Despota (bizantino)
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Il Despota (in greco: δεσπότης, despotēs, femminile δέσποινα, despoina, in Bulgaro e Serbo despot, femminile despotica) è un titolo di corte bizantino, anche presente nell'impero latino, Bulgaria, Serbia e Impero di Trebisonda.
[modifica] Origini e distribuzione
L'originale termine greco despotēs lo designava come un signore ed era sinonimo di kyrios. Come in greco equivaleva al latino dominus, il figura del despota divenne una referenza all'Impero Romano e il termine veniva ocasionalmente usato negli eventi formali, ed anche nelle monete.
Il titolo di Despota fu assegnato al membro di corte dalla dignità più alta, partendo dal re di Ungheria Béla III, e dall'erede dell'imperatore di Bisanzio Manuele I Comeno nel 1163.
Il titolo di despota si espanse negli stati successori bizantini dopo la Quarta Crociata e fu aggiudicato a tutti i sovrani che ottennero il titolo imperiale, inclusi gli imperatori dell'Impero Latino, della Bulgaria, della Serbia, di Trebisonda ed un caso singolare fu il Despotato di Epiro. Il titolo di despota poteva essere ance assegnato da un imperatore ad un magnate straniero per i suoi numerosi servizi. Nell'Impero di Trebisonda il titolo il titolo veniva assegnato al diretto erede al trono, in forte contrasto di come si faceva altrove.
Solo i futuri due secoli il concetto di despota ebbe un significato completamente negativo, come sovrano assoluto e quindi tiranno.
[modifica] Bibliografia
- Oxford Dictionary of Byzantium, Oxford University Press, 1991. (en)
- B. Ferjančić, Despoti u Vizantiji i južnoslovenskim zemljama, Belgrado 1960.
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