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Toscana - Wikipedia

Toscana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Wikipedia:WikiProject/WikiProject/Geografia/Antropica/Regioni Regione Toscana
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Toscana - Bandiera
Toscana - Stemma
Stato: Italia
Zona: Italia centrale 
Capoluogo: Firenze
Superficie: 22.990 km²
Abitanti:
3.516.296
Densità: 155 ab./km²
Province: Arezzo, Grosseto, Firenze, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena
Comuni: Elenco dei 287 comuni
Presidente: Claudio Martini  dal 4.04.05
 
Sito istituzionale
La Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze
La Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze
Panorama del Golfo di Baratti
Panorama del Golfo di Baratti
Veduta del Porto Romano dell'Isola di Giannutri con l'Isola del Giglio sullo sfondo
Veduta del Porto Romano dell'Isola di Giannutri con l'Isola del Giglio sullo sfondo
Veduta panoramica di Pitigliano
Veduta panoramica di Pitigliano
L'Isola di Pianosa nel cuore dell'Arcipelago
L'Isola di Pianosa nel cuore dell'Arcipelago

La Toscana è una delle maggiori regioni italiane per patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico. Oltre ad essere la culla del Rinascimento e della lingua italiana, che è derivata quasi interamente dal dialetto toscano, in Toscana si sono verificate per la prima volta nella storia due grandi conquiste da parte dell'umanità: la parità di diritti tra uomo e donna durante la Civiltà etrusca e l'abolizione della pena di morte, avvenuta nel Granducato di Toscana il 30 novembre 1786 grazie a Pietro Leopoldo di Lorena.

Posta nell'Italia centrale, confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Marina di Carrara (confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del fiume Chiarone, che segna il confine con il Lazio.

La Toscana amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano: Gorgona nel Mar Ligure, Capraia nel Canale di Corsica, l'Isola d'Elba, a cavallo tra il Mar Ligure, il Canale di Corsica, il Mar Tirreno e il Canale di Piombino, le isole di Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri nel Mar Tirreno. In totale, le isole dell'Arcipelago Toscano si sviluppano lungo 230 km di coste.

Il capoluogo regionale è Firenze; le altre città capoluogo di provincia sono Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.

Indice

[modifica] Geografia

Per approfondire, vedi la voce Zone Altimetriche d'Italia.
Zone altimetriche della Regione Toscana
Zone altimetriche della Regione Toscana

Il territorio toscano è per la maggior parte collinare (66,5%); comprende alcune pianure (circa l'8,4% del territorio ) e importanti massicci montuosi (il 25,1% della regione).

[modifica] Rilievi montuosi

Sia a nord che a est la Toscana è circondata dagli Appennini ma il territorio è prevalentemente collinare. Tuttavia, nella regione si trovano altri rilievi montuosi degni di nota al di fuori della dorsale appenninica.

Nella parte centro-settentrionale della regione ritroviamo, a nord-ovest, le Alpi Apuane (separano -tra le province di Lucca e Massa-Carrara- la Versilia dalla Garfagnana) e i Monti Pisani che svettano tra Pisa e Lucca; a nord tra Garfagnana, Emilia Romagna ed i Monti Pratesi, la verdissima Montagna Pistoiese, con rilievi che sfiorano i 2000 metri s.l.m.; nella parte centrale i Monti del Chianti si innalzano tra le dolci colline segnando il confine tra le province di Siena e Arezzo; a est il Pratomagno, quasi completamente circondato dall'Arno, divide la parte appenninica dell'aretino (il Casentino) dal Valdarno superiore fiorentino e aretino.

La parte meridionale della regione si caratterizza, ad ovest, per le Colline Metallifere che separano la Maremma dall'entroterra meridionale pisano e dalla parte sud-occidentale della provincia di Siena; a est svettano invece il massiccio del Monte Amiata (antico vulcano ormai spento tra le province di Siena e Grosseto dalle cui sorgenti attinge l'Acquedotto del Fiora) e, più ad oriente, il Monte Cetona che si innalza all'estremità sud-orientale della provincia di Siena separando la Val d'Orcia dalla Val di Chiana.

[modifica] Gruppi collinari

Il territorio della Toscana risulta prevalentemente collinare, soprattutto nella parte centro-meridionale. I vari sistemi collinari sono separati dalle vallate dei vari corsi d'acqua e digradano ad ovest verso le aree pianeggianti costiere.

Nella parte centrale della regione ritroviamo, da ovest a est, le Colline livornesi a sud della città labronica, le Balze di Volterra che caratterizzano i territori circostanti l'omonimo centro della provincia di Pisa, il Montalbano tra le province di Pistoia, Prato e Firenze, i rilievi collinari della Valdelsa tra le province di Siena e Firenze, le colline del Chianti fiorentino, senese ed aretino che occupano una vasta area a cavallo tra le tre province, i rilievi collinari della Valtiberina all'estremità orientale della provincia di Arezzo.

L'area meridionale della regione si caratterizza ad ovest per le Colline Metallifere (a cavallo tra le province di Grosseto, Livorno, Pisa e Siena dove svettano anche alcuni rilievi montuosi; la parte centrale della Toscana meridionale comprende i rilievi collinari della Valle dell'Ombrone e le Colline dell'Albegna e del Fiora in provincia di Grosseto, le colline della Val di Merse e le Crete senesi con il Deserto di Accona (caratterizzato da calanchi e biancane) in provincia di Siena; la parte orientale include le colline dell'Area del Tufo in provincia di Grosseto, dai rilievi collinari della Val d'Orcia in provincia di Siena (tra essi svettano ad sud-ovest il Monte Amiata e a sud-est il Monte Cetona) e dalle colline della Val di Chiana che caratterizzano il paesaggio a cavallo delle estremità meridionali delle province di Siena e Arezzo.

[modifica] Pianure

In Toscana, si trovano aree pianeggianti sia lungo la fascia costiera che nell'entroterra.

Il litorale settentrionale comprende la Versilia (chiusa a est dalle Alpi Apuane); l'area pianeggiante che interessa la costa tra Pisa e Livorno comprende invece l'ultimo tratto del Valdarno inferiore. La Maremma si apre lungo l'intero tratto costiero centro-meridionale della regione, inoltrandosi anche in territorio laziale, ed è suddivisa a sua volta in Maremma livornese e pisana a nord e in Maremma grossetana a sud.

