Casino Mediceo di San Marco
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Il Casino Mediceo di San Marco è un palazzo di Firenze situato in Via Cavour.
La moda dei casini ("ville" di città, circondate da ampi giardini e caratterizzate piano nobile al pian terreno invece che al primo piano) si diffuse a Firenze nella seconda metà del XVI secolo, grazie ad architetti come Bernardo Buontalenti.
Fu proprio a lui, architetto di corte, che si rivolse il Granduca Francesco I de' Medici per la realizzazione di un nuovo palazzo all'interno dei vasti possedimenti della famiglia medicea nella zona di San Marco (l'esistenza del cosiddetto Giardino di San Marco risaliva infatti all'epoca di Lorenzo il Magnifico).
L'edificio fu iniziato nel 1574, in una zona che, sebbene all'interno delle mura e a pochi passi dal vetusto Palazzo Medici (poi Medici-Riccardi), era caratterizzata da una bassa urbanizzazione. Il Buontalenti creò fantasiose decorazioni tipiche dell'inquieto periodo del manierismo: mascheroni grotteschi ed elementi zoomorfi si affacciano inaspettatamente dagli elementi architettonici, ciascuno con un preciso significato simbolico. L'idea di Francesco era quella di disporre di un luogo dove dedicarsi alla sua passione verso le scienze e la sperimentazione (una specie di versione in grande del celebre Studiolo di Palazzo Vecchio), oltre alla naturale vocazione del casino come luogo di delizie.
Alla morte di Francesco I anche questo palazzo fece parte dell'appannaggio che Ferdinando I de' Medici concesse allo scomodo nipote Don Antonio (figlio di Francesco di dubbia legittimità che avrebbe potuto pretendere il trono granducale) in cambio della rinuncia ai suoi diritti dinastici.
Nel 1588 il palazzo ospitò per un periodo l'Opificio delle Pietre Dure. Don Antonio vi si trasferì dal 1597, commissionando numerosi abbellimenti interni e nel giardino: risdalgono a quel periodo una serie di statue di Giambologna, oggi in vari musei. Vi venne creato anche un gabinetto di ricerca, chiamato Fonderia: tipico luogo di sapere dell'epoca (ancora a metà strada tra le scienze sperimentali e quelle occulte), fu frequentato da diversi studiosi e vi venne costituita una ricca biblioteca sulla materia, oggi confluita nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Oggi i locali del Casino sono occupati dalla Corte d'Assise e d'Appello, che ne impedisce la visita per scopi culturali. Al piano terreno su via Cavour esiste una piccola filiale di una banca, che ospita nelle sale aperte al pubblico pregevoli affreschi sul soffitto di epoca tardo-manierista.
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