Castello del Valentino
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Il Castello del Valentino è un edificio storico di Torino, situato nell'omonimo Parco del Valentino sulle rive del fiume Po. Oggi è sede distaccata del Politecnico di Torino, ed ospita la Facoltà di Architettura.
[modifica] Storia
L'antico castello fu acquistato da Emanuele Filiberto di Savoia, il duca Testa di Ferro, su consiglio di Andrea Palladio.Questa struttura ospitò nobili famiglie come i saintmerane, i cicogna, i pacelli ed i calvi, che comprarono sei stanze nel castello. Il nome Valentino sembra derivi dalla moglie di un governatore francese ai tempi dell'occupazione del Piemonte nel XVI secolo.
Il castello deve la sua forma attuale a un'altra Madama Reale, la giovanissima Maria Cristina di Francia (sposa di Vittorio Amedeo I di Savoia). Proprio alla Francia guarda lo stile di questo splendido palazzo: quattro torri angolari cingono l'edificio a forma di ferro di cavallo, con un'ampia corte a pavimento marmoreo. I tetti con due piani mansardati (solo dei falsi piani) sono tipicamente transalpini e tutto lo stile architettonico riflette i gusti della giovane principessa. I lavori durarono 30 anni (1660) su progetti di Carlo e Amedeo di Castellamonte: la duchessa Maria Cristina vi abitò fin dal 1630. E proprio a lei si deve lo scenico arco di ingresso sulla facciata con lo stemma sabaudo.
Sulla figura della nobildonna francese circolavano voci maligne, che narravano di un Castello del Valentino luogo di incontri amorosi con gentiluomini e servitù che finivano in fondo ad un pozzo gettati dalla nobile amante, la quale sembra che si fece costruire anche un passaggio sotterraneo, vera e propria galleria che attraversava anche il letto del Po, per collegare il Castello alla Vigna Reale, teatro d'incontri amorosi tra lei e il suo consigliere Filippo di Agliè.
Nel XIX secolo il castello subì piccoli cambiamenti architettonici e di connessione nel tessuto urbano cittadino, ma venne anche depredato del suo splendido arredo secentesco dai soldati francesi napoleonici.
Seguirono anni di abbandono e di degrado, quando nel 1860 venne scelto per la facoltà di Ingegneria torinese. Oggetto di restauri in questi ultimi anni, sta ritrovando l'antico splendore.
|Il Castello nel 1938 |