Tra le aree pianeggianti interne, la pianura principale è il Valdarno che si sviluppa da est ad ovest lungo il corso dell'omonimo fiume tra le province di Arezzo, Firenze e Pisa, includendo anche l'estremità settentrionale della provincia di Livorno a sud della foce. Questa area pianeggiante è suddivisa a sua volta in Valdarno superiore a monte di Firenze, medio Valdarno attorno alla città di Firenze e Valdarno inferiore a valle di Firenze.

Tra la dorsale appenninica e il Montalbano, nella parte centrale della regione, si trova una conca intermontana che si sviluppa da sud-est a nord-ovest ed include le città di Firenze, Prato e Pistoia con le relative aree metropolitane prive di soluzioni di continuità; la piana può essere considerata come una continuazione del medio Valdarno.

Tra la dorsale appenninica, i Monti Pisani e il Montalbano, nella parte nord-occidentale della regione, si apre un'area pianeggiante tra le province di Pisa, Lucca e Pistoia che include ad ovest la Piana di Lucca, a est la bassa Valdinievole, mentre a sud si inoltra nel Valdarno inferiore attraverso il Padule di Fucecchio.

Altre aree pianeggianti minori, spesso circondate da sistemi collinari, si ritrovano lungo le valli di alcuni corsi d'acqua minori. Tra queste sono da segnalare la Valdera in provincia Pisa, la Valdelsa tra le province di Siena e Firenze e la Val di Chiana tra le province di Siena e Arezzo.

[modifica] Clima

Paesaggio tra le Crete senesi e la Val d'Orcia
Paesaggio tra le Crete senesi e la Val d'Orcia

Dal punto di vista climatico la regione presenta caratteristiche diverse da zona a zona. Le correnti d'aria che influenzano il clima della Toscana, presentano spesso andamenti diversi a nord e a sud dell'Isola d'Elba, che si comporta come una sorta di "spartiacque" a livello meteorologico.

Le temperature medie annue, che registrano i valori più elevati attorno ai 16°C lungo la costa maremmana, tendono a diminuire man mano che si procede verso l'interno e verso nord; nelle pianure e nelle vallate interne (medio Valdarno e Val di Chiana) si raggiungono i valori massimi estivi, che spesso si avvicinano e toccano i 40°C e si contrappongono a minime invernali piuttosto rigide, talvolta anche di alcuni gradi sotto zero. Le caratteristiche di continentalità possono essere sintetizzate con i valori massimi e minimi assoluti registrati nella città di Firenze, dove il termometro ha toccato +43,6°C il 26 luglio 1983 ed è sceso addirittura a -23,2°C il 12 gennaio 1985.

Le precipitazioni risultano molto abbondanti a ridosso dei rilievi appenninici lungo l'asse ovest-est tra la Versilia e il Casentino, con valori massimi oltre i 2000 mm annui sulle vette più alte delle Alpi Apuane e dell'Appennino Tosco-Emiliano; al contrario, lungo la fascia costiera della Maremma grossetana, soprattutto nella zona dell'Argentario, si raggiungono faticosamente i 500 mm annui di media. Molto penalizzate dal punto di vista pluviometrico risultano anche le Crete Senesi e alcune zone della Val d'Orcia e della Val di Chiana dove i valori medi annui si aggirano tra i 600 e i 700 mm.

Le nevicate, frequenti nella stagione invernale su tutti i rilievi appenninici e sulla parte sommitale del Monte Amiata, possono raggiungere anche le zone collinari limitrofe; i fenomeni nevosi sono più rari lungo la costa settentrionale e nelle pianure interne, mentre risultano essere episodi davvero unici lungo la costa della Maremma grossetana, dove la neve è caduta soltanto nel gennaio 1985 e, sulla sommità dell'Argentario, anche la notte di Natale del 1996.

Da segnalare, inoltre, l'eliofania (durata del soleggiamento), che risulta essere molto rilevante lungo la fascia costiera della provincia di Grosseto, dove raggiunge valori prossimi ai massimi assoluti dell'intero territorio nazionale italiano, con una media annuale di oltre 7 ore giornaliere (valore minimo in dicembre con una media di circa 4 ore al giorno e valori massimi superiori alle 11 ore giornaliere in giugno e luglio). Ciò è dovuto sia all'orografia della zona (assenza di rilievi montuosi che ostacolano l'insolazione) che al particolare microclima con scarse precipitazioni e con un elevatissimo numero di giorni all'anno con cielo completamente sereno.

Nelle tabelle sottostanti sono riporati i valori medi che si registrano in alcune località della regione.

Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 8 10 15 19 23 29 33 32 27 21 14 11 20,1
Temperatura minima media (°C) 1 2 5 8 11 16 19 18 14 10 5 2 9,2
Piogge (mm) 74 69 81 79 74 56 41 76 79 89 112 91 921
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 11 12 14 17 21 24 30 29 24 21 14 12 19,1
Temperatura minima media (°C) 3 4 5 8 13 15 19 18 15 11 7 4 10,2
Piogge (mm) 109 100 99 92 79 48 25 52 76 133 140 118 1071
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 11 12 15 17 21 25 29 28 26 21 16 12 19,4
Temperatura minima media (°C) 6 6 7 10 14 17 21 20 18 13 8 7 12,2
Piogge (mm) 59 64 64 69 59 39 15 29 70 90 95 75 728
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 9 10 14 17 22 27 32 31 25 20 13 10 19,2
Temperatura minima media (°C) -1 0 3 5 7 12 15 14 11 6 3 1 6,3
Piogge (mm) 55 53 49 67 62 47 32 56 60 84 98 75 738
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 6 8 12 15 19 23 28 27 22 17 11 7 16,2
Temperatura minima media (°C) -1 1 3 5 10 14 17 16 13 11 4 1 7,8
Piogge (mm) 48 57 49 55 53 36 29 57 68 75 80 60 667
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 12 13 14 16 21 24 27 27 25 20 15 13 18,9
Temperatura minima media (°C) 8 9 10 12 16 19 22 21 19 15 10 8 14,1
Piogge (mm) 61 53 51 47 28 24 13 30 51 82 86 69 595
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 13 14 17 18 22 26 30 29 27 21 15 13 20,4
Temperatura minima media (°C) 3 3 5 7 10 15 18 17 15 11 6 3 9,4
Piogge (mm) 45 47 42 45 32 19 11 29 44 69 87 67 537
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 13 14 15 17 22 25 28 27 25 21 15 13 19,5
Temperatura minima media (°C) 7 8 9 11 15 18 20 20 18 14 9 8 13,1
Piogge (mm) 45 49 43 38 23 14 8 25 38 69 78 67 497

