Chiesa di San Marco (Milano)
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
La chiesa di San Marco di Milano si trova nella piazza omonima posta alla confluenza delle vie Fatebenefratelli, Pontaccio e San Marco e situata ai confini del quartiere di Brera.
Indice |
[modifica] Storia
Secondo la tradizione la chiesa è stata dedicata a San Marco per riconoscenza dell'aiuto prestato da Venezia a Milano nella lotta contro il Barbarossa ma le prime notizie certe risalgono al 1254 quando Lanfranco Settala, Priore Generale degli Eremitani di Sant'Agostino, fece costruire una chiesa gotica a tre navate inglobando costruzioni precedenti. La struttura non subì varianti rilevanti sino al XVII secolo quando la chiesa, divenuta casa generalizia dell'ordine, fu trasformata in forme barocche e divenne, dopo il Duomo, la più ampia di Milano.
Nel XVIII secolo, come ricorda una targa, Mozart giovinetto dimorò nella canonica per tre mesi, Sammartini vi fu organista. Il 22 maggio 1874 vi ebbero luogo i funerali di Alessandro Manzoni e, in quella occasione, venne eseguita per la prima volta la Messa da requiem di Giuseppe Verdi, che diresse egli stesso.
[modifica] Architettura e arte
La facciata è frutto di un restauro del 1871 di Carlo Maciachini che mantenne il portale a tutto sesto in marmo con architrave, una galleria di archetti gotici, il rosone e tre statue di santi attribuite a Giovanni di Balduccio o al Maestro di Viboldone; nella lunetta mosaico rappresentante la Madonna fra santi, copia dell'affresco originale di Angelo Inganni.
Il campanile del XIV secolo è stato restaurato e completato nel 1885.
L'interno barocco è a croce latina a tre navate.
Nella prima cappella della navata destra (di Pietro Foppa) vi sono affreschi del Lomazzo con Storie dei Santi Pietro e Paolo e temporaneamente vi è stato sistemato il Presepe
in carta del Londonio, al termine della navata grande tela del Legnanino raffigurante "Il Presepe con San Gerolamo".
Nel transetto destro l'affresco dei Fiamminghini "Alessandro IV istituisce l'ordine degli Agostiniani" e una Crocifissione del XIV secolo scoperta rimuovendo la tomba che la nascondeva. In basso, da destra: arca marmorea del giureconsulto Giacomo Bossi (m. 1339), con tre scomparti a rilievo, della scuola del maestro di Viboldone; arca di Martino Aliprandi (m. 1339) con rilievi a tre scomparti (Martino Aliprandi in cattedra, Trinità, il defunto presentato alla Vergine) opera di maestri campionesi; arca di ignoto, con un rilievo (Adorazione dei Magi) della prima metà del '300.
Nel mezzo della parete centrale sarcofago del beato Lanfranco Settala, opera di Giovanni di Balduccio.
Accanto all'ex cappella dove ora é l'ingresso posteriore della chiesa, a destra lastra tombale cinquecentesca raffigurante l'Angelo della resurrezione, a sinistra affresco seicentesco (Trionfo di S. Orsola) sotto il quale é stato rimesso in luce un affresco (Madonna con S. Agostino e la famiglia Aliprandi) di maestro lombardo di metà '300. Nella cappella di S. Agostino, tele di Federico Bianchi e di Paolo Pagani.
L'altare maggiore è neoclassico e sulle pareti laterali del presbiterio sono la Disputa di Sant'Ambrogio e Sant'Agostino di Camillo Procaccini e il Battesimo di Sant'Agostino del Cerano.
[modifica] Bibliografia
- AA.VV. "Milano" Touring Club Italiano Milano 2005 pag. 260-263.
- La chiesa di San Marco a Milano, a cura di M. L. Gatti Perer, Milano 1999.
[modifica] Voci correlate
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