Chiesa dei Santi Michele e Gaetano
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La chiesa dei Santi Michele e Gaetano in Piazza Antinori a Firenze (angolo Via Tornabuoni) è uno dei rari esempi di stile barocco in città.
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[modifica] Storia
La chiesa, già dedicata all'arcangelo Michele e detta San Michele Bertelde, le cui origini affondano nell'XI secolo, dopo essere stata utilizzata dai monaci olivetani, venne concessa nel 1592 ai Teatini, uno dei nuovi ordini protagonisti della Controriforma, che affiancarono alla tradizionale dedica a San Michele quella del loro fondatore San Gaetano di Thiene.
I nuovi titolari dell'edificio decisero di ricostruirlo ex novo con un ambizioso progetto, concepito da Bernardo Buontalenti ed elaborato da Matteo Nigetti. I Teatini erano entrati in ottimi rapporti con l'aristocrazia fiorentina, che elargì donazioni, legati e generose elemosine. Particolarmente attivi furono gli Antinori, che avevano il palazzo antistante la chiesa. Le nobili famiglie dell'entourage della corte granducale, impegnate a realizzare intorno a via Tornabuoni una delle zone più fastose della città, speravano con San Gaetano di creare la chiesa barocca più bella di Firenze.
Ed in effetti, in questa mirabile opera architettonica, costruita, arredata e decorata nell'arco di un secolo, dal 1604 al 1701, si può ripercorrere la storia dell'arte sacra del Seicento fiorentino.
La stessa famiglia granducale volle direttamente partecipare all'impresa: la granduchessa Cristina di Lorena, moglie di Ferdinando I, e suo figlio il cardinale Carlo de' Medici elargirono un regolare finanziamento per la costruzione, che Matteo Nigetti seguì fino al 1630 e poi venne continuata poi dagli architetti di corte Gherardo e Pierfrancesco Silvani.
Nella sua San Gaetano, il cardinale Carlo volle celebrare la sua consacrazione episcopale alla presenza di tutta la corte. Nel 1631 i Teatini posero lo stemma del loro più illustre benefattore all'interno della chiesa, al centro della volta della crociera.
Nel 1785, in seguito alla soppressione dei Teatini, la chiesa divenne parrocchia.
[modifica] La facciata
Il nome del Medici torna nell'iscrizione a caratteri cubitali che corre lungo l'alto cornicione centrale. Conclusa nel 1683 la facciata in pietra forte, Giovan Battista Foggini, il tedesco Balthasar Permoser e Anton Francesco Andreozzi realizzarono il corredo marmoreo, che presenta, fra l'altro, sul portale mediano lo stemma dell'ordine teatino, la croce sul trimonte, affiancato dalle figure allegoriche della Speranza e della Povertà del Permoser, che richiamano le regole fondamentali dell'ordine.
Sopra i portali laterali, si affacciano dalle edicole a sinistra San Gaetano di Thiene, opera del Permoser, e a destra Sant'Andrea d'Avellino, uno dei maggiori esponenti dell'ordine, eseguita dell'Andreozzi.
[modifica] L'interno
L'armonioso interno, rimasto intatto, è a croce latina con cappelle laterali. Sopra di esse si dispiega uno dei più importanti cicli scultorei del Seicento, con una serie di statue marmoree di Apostoli e Evangelisti, e rilievi raffiguranti episodi della loro vita, eseguito da vari artisti fra i quali Antonio Novelli, Giuseppe Piamontini, Giovanni Battista Foggini, Giovanni Baratta, Gioacchino Fortini.
Fra le varie cappelle, dai toni spettacolari e scenografici, merita una particolare menzione la cappella Bonsi, dedicata alla Natività, a destra della maggiore. Fu la prima a essere decorata divenendo un modello per le altre. Fu affrescata da Matteo Rosselli, che eseguì anche la tela con la Natività e quella con la Visitazione, entrambe firmate e datate 1631; l'Annunciazione a sinistra è invece di Fabrizio Boschi (1632). Nella seconda cappella a sinistra, sull'altare è collocata la pala di Pietro da Cortona con il Martirio di San Lorenzo: l'opera venne commissionata nel 1637 ma eseguita a Roma e qui collocata verso il 1653.
In eccezionali occasioni, la chiesa viene addobbata all'interno con un magnifico parato tessile settecentesco a fondo bianco, che si aggiunse a un altro del secolo precedente.
[modifica] Altri progetti
Commons contiene file multimediali su Chiesa dei Santi Michele e Gaetano
[modifica] Voci correlate
Per l'arte barocca a Firenze:
- Complesso di San Firenze
- Chiesa di San Frediano in Cestello
- Chiesa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi
Per gli edifici di interesse nelle vicinanze:
[modifica] Fonti
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