[modifica] Territori

Provincia di Arezzo Provincia di Firenze Provincia di Grosseto Provincia di Livorno
Provincia di Lucca Provincia di Massa-Carrara Provincia di Pisa
Provincia di Pistoia Provincia di Prato Provincia di Siena

[modifica] SIC - Siti di Interesse Comunitario

Questi sono, per quanto concerne la Regione Toscana, i siti di rilevante importanza in ambito CEE riferiti alla regione biogeografica mediterranea.
Le località - definite Siti di Interesse Comunitario, e spesso indicate con l'acronimo SIC - sono state proposte sulla base del Decreto 25/3/2005 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell'8 luglio 2005 - predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva 92/43/CEE.

[modifica] Storia

Sito archeologico della necropoli di Populonia
Sito archeologico della necropoli di Populonia
Antica mappa del centro storico di Pisa
Antica mappa del centro storico di Pisa
La Pieve di San Donato a Porrona presso l'omonimo castello medievale
La Pieve di San Donato a Porrona presso l'omonimo castello medievale
Cosimo I de' Medici, Granduca di Toscana
Cosimo I de' Medici, Granduca di Toscana

Non sappiamo quali siano stati i primi uomini che abitarono la Toscana. Le prime tracce certe della loro presenza nella regione si hanno nel secondo millennio a.C.: quello dell'età del bronzo e del ferro. Di quel periodo sono stati ritrovati, in varie zone della Toscana, resti di villaggi, costruiti principalmente su palafitte, con alcuni oggetti e suppellettili che testimoniano l'esistenza di una vita sociale già abbastanza organizzata.

Fra il decimo e l'ottavo secolo a.C., l'età del ferro trova la sua massima espressione nella civiltà villanoviana, che ha preso il nome da Villanova, un insediamento di grande interesse archeologico, dove sono state trovate lance, spade, pettini e gioielli di ogni tipo. Questa è una dimostrazione dei progressi che erano stati fatti nell'estrazione e nella Iavorazione dei metalli, di cui era particolarmente ricco il sottosuolo della regione.

Verso l'ottavo secolo prima di Cristo appaiono le prime testimonianze della presenza, in tutto il territorio dell'Italia Centrale, di un popolo misterioso e straordinario: gli Etruschi. Da essi la Regione prese il nome di Etruria, Tuscia per i Romani e successivamente Tuscania e Toscana.

La loro provenienza è ancora un mistero per gli storici; si ipotizza possano essere originari della Lidia, in Asia Minore. Altri autori invece li ritengono popolazioni autoctone che hanno subito influenze esterne. Non è un mistero che all'interno delle più antiche tombe etrusche siano state rinvenute suppellettili, armi e oggetti di fattura sarda. È archeologicamente provato che questo popolo, più avanzato di quello etrusco, abbia colonizzato le coste della Toscana e creato importanti insediamenti nel primo millennio, sino a spingersi in Campania. Attorno al sesto secolo a.C., gli Etruschi raggiunsero il culmine della loro potenza, con possedimenti che andavano dalla Pianura Padana alla Campania. Costruirono strade, bonificarono paludi ed edificarono grandi città, come Arezzo, Tarquinia, Chiusi, Vulci, Roselle, Vetulonia, Veio, Volsini e Volterra.

II livello di civiltà raggiunto da questo grande popolo è testimoniato dagli eccezionali reperti archeologici, sparsi in un territorio vastissimo e ritrovati nelle tombe - di ogni tipo e dimensione - delle necropoli, straordinarie ed incredibili città dei morti. Inoltre, la civiltà etrusca, grazie alla sua cultura e ai suoi principi fondanti, determinò uno dei primi esempi nella storia di parità di diritti tra uomo e donna; quest'ultima, infatti, poteva godere dell'eredità alla morte del "marito" e poteva partecipare ai banchetti e alla vita sociale nelle stesse forme dell'uomo.

Nel terzo secolo a.C., gli Etruschi furono sconfitti dalla potenza militare di Roma e, dopo un primo periodo di prosperità, dovuto allo sviluppo dell'artigianato, dell'estrazione e della lavorazione del ferro, dei commerci, tutta la regione decadde economicamente, culturalmente e socialmente. Nel 180 a.C. i Romani, per disporre della Liguria nella loro conquista della Gallia, dovettero deportare 47.000 Liguri Apuani, irriducibili ribelli, confinandoli nell'area sannitica compresa tra Benevento e Campobasso.

Dopo la caduta dell'Impero Romano la regione passò attraverso le dominazioni ostrogota e bizantina, prima di divenire oggetto di conquista da parte dei Longobardi (569), che la eressero a ducato con sede a Lucca.

Per approfondire, vedi la voce Ducato di Tuscia.

Dopo la caduta dei Longobardi per opera di Carlo Magno, il ducato divenne contea e successivamente marchesato di Lucca. Nel secolo XI il Marchesato passò agli Attoni, grandi feudatari Canossiani, che possedevano anche Modena, Reggio Emilia e Mantova. A quella famiglia apparteneva la famosa Contessa Mathilde di Canossa, nel cui castello avvenne l'incontro fra il Papa Gregorio VII e l'Imperatore di Germania, Enrico IV.

Attorno al XII secolo inizia il periodo dei Liberi Comuni e Lucca diventa il primo comune in Italia. Nascono le prime forme di democrazia partecipativa e le associazioni di arti e mestieri, che fecero della Toscana un irripetibile esempio di autonomia culturale, sociale ed economica. Fra le città della regione primeggiò Firenze.

