Dante Isella
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Dante Isella nato a Varese nel 1922 è un critico letterario e filologo italiano.
Ha insegnato letteratura italiana alle università di Catania, Padova, Pavia, Zurigo e al Politecnico di Friburgo. Direttore sin dalla fondazione nel 1962, assieme a Maria Corti, D'Arco Silvio Avalle e Cesare Segre, della rivista 'Strumenti critici', ha collaborato a 'Studi di filologia italiana' e al 'Giornale storico della letteratura italiana'.
La sua attenzione di critico e di filologo si è rivolta in particolare alla definizione di una 'linea lombarda' (I lombardi in rivolta, 1984), a partire da Carlo Maria Maggi, di cui ha curato l'edizione di Il teatro milanese (1964), I consigli di Meneghino (1965), le Rime milanesi (1965); attraverso Giuseppe Parini con L'officina della 'Notte' e altri studi pariniani (1968) e le edizioni critiche di Il Giorno (1969) e delle Odi (1975); la scapigliatura lombarda con La lingua e lo stile di Carlo Dossi (1958) e le edizioni delle Note azzurre (1964) e degli Amori (1977) di Carlo Dossi; Carlo Porta, di cui ha curato l'edizione critica delle Poesie (1955-1956); sino a Carlo Emilio Gadda.
Si ricordano tra gli altri il saggio Da Manzoni a Sereni (1994) e le edizioni commentate dei Mottetti (1988) e delle Occasioni (1996) di Eugenio Montale.
Ha vinto il Premio Imola 2005 con Vita di critico.
Ha vinto il Premio Chiara alla carriera 2007.