Dialetto aretino-chianaiolo
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Il dialetto Aretino - Chianaiolo si divide proprio in due parti, il primo parlato solo nei comuni della provincia di Arezzo della Valdichiana e presenta delle differenze dal toscano "classico" e presenta molte similitudini con il Dialetto perugino, non vi è ad esempio la perdita di "-re" dunque non "andà" ma "andare" o non "vivè" ma "vivere". Inoltre in queste zone il tipico "si và" ("andare") diventa "se và", un altro esempio classico e la mutazione di "mi garba" in "me garba". Inoltre è in uso la parola alò, che deriva dal francese "aller" (occupazione francese di Arezzo dal 1796) e che appunto significa andare. Vi è anche la presenza in alcuni vocaboli della "g" dolce (j), anch'essa presumibilmente di derivazione francese
Altro fattore importante che la "ca-" di alcuni vocaboli diventa "che-", esempio la parola "cane" diventa "chène" o "casa diventa chèsa . Nella zona senese fino a Chiusi si ha il chianaiolo che e' molto simile a senese ma risente di alcuni influssi aretini, perugini e a volte laziali, si nota un'attenuazione rispetto al Senese del fenomeno dell'indebolimento della C . Infine a Città della Pieve, paesino all'estremo confine tra Umbria e Toscana si denota una fonetica prettamente Aretino-Senese con influssi dialettali del Lazio.