Prima con Dante Alighieri e con Giotto nel '300, poi, nel '400 con altri grandi artisti, la Toscana, ed in particolare Firenze, diede un determinante contributo al Rinascimento Italiano. Nel periodo rinascimentale predomina a Firenze la famiglia dei Medici. Giovanni di Bicci, Cosimo e Lorenzo furono uomini astuti, intelligenti e saggi. La Toscana venne governata dai Medici fino al 1737, quando la dinastia si estinse con Giangastone, eccetto Lucca che rimase una repubblica autonoma, Piombino che costituiva un principato a se' stante, e l'area di Orbetello e Monte Argentario collocata nello Stato dei Presidi.

Il Granducato di Toscana passò sotto il dominio di una famiglia austriaca, i Lorena, che governò fino al 1859. I Lorena, specialmente Pietro Leopoldo, che fece risanare gran parte della Maremma, furono principi liberali e contribuirono a fare della Toscana una delle regioni più ricche d'Italia.

La più importante innovazione voluta dai Lorena, proprio grazie a Pietro Leopoldo, fu l'abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana, che divenne così il primo stato al mondo in cui vennero bandite le esecuzioni capitali. Il provvedimento entrò in vigore il 30 novembre 1786 e, prendendo spunto da questo grandissimo esempio di civiltà, è stata istituita in tempi recenti la Festa della Toscana, che si tiene ogni anno nel giorno di tale anniversario.

Durante il periodo napoleonico e nel primo periodo del Risorgimento Italiano, in Toscana trovarono asilo politico patrioti e scrittori.

Il passaggio tra il Granducato e lo Stato unitario italiano avvenne in seguito ad un plebiscito popolare che sanzionò, il 15 marzo 1860, la riunione della regione al Piemonte e, quindi, al Regno d'Italia.

In attesa del trasferimento della capitale a Roma, cosa che avvenne nel 1870, Firenze ospitò il governo della nazione per cinque anni, divenendo il centro, oltre che della cultura, della politica italiana.

La storia della Toscana si identifica, da questo momento, con quella dello Stato Italiano, di cui fa parte, pur conservando una sua specificità che la distingue dalle altre regioni.

[modifica] Cultura

Il centro storico di Sovana
Il centro storico di Sovana

La Toscana è nota in tutto il mondo per la sua grandissima ricchezza di opere d'arte.

Numerose sono le necropoli etrusche degne di nota, come Sovana, Vetulonia e Populonia e le testimonianze di epoca romana, molte delle quali sorte presso preesistenti città etrusche, come Volterra, Fiesole e Roselle.

Nel Medioevo in molti comuni toscani vennero realizzate grandiose cattedrali e basiliche, imponenti palazzi comunali e pregevoli edifici (Piazza dei Miracoli a Pisa, la Cattedrale di Siena...).

Il Rinascimento si sviluppò a partire da Firenze e dalla Toscana, diffondendosi successivamente anche nel resto d'Italia e d'Europa; in quest'epoca vennero realizzate le più grandi opere della storia mai viste fino ad allora, come la cupola del Brunelleschi a Firenze, la Cattedrale e Palazzo Piccolomini a Pienza e altro.

La scultura può essere semplicemente sintetizzata con il David di Michelangelo e il Perseo di Cellini; altrettanto notevoli sono i dipinti di Leonardo, del Botticelli, di Masaccio e di Piero della Francesca.

A cavallo tra Medioevo e Rinascimento vennero costruite la maggior parte delle Ville medicee, quasi tutte circondate da raffinati giardini all'italiana o immerse in ampie aree venatorie, in funzione dell'uso al quale erano destinate.

I periodi barocco e neoclassico hanno visto un ulteriore arricchimento del patrimonio artistico toscano, anche se non si sono ripetute le straordinarie innovazioni artistiche delle epoche precedenti.

Nell'Ottocento si è sviluppata in Toscana la corrente pittorica dei Macchiaioli che operava soprattutto a Livorno, a Firenze e in Maremma.

Dal punto di vista storico-artistico e culturale rivestono notevole interesse città come Firenze, Pisa, Lucca, Siena e Arezzo; tuttavia anche Pistoia, Prato, Grosseto e Livorno si caratterizzano per monumenti di pregio.

Non da meno sono molti centri minori, alcuni dei quali custodiscono opere d'arte di inestimabile valore, come Fiesole, Volterra, San Gimignano, Pienza, Montepulciano, Cortona, Sansepolcro, Massa Marittima, Pitigliano, Sovana, etc.

[modifica] Patrimoni dell'umanità UNESCO

Il Palazzo Comunale di Pienza
Il Palazzo Comunale di Pienza
Monumenti di Piazza dei Miracoli
Monumenti di Piazza dei Miracoli

[modifica] Case rurali

Per approfondire, vedi la voce Case rurali toscane.

La campagna toscana, oltre che per le celebri Ville medicee, è nota nel mondo per i caratteristici insediamenti rurali sparsi, legati a poderi mezzadrili che in passato assicuravano lavoro per tutto l'anno agricolo a tutti coloro che vi abitavano. Le case coloniche, molto spesso isolate, costituiscono pertanto uno degli elementi che contraddistinguono il paesaggio toscano, come ad esempio quello della val d'Orcia, reso dolce e suggestivo dai famosi filari di cipresso. La casa rurale presenta generalmente costruzioni in muratura, molto spesso su due piani, con il tetto rivestito dai tipici laterizi toscani. In base alle funzioni svolte, le case rurali possono presentarsi con un unico fabbricato che in passato comprendeva sia l'abitazione al piano superiore che il rustico al pian terreno (tipologia residenziale) o con un edificio principale adibito ad abitazione e una o più strutture distaccate adibite a rustici ed annessi vari (tipologia aziendale). Ogni zona della Toscana si caratterizza per le proprie varianti tipiche, come l'aretina, senese, fiorentina, lucchese, pistoiese, pisana e maremmana. Le diverse varianti residenziali presentano comunque il fabbricato di pianta rettangolare, talvolta con scala esterna che conduceva all'abitazione del piano superiore.

[modifica] Dialetto

Per approfondire, vedi la voce Dialetto toscano.

