Encomio di Elena
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L'encomio di Elena è un testo del filosofo sofista Gorgia da Lentini che si pone come obiettivo quello di scagionare Elena dalla terribile colpa di aver provocato, con le sue azioni, la sanguinosa guerra di Troia.
Il filosofo, in questo testo, per discolparla si basa sul fatto che Elena appare impotente di fronte alla Tyche (destino), all'eros, alla persuasione delle parole e alla forza fisica.
L'encomio fu scritto principalmente per dimostrare l'arte del parlare di cui i sofisti erano abili esponenti; tuttavia prendeva spunto da un filone preesistente, rielaborato dal poeta lirico Stesicoro nella celebre Palinodìa di Elena, che sosteneva che la donna in realtà non andò mai a Troia e che al suo posto, con Paride, partì un fantasma (in greco eidolon). Questo fatto scagionava del tutto la regina di Micene come causa del decennale conflitto.