Fontanella ricevette, fra le tante, la visita di due santi vescovi: san Carlo Borromeo, che istituì la Confraternita del Santissimo Sacramento e il Triduo dei Morti, e san Pio X, allora vescovo di Mantova, in visita nel 1886. Di lui si conservano una pianeta bianca e alcune lettere autografe.







[modifica] Monumenti

Santuario della Malongola
Santuario della Malongola

Il Santuario della Malongola

La piccola frazione di Fontanella Grazioli del comune di Casalromano ospita un luogo di culto di estremo interesse storico e religioso: il santuario della Beata Vergine della Malongola. La parte più antica del santuario, l'attuale abside, è stata costruita verso il 1200 dove è stato collocato il dipinto su legno raffigurante una Madonna con bambino di chiare origini bizantine. Secondo la leggenda che ha dato vita al culto mariano nella zona, durante il medioevo un contadino stava ritornando dal lavoro dei campi e si accingeva a guadare un corso d'acqua (la Malongola) quando dalla melma affiora il quadro della Vergine. Proprio nel luogo esatto dove è stato ritrovata l'mmagine sacra gli abitanti di Fontanella hanno deciso di costruire un santuario che con il passare dei secoli ha assunto notevole importanza religiosa. Durante la tristemente famosa peste manzoniana del 1630 la Malongola venne adibita a Lazzaretto e le sue belle pareti affrescate vennero ricoperte di intonaco che nascose e in parte rovinò le preziose pitture. Nel 1816 il santuario divenne nuovamente lazzaretto a causa di una nuova pestilenza ma è nel 1822 che la gente del luogo invoca l'intercessione della Madonna per porre fine ad un lungo periodo di siccità e carestia. Dopo la processione con il quadro della Malongola cadde una pioggia abbondante e successivamente il santuario divenne meta di pellegrini che chiedevano alla Vergine di prevenire mali e disgrazie. Oggi il santuario è stato completamente restaurato e si presenta con un'unica navata con soffitto a quattro capriate. Sulle pareti si possono ammirare affreschi cinquecenteschi tra i quali spicca una madonna in trono che regge sulle ginocchia il Bambino. Un altro affresco rappresenta la natività con san Giuseppe e Maria inginocchiati in segno di devozione e in lontananza un albero singolare (probabilmente il "mazzo" la pianta che, ogni prima domenica di maggio in occasione della festa della Madonna della Malongola, viene offerta alla Vergine e innalzata sul sagrato della chiesa). Altri affreschi ben conservati si possono notare sopra la porta che conduce al campanile e nell'abisde: la deposizione e Cristo in Croce. Soprattutto l'abside è ricca di dipinti datati 1392 di rara bellezza artistica con una madonna in trono, santi e un Cristo Glorioso di ispirazione bizantina. Il santuario della Malongola è stato inserito tra i luoghi di culto mariani da visitare in occasione del Giubileo del 2000.

[modifica] Cenni geografici

Il territorio del comune risulta compreso tra i 31 e i 42 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 11 metri.

[modifica] Cenni occupazionali

Risultano insistere sul territorio del comune 47 attività industriali con 455 addetti pari al 73,98% della forza lavoro occupata, 29 attività di servizio con 56 addetti pari al 4,72% della forza lavoro occupata, altre 26 attività di servizio con 66 addetti pari al 9,11% della forza lavoro occupata e 12 attività amministrative con 29 addetti pari al 4,23% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente 615 individui, pari al 41,92% del numero complessivo di abitanti del comune.


[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Frazioni

Fontanella Grazioli

Fontanella Grazioli è un'accogliente frazione di Casalromano. Il nome deriva quasi certamente dalle numerose fontanelle esistenti in paese. Anticamente era chiamata Fontanella Mantovana, perché rappresentava l'ultimo paese al confine con i territori di Cremona e Brescia. Il nome attuale è in ricordo e omaggio a don Bartolomeo Grazioli, martire di Belfiore,impiccato insieme a Carlo Montanari e Tito Speri il 3 marzo 1853. Nel 1956, gli abitanti di Fontanella erano 700. Attualmente sono quasi dimezzati: nella frazione abitano circa 400 persone, compresi gli extracomunitari, alloggiati in case costruite con fondi regionali. Gli anziani, che costituiscono la maggioranza della popolazione, lavorano la terra, mentre i pochi giovani vanno in fabbrica. A causa del calo demografico sono state chiuse le scuole.

[modifica] Base Catastale

Immagine:CASALROMANO2.jpg

[modifica] Cognomi locali

Nella prima colonna viene visualizzato il numero di individui aventi il cognome in oggetto, con arrotondamento al secondo decimale. Un ipotetico valore di 5.76 indicherebbe quindi che nel dato comune vi sono con maggiore probabilità sei individui, piuttosto che cinque, aventi il dato cognome.

Cognomi distinti complessivi: 246

I cognomi maggiormente diffusi sono:

27.27 Volpi

21.21 Della Bona

21.21 Piva

21.21 Zecchina

18.18 Brignani

18.18 Daniel

15.15 Biasetti

15.15 Bolzoni

15.15 Rubes

15.15 Zorza

3.03 Tiso


[modifica] Previsioni meteo

meteo


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