Il dialetto toscano è quello che si è discostato di meno dalla lingua latina e si è evoluto in maniera lineare ed omogenea. È alla base della lingua italiana, grazie agli scritti di Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini, che gli conferirono la dignità di "lingua letteraria" della penisola. Con l'Unità d'Italia venne adottato come lingua ufficiale, grazie anche alla prestigiosa teoria di Alessandro Manzoni relativa alla scelta della lingua per la stesura de I promessi sposi con "i panni lavati in Arno".

I locutori sono superiori ai 3 milioni, sottraendo dal numero totale degli abitanti della regione Toscana quelli della provincia di Massa-Carrara, dove si parla il dialetto carrarese, classificato tra i dialetti settentrionali.

Il dialetto toscano è un insieme di dialetti minori locali che presentano alcune differenze che li contraddistinguono gli uni dagli altri. Di seguito è riportata la suddivisione in dialetti toscani settentrionali, orientali, meridionali e occidentali (in altre classificazioni i dialetti toscani occidentali vengono inclusi tra i toscani settentrionali, mentre i dialetti toscani orientali vengono trattati a parte).

[modifica] Società

[modifica] Personalità di origine toscana (in ordine alfabetico)

[modifica] Religione

Interno del Duomo di Grosseto
Interno del Duomo di Grosseto

[modifica] Diocesi cattoliche

Per approfondire, vedi la voce Regione ecclesiastica Toscana.

La Toscana, oltre a contare dieci province dal punto di vista amministrativo, presenta un'ulteriore suddivisione territoriale in varie diocesi, ognuna delle quali fa capo alla propria cattedrale e sede vescovile di riferimento. Tuttavia, nelle varie epoche storiche c'è sempre stata una distinzione netta tra le due suddivisioni, i cui confini non sono mai risultati coincidenti tra loro. Inoltre va tenuto conto che il numero di diocesi risulta maggiore rispetto a quello delle province, poiché alcune località sono state da sempre sedi vescovili, nonostante non siano divenute in seguito capoluoghi di provincia. Attualmente la Toscana comprende un'abbazia territoriale, quattro arcidiocesi e tredici diocesi, alcune delle quali sono il frutto di accorpamenti avvenuti in epoche piuttosto recenti di due o più diocesi vicine.

Ecco di seguito l'elenco di tutte le diocesi della Toscana.

[modifica] Cucina

Il tipico taglio della Bistecca alla fiorentina
Il tipico taglio della Bistecca alla fiorentina
Una bottiglia di Chianti
Una bottiglia di Chianti
Il Cacciucco alla livornese
Il Cacciucco alla livornese

[modifica] Demografia

La Toscana conta più di 3 milioni e mezzo di abitanti che rappresentano circa il 6% della popolazione italiana, con una densità di circa 155 abitanti per km² che risulta inferiore rispetto alla media nazionale.

Poco più del 10% della popolazione toscana risiede nel capoluogo regionale e circa un terzo del totale regionale nell'area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia che si sviluppa senza soluzioni di continuità nella corrispondente conca intermontana. Altre zone densamente popolate sono, in ordine decrescente, l'area livornese, la fascia costiera della provincia di Massa-Carrara e della Versilia, la Valdinievole e la Piana di Lucca, l'area pisana e il Valdarno inferiore ed infine la zona del Valdarno superiore tra Arezzo e Firenze.

Al contrario, l'intera area appenninica (dalla Lunigiana e Garfagnana fino al Casentino), la Maremma grossetana, le Colline Metallifere, il Monte Amiata e la zona a sud di Siena comprendente la Val d'Orcia e le Crete senesi con il Deserto di Accona risultano essere i territori con la minore densità abitativa.

[modifica] Evoluzione demografica

Dagli anni '70 in poi la Toscana ha visto una continua diminuzione dei tassi di natalità. Tuttavia, la popolazione totale regionale si è mantenuta piuttosto stabile fino alla fine degli anni '90, quando è iniziato a verificarsi un aumento piuttosto deciso. Tutto ciò è stato possibile grazie all'immigrazione da altre regioni italiane (soprattutto quelle meridionali) e da paesi stranieri (fenomeno che si è molto accentuato negli ultimi due decenni).

Tra gli stranieri residenti, a livello regionale prevalgono i cittadini dei paesi dell'Europa orientale, seguiti da quelli di vari stati del continente africano; minore è la percentuale di cittadini asiatici ed americani.

Tuttavia, nell'area fiorentina e pratese le percentuali si discostano dalla media regionale, essendo presente una foltissima comunità cinese che costituisce nella zona la maggioranza dei cittadini stranieri.

[modifica] Città (popolazione in ordine decrescente)

Il Duomo di Lucca
Il Duomo di Lucca

[modifica] Economia

L'economia della regione si basa prevalentemente sul settore terziario, alimentato principalmente dal turismo. Tuttavia, in Toscana vi sono numerosi distretti industriali sparsi nel territorio, che incidono profondamente sull'economia a scala locale. Anche l'agricoltura e l'allevamento, grazie ai prodotti di qualità, rivestono notevole importanza, pur creando un numero marginale di posti di lavoro rispetto agli altri settori.

[modifica] Uso del suolo

Il Deserto di Accona nei pressi di Asciano
Il Deserto di Accona nei pressi di Asciano

Il territorio toscano, occupato da aree urbanizzate per poco più del 4% della sua estensione, è ricoperto per quasi il 44% da boschi, che interessano prevalentemente le aree montane appenniniche e dell’Amiata , le zone collinari più elevate come le Colline Metallifere e i Monti del Chianti e le aree in prossimità della fascia costiera. Le latifoglie sono le essenze predominanti, mentre le conifere dominano lungo la fascia costiera (pinete marittime) e in alta montagna (abeti); nella Maremma grossetana e nelle aree collinari limitrofe è molto diffusa anche la quercia da sughero (Quercus suber). Le aree coltivate rappresentano circa il 39% del territorio regionale e occupano prevalentemente le pianure (seminativi), le valli interne e le zone di medio-bassa collina (vigneti e oliveti). La vegetazione arbustiva interessa quasi il 7% del territorio e si caratterizza per la macchia mediterranea bassa e per la gariga nelle aree a ridosso della fascia costiera maremmana, e per i cespugli dei rilievi interni. Pascoli e praterie naturali occupano circa il 5% del territorio, soprattutto a carattere sparso nelle aree collinare interne e in modo più definito nella Maremma grossetana, specialmente nel cuore del Parco naturale della Maremma. Lo 0,6% del territorio è caratterizzato da aree con assenza o scarsità di vegetazione (calanchi e biancane del Deserto di Accona e delle Crete senesi e zone rocciose collinari e montane), mentre lo 0,4% circa è occupato da zone umide (lagune, paludi, laghi e stagni).

