Crystal Palace (palazzo)

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Facciata originale della costruzione

Il Crystal Palace era un'enorme costruzione in stile vittoriano che fu eretta a Londra nel 1851 per ospitare l'Esposizione Universale. Fu installato a Hyde Park, per poi essere smontato e ricostruito in un'altra zona della città (Levisham) nel 1854. Si trattava di uno degli esempi più celebri di architettura del ferro.

Indice

1 Il concorso per la costruzione di un Palazzo delle Esposizioni
2 Il concetto
3 La fine del Crystal Palace
4 Curiosità
5 Galleria immagini
6 Collegamenti esterni

[modifica] Il concorso per la costruzione di un Palazzo delle Esposizioni

Interno del Crystal Palace

Nel 1850 si promosse la celebrazione della prima Esposizione Universale del mondo, per iniziativa del Principe Alberto. Un nuovo Palazzo delle Esposizioni, il cuore del progetto, doveva essere costruito in uno dei parchi principali di Londra, anche se era difficile che un edificio dalla superficie di diversi ettari si potesse lasciare definitivamente in una zona così importante. Al concorso pubblicato per la prima volta parteciparono circa 240 candidati. Tutti i progetti finirono per esser considerati impraticabili, dato che non permettevano che si smontasse l'edificio per ricostruirlo altrove. Tra i partecipanti, quelli che proposero i progetti di maggior successo erano il francese Hector Horeau e l'irlandese Richard Turner. Entrambi proponevano un edificio costruito interamente in ferro e vetro. Il comitato responsabile decise in seguito di realizzare un semplice progetto base [1], per poi farlo sviluppare ulteriormente da altri architetti. Fu Joseph Paxton, allora famoso costruttore di serre, a fornire la variante del progetto base che prometteva l'esecuzione più rapida. Infatti, la costruzione poteva avvalersi di materiale prefabbricato e prodotto in serie, in maniera tale da permettere che l'edificio fosse eretto in soli quattro mesi.

[modifica] Il concetto

Crystal Palace: visione frontale e pianta dell'edificio

L'unità base che costituiva l'edificio era un quadrato del lato di 24 piedi (circa 7,3 m). Il piano della parte principale dell'edificio prevedeva 77x17 di queste unità. Esso raggiungeva una superficie totale di 84'000 m². La divisione dei vari spazi di esposizione poteva lo schema dei vari elementi quadrati uguali tra di loro. L'uso di sostegni di ferro permetteva una totale rinuncia a muri maestri, per cui quasi tutta la superficie esterna poteva essere costruita con vetro. Il concetto facilitava enormemente il progetto di una successiva ricostruzione, volendo anche in forma ampliata. Dopo la ricostruzione al nuovo sito, vi furono così degli arricchimenti sostanziali: tra l'altro, fu costruita una volta a botte anche sul transetto della costruzione, che risultava quindi più alta e che permetteva lo sviluppo degli alberi che crescevano nel palazzo. Delle torricelle laterali poste ai lati dello stabile venivano usate per immagazzinare l'acqua di cui avevano bisogno le piante.

[modifica] La fine del Crystal Palace

Il Crystal Palace ricostruito in versione ingrandita dopo il trasloco; si notino l'innalzamento di tutta la costruzione e gli ampliamenti operati alla volta del transetto

Gli incendi sono degli inconvenienti abbastanza tipici per costruzioni di questo tipo: già nel 1866 le fiamme avevano minacciato di demolire il palazzo. Il Crystal Palace fu definitivamente distrutto in un rogo il 30 novembre 1936 ([2]). Di notte, la luce e fumo poté essere riconosciuta a chilomentri da distanza. Restarono in piedi soltanto le due torricelle laterali, rase al suolo dai tedeschi pochi anni dopo (nella seconda guerra mondiale).

Lo stesso destinò diverse costruzioni ispirate a questa: Nel 1858, a pochi anni dalla costruzione, era stato annientato il New Crystal Palace di New York. Nel 1931. Fu la volta del Glaspalast a Monaco di Baviera. Nonostante il successo, il concetto di Paxton aveva dimostrato di non andare incontro alle esigenze della committenza, che spesso desiderava costruzioni destinate a durare nel tempo.

[modifica] Curiosità

In un discorso pronunciato davanti alla Camera dei Comuni, Winston Churchill commentò emblematicamente l'incendio del Crystal Palace, dicendo che quell'avvenimento designava la fine di un'epoca.

Il palazzo deve il suo nome ad una creazione linguistica proposta da un famoso periodico di satira chiamato Punch.

Gli utilizzi del palazzo furono molteplici: tra l'altro vi si svolgevano anche delle manifestazioni sportive, per cui un famoso club inglese di calcio che svolgeva spesso le proprie attività in questo palazzo prese così il nome dello stabile: Crystal Palace F.C.

Il �Crystal Palace ospitò anche una delle prime esposizioni sui dinosauri [3].

Le nervature della facciata principiale sarebbero ispirate a quelle della delle foglie di una ninfea, la Victoria amazonica [4]. Secondo Paxton, che era anche giardiniere, le piante erano da considerare tra i migliori modelli di ingegneria.