Dario Franceschini
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Parlamento Italiano Camera dei deputati |
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On. Dario Franceschini | |
Luogo di nascita | Ferrara |
Data di nascita | 19 ottobre 1958 |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Professione | avvocato |
Partito | ![]() |
Legislatura | XIV, XV Legislatura |
Gruppo | L'Ulivo |
Coalizione | ![]() |
Circoscrizione | XI Emilia-Romagna |
Incarichi parlamentari | |
Capogruppo; |
Dario Franceschini (Ferrara, 19 ottobre 1958) è un politico italiano, tra i principali esponenti della Margherita e dell'Ulivo.
Sposato con Silvia Bombardi, ha due figlie, Caterina e Maria Elena.
Laureato in giurisprudenza, avvocato civilista e cassazionista, ha pubblicato nel 1985 il libro Il Partito Popolare a Ferrara. Cattolici, socialisti e fascisti nella terra di Grosoli e Don Minzoni.
È stato membro effettivo del collegio sindacale dell'Eni nei primi tre anni della privatizzazione; è socio ordinario di Astrid (Associazione per gli Studi e le ricerche sulla Riforma delle Istituzioni Democratiche e sull'innovazione nelle amministrazioni pubbliche) e della sezione italiana dell'Istituto Internazionale "Jacques Maritain".
La sua attività politica inizia a livello studentesco, quando fonda l'Associazione Studentesca Democratica, di ispirazione cattolica e centrista. Successivamente si iscrive alla Democrazia Cristiana e viene eletto delegato provinciale giovanile. Nel 1980 diventa consigliere comunale di Ferrara e nel 1983 capogruppo consiliare.
L'anno seguente entra nella direzione nazionale del movimento giovanile Dc, per il quale fonda e dirige la rivista "Nuova Politica". Nel 1989 dirige a Roma il mensile "Settantasei" che raccoglie i quadri trentenni della sinistra dc e viene chiamato alla vice-direzione del mensile "Il Confronto" e nella redazione del settimanale del partito "La Discussione".
È sostenitore dell'alleanza con la sinistra, tant'è che nella trasformazione della Democrazia Cristiana in Partito Popolare Italiano, non accetta la decisione del partito di schierarsi autonomamente - come coalizione di centro - alle elezioni politiche del 1994, nel Patto per l'Italia. Decide pertanto di aderire al movimento dei Cristiano Sociali, che lo candidano a sindaco di Ferrara (sostenuto anche da Verdi e Laburisti) raccogliendo il 20%.
Dopo le scissioni interne al PPI e l'adesione dello stesso all'Ulivo, rientra nel partito e, dal 1997 al 1999, ne è vicesegretario nazionale. Entra nel secondo Governo D'Alema come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Riforme Istituzionali, riconfermato poi dal successivo Governo Amato.
Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato nel collegio maggioritario di Ferrara e diventa componente della Giunta delle elezioni e della Prima Commissione permanente Affari costituzionali.
Tra i fondatori della Margherita, nel luglio 2001 entra a far parte del Comitato Costituente del partito, del quale diventa coordinatore dell'esecutivo nazionale. Gli incarichi di partito gli vengono confermati dai successivi congressi del 2002 e del 2004. È membro del direttivo del Partito Democratico Europeo.
È stato presidente dell'Ente Palio di Ferrara dal 2003 al 2006.
Rieletto deputato alle elezioni politiche del 2006, è divenuto presidente del gruppo parlamentare dell'Ulivo alla Camera dei Deputati. Ha lasciato l'incarico di Coordinatore dell'esecutivo nazionale della Margherita, sostituito da Antonello Soro. Rappresenta il Parlamento italiano al Consiglio d'Europa e all'assemblea dell'Unione Europea Occidentale.
Nel 2006 ha pubblicato per Bompiani il suo primo romanzo:"Nelle vene quell'acqua d'argento".