[modifica] Agricoltura e allevamento

Buoi maremmani allo stato brado tra le dune del Parco naturale della Maremma
Buoi maremmani allo stato brado tra le dune del Parco naturale della Maremma

L'agricoltura e l'allevamento rivestono ancora oggi una notevole importanza, vista la qualità dei prodotti forniti. La Toscana, inoltre, è stata la prima regione in Europa ad aver approvato una legge specifica che vieta la coltivazione e la produzione di organismi geneticamente modificati e il loro consumo nelle mense pubbliche (L.R. 53 del 6 aprile 2000); di fatto il territorio regionale può definirsi OGM-free.

[modifica] Agricoltura

Nelle aree montane, l’agricoltura si caratterizza per marginalità produttiva nelle aree montane, dove tuttavia vengono valorizzate al massimo le castagne, i funghi e i tartufi.

La collina si caratterizza per gli oliveti, dove prevalgono le specie Frantoio, Pendolino, Moraiolo, Leccino, Madremignola, Razzo, Rama Pendula, Coreggiolo, Ornellaia, Piangente ed Olivastra seggianese nella zona di Seggiano. Non da meno sono i vigneti, i più diffusi dei quali sono il Sangiovese, Ciliegiolo, Canaiolo, Malvasia nera, Aleatico e, in Maremma, anche Alicante, Petit Verdot, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon tra quelli a bacca rossa, mentre tra i bianchi spiccano il Trebbiano toscano, Vermentino, Vernaccia, Malvasia bianca e, nella Maremma grossetana, anche l'Ansonica. A tale proposito si segnala l'importanza mondiale dei vini toscani per la loro ottima qualità, tra i quali spiccano il Brunello di Montalcino, la Vernaccia di San Gimignano, il Chianti, il Chianti Classico, il Carmignano, il Morellino di Scansano, il Montecucco rosso, il Montecucco Sangiovese, il Monteregio di Massa Marittima rosso, il Monteregio di Massa Marittima Vin Santo Occhio di Pernice, l'Ansonica Costa dell'Argentario, i rossi dell'Elba, i pregiatissimi rossi della costa livornese quali il Bolgheri Sassicaia, il Bolgheri rosso e il Bolgheri rosso superiore.

Cavalli maremmani allo stato brado nella prateria maremmana
Cavalli maremmani allo stato brado nella prateria maremmana

La bassa collina e anche la pianura si caratterizzano per vivaismo (provincia di Pistoia), orticoltura, colture cerealicolo-foraggere, girasoli, mais, barbabietole e zafferano (province di Siena e Grosseto).

[modifica] Allevamento e zootecnia

L’allevamento e la zootecnia si fondano sulle razze autoctone che forniscono carni molto pregiate e di ottima qualità. Tra i bovini spiccano le razze chianina, maremmana, calvana e garfagnina, tutte allevate allo stato brado; tra i suini spiccano quelli di Cinta senese. Tra le razze autoctone ovine sono in fase di recupero la pomarancina e la zerasca; i cavalli più diffusi sono il maremmano, l’aveglinese e il bardigiano che vengono allevati per manifestazioni turistiche e sportive (il cavallo monterufolino è in fase di recupero dopo aver rischiato l’estinzione).

[modifica] Distretti industriali

Nella regione vi sono distretti industriali che si differenziano tra loro per la tipologia di attività. Di seguito sono riportati i principali.

[modifica] Commercio e settore terziario

La vasca termale nella piazza di Bagno Vignoni in Val d'Orcia
La vasca termale nella piazza di Bagno Vignoni in Val d'Orcia

Il commercio e il settore terziario rappresentano per la regione una delle principali fonti dell’economia, essendo fonte di occupazione per circa 2/3 dei residenti. Oltre al modello di commercio tradizionale toscano (basato sulla piccola o media impresa spesso a conduzione familiare e su fiere e mercati locali), rivestono notevole importanza sia il turismo che i servizi (banche e assicurazioni).

[modifica] Turismo

Il turismo rappresenta una delle principali risorse economiche della Toscana. Oltre il 40% del flusso si riversa verso le località balneari ed emblematico è l’esempio della Maremma grossetana che nei mesi estivi decuplica il numero dei residenti. Un’altra rilevante percentuale è data dai visitatori alle città d’arte e ai centri artistici minori, con Firenze che supera i 7 milioni di presenze all’anno. Negli ultimi anni si è molto sviluppato anche il turismo rurale, soprattutto nelle province centro-meridionali e particolarmente in quelle di Grosseto e Siena, che si affianca a quello termale (Chianciano Terme, Montecatini Terme, Saturnia) e a quello montano sia estivo che invernale (piste da sci all’Abetone e sul Monte Amiata).

[modifica] Distribuzione del reddito per provincia

In Toscana, la media regionale di reddito medio per abitante è tra i 25 e i 26 mila euro. Di seguito è riportato il valore aggiunto per abitante in migliaia di euro per ogni provincia.

[modifica] Occupazione

A livello regionale, il tasso di occupazione della popolazione di età compresa tra i 15 e i 65 anni sfiora il 63% ed è sensibilmente superiore rispetto al corrispondente dato nazionale (56%). Di seguito sono riportati i valori dei tassi di occupazione che si registrano nelle singole province.

Per quanto riguarda invece il tasso di disoccupazione, questo si aggira a livello regionale attorno al 4% ed è un valore inferiore rispetto al corrispondente dato nazionale. I valori minimi sotto il 3% si registrano nelle province di Arezzo e di Siena, mentre i valori massimi oltre il 6% si toccano nelle province di Massa-Carrara e di Livorno. In tutte le altre province il tasso di disoccupazione oscilla mediamente tra il 3,5 e il 4,5%.

