Chilone
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Chilone (Sparta, VI secolo a. C.) fu uno dei Sette saggi greci
Diogene Laerzio, riferendo della sua nascita a Sparta da un Damageto, riporta che egli era già vecchio durante la 52^ Olimpiade (572 - 569) tanto che morì nella città greca di Pisa, dopo aver abbracciato il figlio vincitore nella gara di pugilato ad Olimpia. Sulla sua tomba sarebbe stato inciso l'epigramma
- Incoronata di lance, Sparta generò questo Chilone
- che dei Sette Sapienti quanto a sapienza fu il primo
Uomo di poche parole, sosteneva di non mai aver commesso nulla di illegale nella sua vita ma di avere dei dubbi riguardo a un episodio: quando era giudice, per parte sua condannò un amico, applicando la legge, ma convinse gli altri giudici ad assolvere l'imputato, in modo che fossero salvi sia la legge che l'amico.
Si dice anche che, considerata la posizione e la natura dell'isola di Citera, desiderasse che quell'isola non fosse mai esistita, o che il mare l'avesse sommersa, prevedendo che sarebbe stata la rovina degli Spartani. Infatti accadde poi che un Damarato, esiliato da Sparta, consigliasse Serse di fare dell'isola una base navale da cui attaccare la Grecia; molti anni dopo, durante la guerra del Peloponneso, Citera fu presa dagli Ateniesi, comandati da Nicia, dalla quale attaccavano gli Spartani.
[modifica] Bibliografia
Diogene Laerzio, Vite e dottrine dei più celebri filosofi, Milano, 2005
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
Storia della filosofia | Filosofi | Discipline filosofiche | Opere filosofiche