Come rubare un milione di dollari e vivere felici
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Come rubare un milione di dollari e vivere felici | |
Titolo originale: | How to Steal a Million |
Lingua originale: | inglese |
Paese: | USA |
Anno: | 1966 |
Durata: | 127' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia |
Regia: | William Wyler |
Soggetto: | George Bradshaw |
Sceneggiatura: | Harry Kurnitz |
Produzione: | Fred Kohlmar |
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Fotografia: | Charles Lang |
Montaggio: | Robert Swink |
Musiche: | John Williams |
Scenografia: | Alexandre Traune |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Come rubare un milione di dollari e vivere felici (How to Steal a Million) è un film statunitense del 1966, diretto da William Wyler, con Audrey Hepburn, Peter O'Toole e Eli Wallach.
[modifica] Trama
Charles Bonnet (Hugh Griffith) è considerato uno stimato collezionista d'arte, mentre, in realtà, è un falsario. Bonnet presta ad una prestigioso museo di Parigi, la sua Venere di Cellini, stimata un milione di dollari, ma un falso anche questa. Ben presto scopre che i critici che lavorano presso il museo devono fare un controllo per verificare se la statua sia o meno vera.
Mentre Bonnet e la figlia Nicole (Audrey Hepburn) cercano di trovare una soluzione, quest'ultima scopre nel laboratorio del padre un uomo, Simon, che la ragazza prende per un ladro. Non potendolo denunciare, a causa del lavoro del padre, lo accompagna a casa e gli chiede di aiutarla a rubare la falsa statua dal museo. Ad ingarbugliare ulteriormente la situazione c'è il fatto che Simon non è un ladro, ma un detective che indaga proprio sul padre di Nicole. Essendosi innamorato della ragazza, il poliziotto non le dice nulla e si fa passare per un ladro, decidendo di aiutarla a rubare la falsa statua da un milione di dollari.
[modifica] Curiosità
- La parte interpretata da Eli Wallach era stata inizialmente affidata a George C. Scott che fu licenziato da Wyler per essere arrivato in ritardo nel suo primo giorno di lavoro. La parte fu poi affidata a Wallach.
[modifica] Collegamenti esterni
- (IT) Recensione su Mymovies