[modifica] Amministrazione

[modifica] Storia amministrativa

Palazzo Aldobrandeschi, sede della Provincia di Grosseto
Palazzo Aldobrandeschi, sede della Provincia di Grosseto

L'ex Granducato di Toscana era stato suddiviso nei "compartimenti" di Firenze, Lucca, Arezzo, Siena, Pisa, Grosseto e Livorno. Ne faceva parte anche la cosiddetta Romagna Toscana, mentre ne erano escluse la Lunigiana e l'Alta Garfagnana.

Dal censimento del 1871 la provincia di Massa-Carrara viene considerata come provincia toscana e non più emiliana. Nel 1923 vengono distaccati dalla provincia di Massa-Carrara i comuni di Rocchetta di Vara e Calice al Cornoviglio (ceduti alla provincia della Spezia in Liguria)

Nello stesso anno viene distaccato dalla provincia di Firenze il circondario di Rocca San Casciano, la cosiddetta Romagna Toscana, che passa alla provincia di Forlì in Emilia Romagna (comuni di Bagno di Romagna, Dovadola, Galeata, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Sorbano, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Tredozio e Verghereto)

[modifica] Presidenti della Giunta regionale e della Regione

[modifica] Enti locali

[modifica] Parlamento degli studenti

Il Parlamento regionale degli studenti è un organo creato nel 2001 dalla Regione Toscana in collaborazione con la IRRE Toscana e il ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca. È formato da 60 studenti provenienti da tutte le province toscane ed ha come compito quello di garantire i diritti agli studenti avendo come interfaccia il Consiglio regionale toscano.

[modifica] Trasporti, mobilità e infrastrutture

Arrivare in Toscana è molto facile grazie agli ottimi collegamenti nazionali ed internazionali di cui gode la regione, centrati principalmente sulla città di Firenze.

[modifica] Aeroporti

In Toscana il sistema aeroportuale comprende gli scali di Firenze Peretola (Aeroporto Amerigo Vespucci) e di Pisa San Giusto (Aeroporto Galileo Galilei), con collegamenti a livello nazionale ed europeo. Scali minori per voli charter, molto sfruttati dai turisti, si trovano anche a Grosseto (Aeroporto della Maremma "Corrado Baccarini"), all'Isola d'Elba (Campo nell'Elba), nei pressi di Siena, a Massa e a Lucca.

Ecco in sintesi gli scali toscani.

[modifica] Autostrade e principali vie di comunicazione

L'antica Via Clodia presso Saturnia
L'antica Via Clodia presso Saturnia

La Toscana è attraversata in direzione nord-sud dall'Autostrada A1 che collega Firenze ed Arezzo alle principali città italiane (Milano e Bologna verso nord, Roma e Napoli verso sud). Firenze è ben collegata con la costa toscana grazie all'Autostrada A11, che tocca anche Prato, Pistoia, Montecatini Terme e Lucca prima di terminare presso il casello di Pisa nord. Questo casello si trova anche lungo l'Autostrada A12, che collega la città di Pisa a Viareggio (da questa uscita raccordo per Lucca), Massa-Carrara, La Spezia e Genova verso nord e Livorno e Rosignano Marittimo verso sud (in attesa del futuro completamento del tratto fino a Civitavecchia per la totale realizzazione dell'autostrada Genova-Roma). L'estremità nord-occidentale della Toscana (Lunigiana) è attraversata anche dall'Autostrada A15, che collega Parma e La Spezia attraverso Pontremoli e Aulla.

Oltre alle autostrade, ritroviamo strade di grande comunicazione (S.G.C.) a carreggiate separate e a due corsie per ogni senso di marcia (strade extraurbane principali). Tra queste vi è quella che collega Firenze a Siena, quella che collega Firenze a Pisa e Livorno attraverso il Valdarno inferiore (Empoli, Pontedera) e quella che collega Rosignano Marittimo a Grosseto, denominata "Variante Aurelia". Attualmente è in fase di realizzazione la strada di grande comunicazione denominata "Due Mari", che collegherà Grosseto a Siena e ad Arezzo, da dove poi proseguirà fino a Fano.

Tra gli assi viari più noti, che oggi rappresentano strade extraurbane secondarie, sono da ricordare la Via Aurelia, la Via Cassia e la Via Clodia, che vennero costruite in epoca romana; l'ultima di queste fu realizzata sulle preesistenti Vie Cave nel tratto compreso tra Pitigliano, Sorano e Sovana, nel cuore dell'Area del Tufo. Inoltre la Toscana è tagliata anche dalla Via Francigena, in parte coincidente con la Via Cassia.

Tra le strade statali, è da segnalare su tutte la Strada Statale dell'Abetone e del Brennero che ha inizio a Pisa, attraversa Lucca, il Passo dell'Abetone, l'Emilia-Romagna, la Lombardia, il Veneto e il Trentino-Alto Adige fino ad arrivare al confine con l'Austria presso il Passo del Brennero.

Di seguito sono rappresentate in modo schematico le principali autostrade e vie di comunicazione della regione.

Sono invece in fase di realizzazione o di progettazione le seguenti arterie stradali.

[modifica] Ferrovie

Le principali direttrici ferroviari che attraversano la Toscana sono la linea tra Milano e Roma che, seguendo quasi parallelamente l'Autostrada A1, tocca da nord a sud le città toscane di Prato, Firenze e Arezzo. Tra Firenze e Roma è già presente anche la linea direttissima ad alta velocità senza stazioni intermedie; il tratto a nord di Firenze è in fase di realizzazione e prevede la costruzione nel capoluogo toscano della stazione sotterranea Firenze Belfiore, riservata esclusivamente ai treni ad alta velocità. Un'altra direttrice principale è la ferrovia tirrenica che, seguendo parallelamente la Via Aurelia, collega Genova a Roma toccando Carrara, Massa, Viareggio, Pisa, Livorno e Grosseto. La terza linea principale della Toscana è quella che collega Firenze a Pisa via Empoli, dove un tronco secondario si dirama per Siena da dove prosegue sia per Chiusi (intersezione Firenze-Roma) che per Grosseto (intersezione con la linea tirrenica).

Tra i tratti secondari, molto spettacolare dal punto di vista paesaggistico è quello tra Siena e Grosseto via Monte Antico, con un tronco che passa da Buonconvento ed uno da San Giovanni d'Asso: spesso sono organizzati viaggi in "littorine" d'epoca su entrambe le diramazioni della Siena-Grosseto.

Altri tratti secondari, molto affollati da pendolari, sono la Firenze-Prato-Pistoia-Montecatini Terme-Pescia-Lucca-Viareggio, la Lucca-Pisa, la Lucca-Aulla, la Lucca-Pontedera, la ferrovia porrettana (che collega Pistoia a Bologna) e la ferrovia che unisce Firenze al Mugello.

Di seguito sono riportate le varie linee ferroviarie della regione.

[modifica] Trasporti pubblici locali

Tutte le principali città della Toscana si caratterizzano per un proprio sistema di trasporto locale di tipo urbano ed extraurbano.

  • Firenze Il trasporto pubblico locale nell'area fiorentina è gestito dall'ATAF, mentre Lazzi e Sita operano a livello extraurbano, collegando il capoluogo toscano ad altre aree della provincia e della regione. Attualmente in città sono aperti i cantieri per la costruzione delle tranvie di superficie.
  • Prato La società che gestisce il trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano è la CAP. In città molte zone sono servite dalla LAM ("linea ad alta mobilità"), con tempi di attesa tra una corsa e l'altra di pochissimi minuti e parcheggi scambiatori presso ogni capolinea.
  • Pistoia In città e nei dintorni il trasporto pubblico locale è gestito dall'azienda COPIT.
  • Lucca La città, la piana e la Versilia sono servite dall'azienda CLAP sia a livello urbano che extraurbano.
  • Grosseto La città, l'intera Maremma e il Monte Amiata sono serviti dalla RAMA, azienda che si occupa sia di trasporto locale che di trasporto extraurbano in tutta la provincia e che collega il capoluogo a Siena, Firenze e all'Alto Lazio.

[modifica] Porti e navigazione

La navigazione costituisce una delle fondamentali modalità di trasporto, grazie ai numerosi porti presenti in Toscana. Da Porto Santo Stefano partono i traghetti per l'Isola del Giglio e Giannutri; da Piombino sono assicurati i collegamenti con l'Isola d'Elba, la Corsica e la Sardegna, mentre da Livorno numerose rotte di navigazione collegano la Toscana alla Corsica, alla Sardegna, all'Isola di Capraia e alla Gorgona.

Di seguito è riportato l'elenco dei principali porti della regione.

  • Porto di Marina di Carrara
  • Porto di Viareggio
  • Porto di Livorno
  • Porto di Capraia Isola
  • Porto di Piombino
  • Porto di Portoferraio
  • Porto di Castiglione della Pescaia
  • Porto di Marina di Grosseto
  • Porto di Talamone
  • Porto di Porto Santo Stefano
  • Porto di Cala Galera
  • Porto di Porto Ercole
  • Porto di Giglio Porto

[modifica] Salute

La regione sta sperimentando un nuovo modello organizzativo che richiama il concetto di salute dell'OMS. Tale sperimentazione prevede la costituzione di consorzi pubblici che riuniscono le amministrazioni comunali di una zona socio-sanitaria e l'Azienda USL della zona. La Società della Salute (è questo il nome prescelto che tanto si avvicina alla "Casa della Salute", ipotesi di nuovo modello di gestione delle problematiche della salute introdotto nei programmi del Ministero per la Salute del 2° governo Prodi) è attiva nelle varie zone socio-sanitarie della Toscana. Firenze e Pisa sono in fase avanzata di sperimentazione. Sotto è riportato l'elenco delle varie suddivisioni socio-sanitarie.

Strutture di riferimento regionale:

  • Ospedale Pediatrico Meyer (Firenze)

Aree vaste:

  • Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi (Firenze)
  • Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (Pisa)
  • Azienda Ospedaliera Universitaria Senese (Siena)

Distretti socio-sanitari:

  • Azienda USL 1 Massa e Carrara
  • Azienda USL 2 Lucca
  • Azienda USL 3 Pistoia
  • Azienda USL 4 Prato
  • Azienda USL 5 Pisa
  • Azienda USL 6 Livorno
  • Azienda USL 7 Siena
  • Azienda USL 8 Arezzo
  • Azienda USL 9 Grosseto
  • Azienda USL 10 Firenze
  • Azienda USL 11 Empoli
  • Azienda USL 12 Versilia

[modifica] Sport

Lo sport in Toscana riveste notevole importanza in varie discipline, sia individuali che di squadra.

Il calcio è certamente lo sport più seguito, con ben quattro squadre toscane attualmente presenti in serie A (Empoli, Fiorentina, Livorno e Siena). Nelle serie inferiori ritroviamo l'Arezzo (serie B); Grosseto, Lucchese, Massese, Pisa, Pistoiese e Sangiovannese in C1; Carrarese, Castelnuovo, Cuoiopelli Cappiano Romaiano, Poggibonsi, Prato e Sansovino in C2.

Il basket è un altro sport di squadra molto seguito, grazie alle squadre di Siena e Livorno attualmente nella massima serie.

Notevoli sono stati anche i risultati sportivi ottenuti nel baseball e nel cricket dalle rispettive squadre di Grosseto, nella pallanuoto dalla Rari Nantes Florentia, nell'hockey su pista dal Follonica e dal Prato, nel rugby dal Livorno e dal Prato.

Tra gli sport individuali, il ciclismo ha lanciato nella storia moltissimi campioni toscani, a partire da Gino Bartali fino ai tempi più recenti con Mario Cipollini e Paolo Bettini.

Nella ginnastica hanno avuto molto risalto le imprese di Jury Chechi nella specialità degli anelli.

[modifica] Galleria immagini

[modifica] Voci correlate

[modifica] Bibliografia

  • Margherita Azzari (a cura di), Atlante GeoAmbientale della Toscana, ed. Istituto Geografico De Agostini, Novara 2006

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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